After Us – Recensione

Uno degli annunci più interessanti dello scorso The Game Awards è stato senza dubbio After Us, un’esperienza unica che permette al giocatore di riflettere su temi di impatto umano, di sofferenza e di speranze per il futuro.

Dopotutto, non c’è da meravigliarsi: gli sviluppatori di Piccolo Studio hanno nel cuore un motore ben rodato, capace di “ricamare” perfettamente le emozioni e raccontare storie emozionanti. Lo studio di Barcellona ha dato i natali anche al bellissimo Arise: A Simple Story, un viaggio toccante e retrospettivo basato sull’esistenza.

After Us è uno di quei titoli che fa riflettere profondamente, che mostra un futuro in cui l’uomo si è spinto troppo in là portando inevitabilmente all’estinzione del pianeta. Ma non è questo il messaggio di fondo: il viaggio che intraprenderemo sarà di speranza e amore, in cui possono esserci anche delle seconde chance.

Nei panni di Gaia potremo salvare quel che rimane e iniziare nuovamente a far prosperare il nostro mondo che, senza retorica, è davvero meraviglioso.

Nella religione greca, Gaia (conosciuta anche come Gea) è considerata una forza creatrice, origine stessa dell’esistenza. Come Spiriti della Vita, intraprenderemo un viaggio attraverso un mondo astratto a piattaforme, che richiama luoghi su cui sono in corso dibattiti ambientali, per salvare le anime di alcune forme di vita animale ormai estinte.

Il compito di Gaia sarà quello di liberare la forza vitale dei ricettacoli (gli ultimi animali salvati dalla Madre) al fine di ripopolare l’Arca e far “rifiorire” una nuova esistenza. La sorte di queste creature non è stata delle migliori: potremo ritrovarci a vedere un’ape morta nel suo alveare, un’aquila in gabbia o piangere sull’ultimo cervo abbattuto da cacciatori senza scrupoli.

L’obiettivo degli sviluppatori era quello di darci una visione surreale e astratta su come la mano dell’uomo può essere distruttiva nei confronti della natura. Il messaggio che ci è arrivato però è che c’è ancora speranza: anche se le conseguenze degli eccessi hanno portato alla distruzione delle forme di vita, l’uomo  può ancora cambiare le carte in tavola con comportamenti umanitari e di rispettosi.

Questo è quello che abbiamo avvertito mentre ci spostavamo da una zona all’altra nei panni di Gaia, rappresentata come una giovane ragazza che, passo dopo passo, mostrerà segni tangibili di tristezza nel volto ma anche tanta gioia nel ridar vigore a quei piccoli germogli nati in una discarica o tra rifiuti tossici.

Scusate se ci siamo lasciati trasportare dalle emozioni, ma After Us è un’esperienza originale che sensibilizza con meravigliose immagini astratte e cuce sul giocatore un’esperienza diversa dalle altre.

L’avventura fa leva sulle emozioni, creando un contatto diretto sui problemi ecologici

After Us è dunque un gioco d’avventura a piattaforme basato su pochi e semplici comandi funzionali. Gaia potrà saltare, fare un doppio salto ed effettuare uno slancio per raggiungere luoghi più distanti. Se ve lo stesse chiedendo, allora la risposta è sì: essendo un’esperienza platform, in quasi tutta l’avventura non faremo altro che saltare e correre sui muri.

Ma non faremo solo questo, durante il suo cammino Gaia può letteralmente lanciare il cuore per interagire con l’ambiente circostante, ad esempio per aprire porte o attivare interruttori, e salvare degli spiriti collezionabili. Questi ultimi non sono altro che animali legati al ricettacolo di zona da liberare e che, una volta salvati, vagheranno beatamente per il mondo (e potremo addirittura accarezzarli).

Gli spiriti collezionabili di zona compariranno nel legame vitale, una sorta percorso a costellazioni richiamabile dietro la pressione di un tasto, via via che esploreremo il creato. Una volta raggiunti basterà cantare per scoprire la posizione di tutti gli spiriti vicini. Individuare il punto preciso dei “collezionabili” è da apprezzare: questo permette di vivere un’esperienza libera da frustrazioni (anche se alcuni non saranno lo stesso facilissimi da individuare).

Mentre ci sposteremo tra cantieri arrugginiti e metropolitane marcescenti sospese in aria, faremo la conoscenza degli Edaci, vecchi abitanti del mondo nella loro forma primordiale che ci attaccheranno senza remore. Agli occhi degli Edaci siamo un simbolo di speranza, quella luce perduta che può essere un ostacolo nell’oscurità. Lanciandogli il nostro cuore potremo non solo purificarli, ma a volte leggere i loro ricordi: delle cartoline di vita collezionabili che raccontano una storia, vicende che mettono in essere le conseguenze della civilizzazione o che affrontano altri temi di vitale importanza.

Fronteggiare questi esseri oscuri è tuttavia molto semplice e non crea troppi grattacapi. Potremo schivarli, respingerli con l’esplosione vitale e infine purificarli lanciandogli il cuore. È curioso vederli con un televisore sul petto o con vari oggetti di routine quotidiana incastonati tra le carni: che questi uomini e donne abbiano abusato con il progresso tecnologico?

Il senso di nostalgia che si vive per tutto il viaggio è incommensurabile e profondamente coinvolgente. Questo anche grazie a una malinconica colonna sonora che si adatta perfettamente ai messaggi che gli sviluppatori hanno voluto lasciarci.

After Us è un’esperienza originale che sensibilizza con meravigliose immagini astratte

Il nostro viaggio in compagnia di Gaia è durato più di 10 ore, riportando in vita la maggior parte degli animali lungo ogni percorso. Secondo un nostro modesto punto di vista, After Us va giocato prendendosi il giusto tempo e lasciandosi ammaliare dalla “bellezza” di questa desolazione.

I puzzle ambientali sono ben integrati all’interno del mondo di After Us e nessuno ci ha mai messo in seria difficoltà. Questo è un bene in una produzione di questo tipo, al fine di evitare qualche frustrazione di troppo dato che il ritmo di gioco non è dei più veloci. Il titolo presenta qualche problema nella gestione delle telecamere, non sempre precise e che ci hanno fatto precipitare nel vuoto in più di qualche occasione.

Anche After Us permette di optare tra la modalità grafica e prestazioni, quest’ultima la migliore scelta da preferire su console. Su PlayStation 5, durante alcuni autosalvataggi, abbiamo riscontrato momenti di freeze che ci hanno dato l’impressione che il gioco potesse crashare: siamo sicuri che una patch correttiva possa risolvere questo piccolissimo problema.

Il secondo titolo dei ragazzi di Piccolo Studio affronta un tema che ci sta particolarmente a cuore, quello relativo al cambiamento climatico. E lo fa mentre si gioca, mentre si esplora, e non come semplici spettatori ma come dei veri protagonisti.

Conclusioni

Un videogioco può veicolare messaggi importanti sulla contemporaneità? Assolutamente sì. E quello che ci hanno voluto lasciare i ragazzi di Piccolo Studio è semplice: la mano dell’uomo può essere crudele, ma con la sua bontà può anche generare amore e cambiamento.

After Us è un’avventura a piattaforme molto originale, con un gameplay semplice che ci fa viaggiare attraverso un creato desolato, specchio del rapporto tra umani e natura, rappresentato da immagini astratte molto immersive.

Qui bisogna dimenticarsi di gameplay troppo impegnativi e combattimenti al cardiopalma. L’avventura fa leva sulle emozioni al fine di creare un contatto diretto su temi importanti come quello ecologico.

After Us è un’esperienza diversa rispetto ad Arise: A Simple Story, non fa scendere quella lacrimuccia, ma ci rende partecipi su un argomento sensibilissimo. E tutto sommato si lascia giocare che è un piacere.

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