News 24 Giu 2024

Analisi di Final Fantasy VII Remake: Traces of Two Pasts – J-Pop

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Un viaggio nei ricordi di Tifa e Aerith, ambientato nell'universo dei videogiochi Remake e Rebirth.

Final Fantasy VII Remake, fin dal suo annuncio, ha entusiasmato enormemente i videogiocatori di tutto il mondo, soprattutto coloro che hanno passato centinaia di ore su quello che fu un vero capolavoro del genere GdR a turni negli anni ’90. Sono passati pochi mesi da quando abbiamo messo le mani sul Rebirth (che trovate da GameStop online), il sequel del Remake, che ci vedeva protagonisti di un viaggio a dir poco memorabile.

E durante questo viaggio, Aerith e Tifa, nonostante si siano conosciute da poche settimane, iniziano a stringere un rapporto d’amicizia incredibilmente unico: dopotutto quello che hanno passato durante la fuga da Midgar non è cosa da poco, momenti di difficoltà in cui aumenta la fiducia e il rispetto reciproco.

Gli eventi di Final Fantasy VII Remake: Traces of Two Pasts sono ambientati alla fine del primo gioco, mentre Cloud, Barret, Red XIII e le due ragazze si stanno incamminando verso la loro prossima meta. E durante questo viaggio, il passato delle due amiche verrà svelato passo dopo passo: un approfondimento dettagliato di due iconiche, quanto vere colonne di FFVII.

Questo romanzo di 384 pagine è stato pubblicato dalle nostre parti da J-Pop (Edizioni BD): un’edizione semplice ma molto interessante, ben adattata nel nostro idioma, realizzata dall’autore di Final Fantasy e Kingdom Hearts, ovvero Kazushige Nojima. Lo trovate sul sito ufficiale di J-Pop direttamente qui.


Non solo Manga

Lanalisi è stata realizzata grazie al gentile supporto di J-Pop/Edizioni BD.


Ammetto di essere un grande fan di Final Fantasy VII, e infatti ho perso il conto di quante volte ho ricominciato l’avventura classica sulla prima PlayStation, divertendomi a cambiare i nomi dei personaggi: a ripensarci Red Alert non era poi un nome così originale per l’amatissima creatura quadrupede, ma questa è un’altra storia.

Torniamo a noi, mi sono approcciato a Traces of Two Pasts con molta curiosità, anzi a dirla tutta non vedevo l’ora che il romanzo arrivasse dalle nostre parti: ovviamente me lo sono divorato, nonostante non sia poi un volume così breve. Merito sicuramente della stesura, della freschezza e semplicità delle battute, con momenti toccanti e altri di assoluto umorismo: dopotutto sono presenti anche nel videogioco.

Diciamoci la verità, quante volte ci siamo fatti delle domande sul passato dei protagonisti dei videogiochi? Soprattutto in relazione alla loro infanzia o ai luoghi in cui sono cresciuti. Per Final Fantasy VII però è diverso: i fan, negli anni, si sono posti milioni di domande sul passato dei protagonisti, provando a immaginare quello di ogni eroe del team, trovando anche qualche risposta nei videogiochi come Crisis Core o Dirge of Cerberus (un action con protagonista Vincent Valentine).

Immagine tratta dal videogioco Final Fantasy VII: Remake

Quindi, capirete la mia felicità nell’avere tra le mani il libro di Final Fantasy VII Remake: Traces of Two Pasts, che approfondisce l’infanzia e l’adolescenza di Tifa e Aerith, svelando dei retroscena decisamente interessanti. Nella prima parte, dedicata a Tifa, faremo la conoscenza di Brian (papà affettuoso e protettivo), di Tyler, Lester ed Emilio, preziosi amici d’infanzia che lasceranno tuttavia il piccolo villaggio sulle montagne di Nibelheim.

Questo perché, il sogno di ogni ragazzo era quello di recarsi a Midgar per una vita migliore, così come farà anche il giovane Cloud che vorrà intraprendere la “carriera militare”. In questa prima parte della storia, vengono a galla anche i sentimenti di Tifa nei confronti del giovane spadaccino: mille dubbi di una ragazza che ormai vede Cloud come una parte fondamentale del suo futuro.

Per farvela breve, vedremo il mondo dagli occhi della giovane Tifa, scopriremo tutto ciò che ama (anche dettagli sul gatto di nome Pallina) e di come percepisce realmente il mondo che la circonda. Certo, potrebbe far strano ai videogiocatori interpretare le vicende, ma con un po’ di fantasia (soprattutto qualora abbiate giocato il Remake) vedrete gli eventi prendere vita direttamente nella vostra mente. Dopotutto la storia è ufficiale dato che è stata scritta da Nojima in persona.

Immagine tratta dal videogioco Final Fantasy VII: Remake

Del passato di Aerith invece conosciamo molto poco, e non vi nascondo la mia curiosità nello scoprire il suo alla Shinra. Purtroppo lo spazio riservato a questo interessante arco narrativo, non è poi così approfondito, tuttavia viene riposta una cura dolcissima sul rapporto tra Elmyra (la mamma adottiva) e Aerith stessa. Elmyra si occupava delle questioni familiari e ha sempre aspettato il ritorno del marito dal fronte (sapete cosa è successo se avete giocato al Remake). Ma crescere una figlia con il passato di Aerith non deve essere stato facile, e verranno fuori anche i suoi sensi di colpa nel nasconderle la verità.

Mi è piaciuta molto la cura nei dettagli, soprattutto per quanto riguarda la storia di Tifa, decisamente migliore rispetto a quella di Aerith. Nel libro assisteremo anche all’incontro di Tifa con Barret e la piccola Marlene, stuzzicante dal punto di vista narrativo. Non andrò a svelarvi altro, perché sono dell’idea che qualora siate fan di Final Fantasy VII non dovreste assolutamente perderlo.


Uno sguardo all’edizione

Il libro di Final Fantasy VII Remake: Traces of Two Pasts si presenta in un formato brossurato da 14x21cm e mostra le nostre due eroine adagiate a un palo con un orologio, sullo sfondo la città notturna e una cabina telefonica in pieno stile inglese. I loro sguardi non lasciano nessun dubbio: così pensierosi, espressivi, che ci fanno capire subito che la loro mente è proiettata ai giorni andati.

Lo stile è rimasto identico all’edizione giapponese, quello che cambia è il logo J-Pop vicino ai piedi di Aerith, come giusto che sia dopotutto. Rimossa la sovracopertina, possiamo ammirare lo stesso artwork proposto, solo su toni di grigio.

Non sono presenti pagine a colori (a parte una con il logo) ma semplicemente delle illustrazioni in bianco e nero all’inizio di ognuna delle due storie. La qualità della carta è molto buona e, come già vi avevo accennato, anche il lavoro di traduzione e adattamento.


Non solo Manga

Se avete amato alla follia il remake di Final Fantasy VII, o più dettagliatamente vi foste posti delle domande relative al passato delle due co-protagoniste, allora Traces of Two Pasts potrebbe fare al caso vostro. Scoprire il lavoro di Tifa nell’età adolescenziale, i motivi che hanno spinto Barret a diventare il leader degli Avalanche ma soprattutto vivere le emozioni e le sensazioni delle due ragazze mentre raccontano gli aneddoti del loro passato.

COSA NE PENSA IL NERD-O-METER?

Il romanzo scritto da Nojima è ben scritto, e adattato altrettanto bene in italiano: il lavoro svolto sui cambi di scena, soprattutto tra presente e flashback, mi ha convinto. Due donne forti, diverse, e amiche per la pelle… cosa c’è di più bello dell’amicizia dopotutto?

Inoltre, potete trovare i videogiochi di Final Fantasy VII Remake e Rebirth da GameStop.


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