Il primo publisher a fare l’infame passo e a prendersi tutto l’astio del pubblico è stato 2K con il suo NBA 2K21; poco dopo però è stata Sony stessa a copiare la mossa e alzare il prezzo dei suoi titoli first party. Adesso sembra proprio che anche Microsoft voglia unirsi alla festa, e possiamo ben immaginare come la storia andrà a finire.
Durante la Jefferies Interactive Entertainment Conference (da cui arrivano anche novità riguardo Bethesda), il CFO di Microsoft Tim Stuart avrebbe affrontato il piccante argomento:
Per il momento non abbiamo annunci specifici da fare sul prezzo dei first party. Lo faremo a tempo debito. Penso che guarderemo ai publisher per fare la giusta decisione per i loro contenuti. Se possono portare un prezzo premium o un prezzo più alto, penso che sia giustificato. I prezzi non sono saliti per un paio di generazioni ora, quindi non è assurdo che le cose vadano in questa direzione.
I giochi stanno diventando più costosi da creare. Stanno anche aumentando i ricavi, e si cercano opportunità di creare più monetizzazione per il supporto della creazione di quei contenuti. E qui è quando vedi il prezzo salire un po’.
I costi della creazione dei contenuti salgono. Questi publisher e sviluppatori, noi compresi, vogliono assicurarsi di avere il giusto margine di guadagno per quello che serve a costruire questi nuovi, incredibili giochi.
In poche parole: salgono i prezzi di produzione, salgono i prezzi di vendita. La faccenda è molto semplice. DLC e contenuti a pagamento sono nati in questo contesto, con publisher e sviluppatori costretti a spremere il massimo possibile da ogni gioco. Preferite più DLC o più nuovi giochi? E allora sganciate senza troppe storie… altrimenti, potete sempre evitare il problema (almeno per Microsoft) e farvi l’abbonamento Xbox Game Pass.
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