Con l’estate alle porte il 3DS si riconferma ancora una volta come il compagno ideale per le vacanze tra mare e momenti di relax sull’amaca in giardino. E lo stendardo di questa visione del gioco tutta ozio e relax non poteva che essere lui, l’immancabile Animal Crossing, che, puntuale come un orologio svizzero, arriva giusto in tempo per decretare l’inizio della bella stagione. Preparate armi e bagagli, dunque, perché il treno è in partenza ma non scordate l’agenda di lavoro: ne avrete bisogno una volta giunti a destinazione. Ad Animal Crossing è giunto un nuovo sindaco in città: voi!
Lo ameranno: Chi fosse alla ricerca di qualcosa di spensierato e diverso dal solito
Lo odieranno: I giocatori per i quali “la missione è tutto”
É simile a: unico e inimitabile (Sim City?)
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Titolo: Animal Crossing: New Leaf
Piattaforma: 3DS
Sviluppatore: Nintendo
Publisher: Nintendo
Giocatori: 1/4
Online: si
Lingua : Italiano
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“Il Sindaco è venuto…”
Come già accennato a più riprese durante questi lunghissimi mesi d’attesa (e nella nostra anteprima), ciò che rende questo nuovo Animal Crossing “diverso” dai suoi predecessori è il ruolo che il giocatore è chiamato a ricoprire: non più semplice cittadino di un allegro borgo di periferia, ma primo cittadino di un’importante città da erigere piano piano, costruzione su costruzione. Rispetto agli episodi precedenti, Animal Crossing: New Leaf appare decisamente più spoglio e focalizzato nelle prime battute, infondendo al gioco un ritmo e una progressione che man mano porteranno la città a crescere ed evolversi, fino ad arrivare a livelli di completezza inediti per la saga.
Dopo un inizio decisamente surreale che vede il nostro avatar eletto a sindaco un po’ per caso, il compito del giocatore è quello di plasmare a proprio gusto la città dei sogni attraverso editti e opere pubbliche. Se fino all’episodio precedente la massima preoccupazione era quella di possedere tutto un set completo di mobili per poter realizzare la propria dimora ideale, immaginate cosa è possibile fare adesso con un intera città ai propri ordini.
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“…agli zingari le case!”
Senza tradire le proprie origini, tuttavia, prima ancora di lasciarsi andare a deliri di onnipotenza assortiti, è bene trovarsi una sistemazione in città ed estinguere ancora una volta il debito con quell’usuraio di Tom Nook, onde evitare di continuare a vivere in una tenda. Il vile procione deve essersi accorto come gira il mondo (e soprattutto i soldi) perché a questo giro ha ben deciso di aprirsi un’attività immobiliare, lasciando la cara e vecchia bottega di famiglia ai figli Mirco e Marco.
Una novità non da poco visto che la nuova “ImmobilNook” permette di poter personalizzare non solo gli interni ma anche gli esterni della nostra dimora, contribuendo a rendere il villaggio ancora più particolare che in passato. Per fare ciò però sarà necessario ancora una volta investire fior di quattrini, ma fortunatamente in questa occasione racimolare stelline è diventato decisamente più facile e veloce. Dove prima estinguere anche il solo debito iniziale era un processo lungo e per certi versi impegnativo, adesso, grazie al negozio di Alpaca e all’isola tropicale di Tortimer, è possibile risolvere il tutto in maniera molto più rapida e soprattutto divertente.
Sull’isola tropicale è infatti possibile acchiappare, tramite appositi minigiochi, particolari pesci e insetti tropicali che possono fruttare parecchie stelline, soprattutto se rivenduti al negozio di riciclo di cui sopra, anziché agli avidi procioni. Tutto ciò, unito ai vari editti da sindaco che vedremo in seguito contribuisce a donare al gioco un ritmo tutto nuovo, meno impegnativo e decisamente più rilassato, laddove non sarà più necessario dedicarsi a levatacce notturne alla ricerca di un particolare insetto o a coltivazioni intensive di rape nel tentativo di racimolare qualche soldo. Relax è la parola d’ordine in New Leaf.
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“Dov’è il sindaco?”
Messi da parte pala e retino, adempiere ai propri doveri di sindaco è un modo come un altro per semplificarci la vita e godersi al meglio il tempo libero speso a girovagare per i campi. La costruzione di un ponte, ad esempio, renderà la traversata da una parte all’altra della città più agevole, mentre la costruzione di un bar potrà fruttare qualche stellina extra per un lavoretto part-time tutto all’insegna del guadagno. Scordate scartoffie, appalti e quant’altro possa venirvi in mente pensando alla vita reale: in Animal Crossing: New Leaf ogni opera andrà finanziata in prima persona dal giocatore e solo in minima parte dagli altri animaletti.
Per venire incontro a tali esigenze monetarie, tuttavia, è possibile sfruttare i propri poteri per emanare speciali ordinanze utili a semplificare tali raccolte fondi. La mattina dovete alzarvi presto e la sera non avete la possibilità di giocare? Nessun problema: con l’editto per far aprire i negozi tre ore prima, potete svolgere i vostri compiti in tranquillità prima di andare a scuola. Avete il problema inverso e potete giocare solo la notte dopo aver finito di lavorare? Basterà far approvare il decreto per la città notturna. E che dire invece di aumentare i prezzi della merce in vista di rivendere a valori maggiori i propri oggetti?
Questi sono solo alcuni degli esempi più lampanti che vengono in mente pensando alle varie ordinanze disponibili e le loro applicazioni, senza scordare la possibilità di far sì che siano cittadini a prendersi cura delle piante in prima persona grazie alla legge apposita. Seppur piuttosto fedele ai canoni della serie, tutte queste novità, unite a una più facile reperibilità del denaro, rendono Animal Crossing: New Leaf un titolo maggiormente fruibile da chiunque, a prescindere dall’età e dalle attitudini videoludiche.
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Più si è meglio è
A rendere unico e speciale Animal Crossing: New Leaf, poi, ci pensano le infinite possibilità di interazione con gli altri giocatori, sempre all’avanguardia come da tradizione su GameCube. Anche questa volta è possibile ospitare più giocatori all’interno di una stessa partita, ma solo il primo potrà vestire i panni del sindaco relegando gli altri a semplici abitanti che comunque potranno contribuire all’amministrazione pubblica sovvenzionando di tasca propria le opere pubbliche. Ciò vuol dire quindi nuove case ad abbellire il panorama, ma anche nuove braccia da adoperare per piantare alberi, estirpare erbacce e più in generale personalizzare la città.
Molto interessanti anche le caratteristiche legate alle peculiarità del 3DS, in particolare le funzioni Online e StreetPass. Visitare i villaggi degli amici, scambiarsi frutta e regali sono sempre stati l’apice dell’esperienza Social di Animal Crossing dall’episodio DS in poi, ma di rado poteva capitare che qualche malintenzionato potesse introdursi all’interno della propria partita e combinare qualche disagio di troppo. Ora, una volta edificata la “Casa del Sogno” è possibile rivivere quest’esperienza in una dimensione onirica all’interno della quale sarà possibile solo trarre il meglio dai vari incontri. La funzione StreetPass è invece associata ad un intero quartiere di gioco.
Posto a Nord del Quartiere Commerciale, il “Quartiere Sbirciacase” registra in automatico le case dei giocatori incrociati per strada con i quali la console ha interagito via StreetPass, scaricandone i dati e permettendo di registrare fino a 46 “vicini”, dai quali è possibile persino trarre ispirazione per ordinare delle forniture qualora non fossero presenti nel proprio villaggio. Una trovata geniale che permette di fare nuove conoscenze e allo stesso tempo trarre nuovi spunti edilizi. Senza scordare il colpo d’occhio davvero notevole!
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Nintendo Difference da guardare e ascoltare
Per quei pochi che ancora non lo avessero giocato, è lampante che Animal Crossing sia un gioco che sfugge a ogni catalogazione convenzionale. Definirlo “Videogioco” nell’accezione classica del termine è riduttivo e chiamarlo “simulatore di vita” non rende giustizia a ciò che veramente è. “video-giocattolo”già ci piace di più: uno scatolone di giocattoli, peluches e case da assemblare come meglio credete.
A molti potrà sembrare una cosa negativa, abituati come siamo alle missioni, all’avventura, alla competizione, ma anche starsene a pescare tranquillamente sulla riva del mare o raccogliere insetti a tempo perso può avere il suo perché. In quest’ottica fare un’analisi tecnica di un titolo del genere perde quasi di significato e star li a contare i poligoni o gli effetti particellari è anche banalizzare tutto il lavoro che c’è dietro a un gioco del genere.
New Leaf rientra perfettamente nei dettami “Animal Crossing” senza nulla aggiungere alla formula di base, ma il risultato è come sempre inarrivabile pur nella sua semplicità. Se poi teniamo in conto anche le pacate melodie che scandiscono le varie ore del giorno, il tutto raggiunge vette di “nintendosità” eguagliata solo dai precedenti Animal Crossing.
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Harder, Better, Faster, Stronger
Forse qualcuno si sarebbe aspettato qualcosa di più o qualcosa di diverso da questo nuovo capitolo, ma quello non sarebbe stato sicuramente Animal Crossing. Così come è, New Leaf è la summa di tutte le incarnazioni e gli esperimenti successivi al progenitore, nato su Nintendo 64 nell’ormai lontano 2001: un gioco unico, originale, che paradossalmente non è nemmeno un gioco. Un piccolo mondo dove le normali convenzioni del medium videoludico vengono sovvertiti e la libertà data al giocatore è tutto.
Rispetto agli episodi precedenti, poi, il gioco offre anche un senso di progressione più tangibile dato dalle novità introdotte e una maggiore flessibilità nei confronti di tutti quei giocatori che hanno sempre avuto paura di non avere il giusto tempo da dedicargli, tutti accorgimenti che ne fanno a ora il capitolo più riuscito della serie. Imperdibile per tutti i fan, da provare almeno una volta per tutti gli altri.
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