Se avete più o meno 30 anni, con molta probabilità avete posseduto un cellulare Nokia nella vostra vita: per qualcuno è stato il battesimo del fuoco tecnologico, per altri ancora era semplicemente una moda, uno di quegli accessori (quando i dispositivi mobili non erano ancora vere e proprie estensioni imprescindibili del nostro corpo come oggi) che bisognava avere per essere i più in della classe, e per provarci con la ragazza che ci piaceva a suon di (costossissimi) SMS e squilli ad orari improbabili.
Di acqua sotto i ponti, da allora, ne è passata un bel po’: i “cellulari” sono diventati smart, sempre più aziende si sono gettate nella mischia, e sappiamo tutti come è andata a finire. Nokia, nel pieno dell’exploit di aziende come Apple e Samsung, veniva assorbita da Microsoft per un progetto ambizioso, rivelatosi però fallimentare: Windows Phone. Una linea di telefoni (Lumia), un sistema operativo proprietario con però supporto molto limitato dagli sviluppatori di app, maggiormente focalizzati su iOS, prima, e su Android in seguito, risultato in app, anche quelle più comuni (come Facebook e Whatsapp) piene di problemi.
Nel 2016 Microsoft cede Nokia, e subentra HMD Global, che fa tornare il marchio Nokia su un mercato completamente cambiato, pieno di squali, e di guerre al ribasso (in termini di prezzo) che negli ultimi mesi si sono fatte sempre più aspre.
Non sorprende quindi vedere la strategia di HMD Global/Nokia di proporre nuovi modelli a prezzi molto competitivi, una strategia che, su stessa ammissione dell’azienda prevede un maggior investimento su ricerca e sviluppo più che sul marketing (dove invece la concorrenza picchia forte), così da poter offrire prodotti di buon livello in fasce di prezzo più ghiotte per i consumatori. I tre modelli presentati il 5 dicembre a Dubai (trovate il video di presentazione qui sotto, ndr), il Nokia 3.1 plus, il 5.1 plus e l’8.1, in arrivo tra fine gennaio e la prima settimana di febbraio, sembrano rispettare pienamente questa idea.
I primi due, il 3.1 plus e 5.1 plus, sono, come lascia intendere il nome, versioni migliorate delle rispettive controparti base. In comune tra loro hanno l’appartenenza al programma Android One che garantisce sicurezza e aggiornamenti costanti, tanto nelle app Google quanto negli update del sistema operativo, che è Android Oreo, così come le fotocamere: quelle posteriori, doppie, da 13 e 5 MPx, e una frontale da 8 MPx, che offrono auto-focus (con la tecnologia Phase Detection Auto Focus) ed effetti di profondità e bokeh, con sfocatura regolabile anche post-scatto.
La differenza sostanziale sta nel chipset: il 5.1 plus, che ha anche uno schermo (edge to edge) lievemente più piccolo (5.8”), monta un MediaTek Helio P60, la cui maggiore potenza rispetto all’Helio P22 del Nokia 3.1 plus (6”) permette di sfruttare l’I.A. per riconoscimento facciale e miglioramento delle foto in tempo reale, con quest’ultima feature più limitata nel 3.1 plus. Il focus del modello di fascia più bassa pare però essere la batteria, che è di 3500mAh, e la fruizione di contenuti video: HMD Global promette ben due giorni di utilizzo. Altra differenza, ovviamente, è il prezzo, ma non così esagerata: 209 euro il 3.1 plus (con 3GB di RAM e 32 di memoria interna, espandibile), 259 euro il 5.1. plus (nella versione con 3GB di RAM e 32 di memoria, ma è disponibile anche una con 4 e 64 GB).
Nella fascia più alta c’è invece l’8.1, che in cambio di un prezzo comunque abbordabile (459 euro è quello indicato da HMD Global) offre non poche chicche di sicuro interesse, come la fotocamera principale da 12 MPx con ottiche Zeiss (dotata di un sensore da 1/2,55” con pixel da 1,4 micron), autofocus e tecnologia Optical Image Stabilization che migliora la stabilizzazione, supportata da un sensore secondario da 13 MPx, e una fotocamera frontale da ben 20 Mpx. Video in 4K e integrazione dell’IA per miglioramento foto, filtri 3D in foto e video e la tecnologia PureDisplay, complice il supporto all’HDR 10 da parte dello schermo (da 6,18”, che è Full HD+ ed edge to edge), è evidente la grande attenzione rivolta al comparto fotografico, ma anche alla fruizione dei contenuti video.
A reggere l’impalcatura ci pensa uno Snapdragon 710, e come nel caso dei due modelli di fascia più bassa, anche il Nokia 8.1 possiede una batteria da 3500 mAh che promette due giorni di utilizzo con una sola ricarica. Tutto da vedere dopo l’uscita degli smartphone in questione, è chiaro, ma la premessa è davvero allettante, come pure lo è, oltre all’appartenenza al programma Android One, la presenza del sistema operativo Android 9 Pie, che pone sempre più attenzione sulla già citata IA, utile tanto per le foto quanto, e soprattutto, per la gestione intelligente dei consumi.
Come detto, il mercato degli smartphone è sempre più una giungla, e queste guerre al ribasso, per quanto poco convenienti per le aziende, permettono ai consumatori di ritrovarsi in tasca prodotti di buona qualità a costi sempre più competitivi. Il tris calato da HMD Global a marchio Nokia è davvero promettente. Abbiamo avuto modo di toccare (brevemente) i tre modelli con mano in occasione della presentazione milanese: le condizioni ambientali non erano le migliori per fare dei test rigorosi, quindi ci limitiamo a dire che ci sono apparsi davvero solidi (dal punto di vista dei materiali) e scattanti, ma lungi dall’essere un parere definitivo. Riusciranno a mantenere le elevate aspettative, e a contrastare lo strapotere della concorrenza?
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