Sono passati tanti anni da quando varcammo per la prima volta la porta del tribunale in compagnia di Phoenix Wright e della sua bizzarra compagine, ma la voglia di rimettere i piedi in aula non si è mai spenta. Proprio per questo, quando abbiamo avuto l’occasione di mettere le mani in anteprima sulla nuova raccolta di Capcom non ce lo siamo fatto dire due volte. Con largo anticipo rispetto alla data di uscita (fissata al 24 gennaio 2024), dunque, possiamo parlarvi delle prime sensazioni che ci ha restituito Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy.
Non potendo andare troppo a fondo, iniziamo col raccontarvi cosa include questa collezione che va a “completare” la Phoenix Wright Ace Attorney Trilogy, includendo i tre capitoli successivi, ovvero Apollo Justice: Ace Attorney, Phoenix Wright: Ace Attorney – Dual Destinies e Phoenix Wright: Ace Attorney – Spirit of Justice, oltre ai due episodi extra, pubblicati come DLC separati. Parliamo di tre giochi originariamente a sé stanti per un totale di 16 episodi, DLC inclusi, ma anche diverse chicche che faranno felici i fan della saga. Ci riferiamo ad extra come la sala d’orchestra, la collezione d’arte, lo studio d’animazione e anche la possibilità di cambiare costumi ai personaggi. Dai nomi è facilmente intuibile in cosa consistano questi extra, ma avremo modo di approfondire questa parte in fase di recensione tra qualche settimana.
Intanto parliamo della cosa principale, dei giochi e di come ad anni di distanza dall’uscita siano eventualmente tutt’ora fruibili, perché il vero dubbio è questo. A tal proposito dobbiamo dire che (nonostante li avessimo giocati all’epoca), tutt’ora si presentano bene sia dal punto di vista grafico/tecnico, che da quello del puro intrattenimento. Apollo Justice, essendo uscito inizialmente su Nintendo DS, è quello che sia a livello grafico che di gameplay risulta “più debole”, ma a conti fatti Capcom ha svolto un ottimo lavoro anche in questo caso, rendendolo dal punto di vista estetico pulito ed attuale, aggiungendo qualcosa nel gameplay (che riguarda anche gli altri capitoli) che lo rende più fruibile.
Si tratta di due opzioni attivabili nel corso del gioco. Si tratta di History che ci permette di rileggere buona parte dei dialoghi in maniera veloce, e l’Autoplay che farà scorrere automaticamente i dialoghi, senza dover premere continuamente il tasto per andare avanti. Sembrerebbero due sciocchezze, ma in questo modo dobbiamo dire che l’esperienza risulta più leggera e veloce
Inoltre, se proprio uno volesse godersi esclusivamente la storia, senza doversi preoccupare di risolvere i casi, si può anche abilitare lo Story Mode, che praticamente farà scorrere i casi in automatico, senza alcuna necessità da parte vostra di intervenire/interagire. Lungi da noi sottolineare come in questo modo si vada ad eliminare quella che è l’essenza del gioco, per quanto la narrazione si mantenga sempre ad un livello elevato (per i canoni della serie, sia chiaro); ed allo stesso tempo si va ad evidenziare ancor di più quello che è il principale (e forse unico?) difetto: la mancata localizzazione in italiano, che invece c’era nei titoli originali. Ebbene sì, come nella precedente collezione, dovremo giocarlo in un inglese che, per quanto non troppo complesso, alla lunga richiede comunque al giocatore quel livello di attenzione in più, che toglie un pizzico di spensieratezza all’esperienza in generale.
Per quanto riguarda la trama, in questo gioco ovviamente sarà il giovane Apollo a rivestire il ruolo di protagonista, seppur già nel primo caso il buon Phoenix Wright compaia prepotentemente, anche se come imputato.
Dual Destinies e Spirit of Justice poi, sia dal punto di vista grafico che da quello del gameplay sono un passo in avanti, soprattutto per l’introduzione del nuovo motore grafico (il titolo uscì originariamente su 3DS) ed alcune meccaniche legate ai co-protagonisti. Nel primo abbiamo il widget di Athena che permette di capire se qualcosa non torna dalla voce dei testimoni. Nel secondo invece i poteri paranormali di Rayfa ci torneranno utili per rivivere gli ultimi istanti di vita delle vittime.
In attesa di ri-giocare a fondo tutti gli episodi di questa trilogia, che vi ricordiamo uscirà il 24 gennaio per PC, Switch, PlayStation ed Xbox, non possiamo che essere soddisfatti di questo primo assaggio. Un po’ ci ha aiutato la nostra (pessima) memoria, che rimuovendo buona parte dei ricordi, ci ha lasciato il gusto della sorpresa, ma parte del merito va a Capcom, che sembra aver rivalorizzato bene delle opere che meritavano di esser riportate… in appello.
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