News 18 Ago 2020

Apple banna l’Unreal Engine dall’App Store

La scorsa settimana è stata sicuramente ricca di eventi: l’argomento principale è la battaglia di Epic Games contro Apple e Google. Quando Epic ha offerto opzioni di pagamento diretto per gli acquisti in-app su Fortnite, ha violato i termini di utilizzo di entrambi gli store. Così facendo Google e Apple hanno rimosso Fortnite rispettivamente dal Play Store e dall’App Store.

Ma Epic Games aveva pianificato tutto: immediatamente è stato pubblicato un video animato per mobilitare (diciamo pure aizzare) la fanbase di Fortnite contro Apple in particolare. Dopo aver assistito a questo teatrino ridicolo, vi aggiorno con la risposta di Apple, che ha deciso di punto in bianco di bloccare Unreal Engine e tutti gli strumenti di sviluppo creati da Epic Games. Il ban avrà effetto a partire dal 28 agosto.

In soldoni, non solo tutte le future app di Epic Games verranno rimosse dall’App Store (poiché utilizzano tutte Unreal Engine), ma anche tutte le app e i giochi futuri creati da sviluppatori di terze parti basati sul motore di Epic. Nel frattempo, anche le app esistenti che utilizzano l’Unreal Engine non saranno più in grado di ricevere aggiornamenti futuri.

Ovviamente Epic continua a far la parte della vittima, affermando che Apple sta cercando di danneggiare irreparabilmente l’attività dell’azienda. Epic ha dichiarato: 

Quando Epic ha citato in giudizio Apple per rompere il suo monopolio sull’App Store e sui pagamenti in-app, Apple ha reagito ferocemente. Entro il 28 agosto Apple interromperà l’accesso di Epic a tutti gli strumenti di sviluppo necessari per creare software per le piattaforme Apple, comprese le offerte di Unreal Engine Epic agli sviluppatori di terze parti, che non hanno mai aver violato alcuna politica Apple. Non contenta semplicemente di rimuovere Fortnite dall’App Store, Apple sta attaccando l’intera attività di Epic in aree non correlate.

Epic continua poi la sua infinita lamentela sulle scorrettezze di Apple (per diverse pagine). Diciamo che l’azienda di Cupertino non è certo composta da santi né benefattori, e probabilmente il 30% di commissioni sono tante per degli sviluppatori. Tuttavia il metodo utilizzato da Epic Games, che non è niente altro che una multinazionale miliardaria (supportata da un colosso commerciale cinese gigantesco, Tencent), è davvero pessimo e, secondo chi vi scrive, stupido e basso. Strumentalizzando i propri giocatori, Epic ha dimostrato (e dimostra) quanto poco valgano i suoi utenti rispetto alla possibilità di poter mangiare una fetta più grande della torta degli introiti.

Come si evolverà la faccenda? Lo scopriremo con il tempo, e la seguiremo per voi.


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