News 01 Mar 2012

Army Corps of Hell – La Recensione

Army Corps Of Hell

Lo ameranno: gli amanti delle infinite battaglie alla conquista del mondo

Lo odieranno: gli amanti degli strategici puri

E’ simile a: Overlord, Bladestorm

Titolo: Army Corps of Hell

Piattaforma: PSVita

Sviluppatore: Entersphere

Publisher: Square Enix

Giocatori: 1

Online: 1-4

Lingua: Italiano (Testi) / Infernale (Testi e Parlato)

Army Corps Of Hell

C’era una volta un Re degl’Inferi… un’altro…

Ammettetelo, tutti quanti voi almeno una volta, vi siete immaginati come un potente Signore Oscuro pronto alla sicura conquista di tutto il mondo conosciuto e non, sapendo che niente e nessuno sarebbe mai stato in grado di contrastarvi. Ma quelli che per voi sono stati solo fugaci sogni di un istante, per qualcuno con un serio problema di paradontite sono invece l’unica ragione di vita. Ma la strada di un principe infernale alla conquista del mondo, é realmente così sgombra da pericoli ed ostacoli?

STORYBOARD

Army Corps of HellIl plot del titolo è abbastanza semplice e diretto. Siamo il Re degli Inferi, siamo stati appena detronizzati e gettati nel più infimo recesso dell’inferno, e per questo siamo decisamente molto molto, e sottolineo molto, contrariati. Ma noi non siamo tipi da deprimerci e farci mettere i piedi in testa da nessuno, siamo cattivi, arrabbiati, diversamente attraenti, ma soprattutto siamo orgogliosi della nostra malvagità. Ed è proprio per quest’ultima che a partire da ora, il nostro unico obiettivo sarà la vendetta, ed in suo nome, li distruggeremo tutti con un enorme e potente nuovo esercito di goblin.
E questi piccoli esseri eternamente bistrattati da tutto e da tutti, dopo una leggera esitazione, altro non possono fare che assecondare i nostri ordini, perché noi non siamo solo brutti e cattivi, ma anche estremamente potenti ed irritabili.
Comincia così il nostro viaggio nei livelli di Army Corps of Hell, che attraverso un’accurata semina di morte e distruzione, fuoco, fiamme e smembramenti vari, ci avvicinerà nemico dopo nemico, alla nostra agognata meta.

Army Corps of Hell
I Goblin in formazione attaccano due per volta per preparare un attacco all'unisono

GAMEPLAY

Army Corps of Hell sembra venir fuori dall’unione delle meccaniche di due titoli di qualche anno fa, Overlord, action game di Codemasters edito nel 2007, e Bladestorm, strategico in tempo reale sempre dello stesso anno ma sviluppato da Omega Force per Koei. In particolar modo possiamo dire che il primo ci mette l’idea o la mente, se la vogliamo definire così, mentre il secondo fornisce il braccio, possibilmente armato e pronto all’attacco. Per il suo gameplay un po’ atipico, il titolo può essere probabilmente considerato un action semi strategico, lungi realmente però dall’essere completamente l’uno o l’altro.
La curva di apprendimento è abbastanza veloce, ed i comandi infatti non sono assolutamente complessi. Alla fine delle cinematiche iniziali, prenderemo il controllo principalmente del Re degli Inferi, che potremo muovere con lo stick sinistro della console, mirare con il destro e schivare eventuali attacchi con il tasto X. I nostri piccoli amici goblin invece, ci seguiranno fedelmente senza battere ciglio, mettendosi in formazione concentrica alla pressione del tasto dorsale L, ed attaccando i nostri bersagli dal dorsale R. Cerchio, quadrato e triangolo invece sono adibiti rispettivamente alla selezione dei soldati, maghi e lancieri. Si, perché nella nostra immensa magnanimità, abbiamo concesso a questi piccoli ed insignificanti esseri, alcuni doni, come le armi e le armature create grazie alle nostre fantasmagoriche doti alchemiche.
Army Corps of HellNon avremo quindi il controllo completo del nostro esercito, che talvolta, pur di seguirci nel nostro cammino, si immolerà involontariamente su alcune trappole o sui colpi nemici, ma niente paura, basterà un solo semplice sguardo a breve distanza al nostro splendido volto, e si sentiranno ben presto di nuovo in forze e più agguerriti che mai.
Cento è il numero massimo di sudditi che potremo portare con noi, limite che si raggiunge sufficientemente prima della fine della prima decade di livelli. Come anticipato, tre sono i diversi tipi di goblin a nostra disposizione: i Soldati, che eccellono nel corpo a corpo, i Lancieri, che fanno dell’attacco ad impatto la loro arma migliore, ed i Maghi, che prediligono gli attacchi a distanza. Sfortunatamente, anche se è possibile portare con noi goblin di tutti e tre le tipologie, è consentito usarne solo un tipo per volta. Tra questi però, i goblin Soldati hanno un asso nella manica. Se si attacca in formazione, saremo si più esposti ad eventuali attacchi nemici perché non potremo muovere il signore oscuro, ma i goblin attaccheranno il nemico saltandogli addosso in due alla volta, aumentando così il danno inflitto. Ed in questo modo, se si riusciranno a far attaccare sull’obiettivo un numero sufficiente di sudditi, si avrà la possibilità di eseguire un attacco all’unisono, un colpo molto potente che potrebbe anche uccidere all’istante l’avversario.
Army Corps of HellTutti gli scontri si svolgeranno su piccoli isolotti collegati da ponti sospesi tra loro. Quisti altro non sono che piccole arene, che una volta svuotate dai nemici concedono l’accesso a quella successiva. Ma attenzione, perché andare semplicemente allo sbaraglio di livello in livello, non vi farà sicuramente raggiungere la fine del gioco. Dopo aver superato i livelli iniziali infatti, sarà strettamente necessario sviluppare un minimo di strategia, in modo da riuscire ad affrontare nella maniera più adeguata le varie tipologie di avversari che ci si pareranno davanti. A scontro finito, non dimenticate poi di raccogliere i vari resti dei cadaveri che avrete disseminato per il loco, perché da questi potrete estrarre le materie prime per creare nuovi oggetti alchemici sempre più potenti.
Ma Army Corps of Hell, non è solo gioco in singolo, esiste infatti anche un relativo comparto online a supporto della campagna principale, ma che non introduce niente di significativamente diverso dal gameplay di base. Qui, quattro giocatori, nei panni di altrettanti Re degli Inferi, si potranno dare battaglia portando con se cinquanta sudditi a testa da scatenare contro gli avversari.

Army Corps of Hell
I Boss sono di solito "leggermente" più grandi del previsto

GRAPHICS & SOUND

Senza perdersi in convenevoli, si deve ammettere che la parte graficamente più interessante del titolo sono gli pseudo filmati che separano un livello dall’altro. Nonostante siano semplicemente dei disegni poco animati, hanno un fascino decisamente alto, ed uno stile accattivante che di sicuro vi conquisteranno.
Non è però dello stesso livello il resto del comparto grafico, che delude un po’ le aspettative nate dal nome che si sa essere alle spalle del gioco. Chiaramente la console PSVita è all’inizio della sua vita videoludica, e di conseguenza è comprensibile che al momento si possa produrre qualcosa che non spinga la macchina fino ai suoi limiti estremi. In ogni caso però, quanto appare in video, risulta essere molto più simile al dettaglio grafico di una normale PSP piuttosto che alla sua diretta discendente.
Army Corps of HellNulla da eccepire invece per gli effetti sanguinolenti che il titolo dispensa senza troppi complimenti, e noi da bravi esseri intrisi di pura malvagità non possiamo che apprezzare tutti gli ettolitri di plasma che i nostri sudditi continuano a far schizzare in aria.
Di tutto rispetto invece la sezione audio, che con una colonna sonora forte dei suoi toni heavy metal, accompagna le nostre devastazioni, e rende quanto mai reale l’eterno luogo comune che definisce questo genere come la musica del diavolo.

IN CONCLUSIONE

Army Corps of Hell, si rivela quindi essere un titolo dalle meccaniche interessanti seppur semplici, ma probabilmente non alla stessa altezza di altre produzioni per la nuova portatile di casa Sony e che sono già in commercio. Certo il suo genere è sicuramente particolare e poco diffuso, ma manca di quella spinta in più che gli avrebbe permesso di raggiungere un gradino più alto. Sfruttare maggiormente i controlli touch di PSVita o le sue funzioni di movimento, per esempio, sarebbe stato sicuramente un valore aggiunto al titolo, che lo avrebbe avvicinato molto di più alla piattaforma corrente, distinguendolo al tempo stesso dalla massa.
Di sicuro però, questa creazione Square-Enix potrà, a giuste dosi, fornire un ottimo passatempo, che ben presto potrà essere ampliato grazie ai DLC gratuiti promessi dalla casa e che dovrebbero vedere la luce in tre uscite da qui fino alla metà del prossimo aprile. Attendiamo fiduciosi, e vi lasciamo alla vostra conquista del mondo. Che la Forz… ehm… che il Male sia con voi.

Army Corps of Hell

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