News 20 Ago 2012

Assassin’s Creed III – Hands On (Single & Multiplayer)

Navi, ancora navi e multiplayer da provare a Colonia, per la nuova incarnazione dell’ormai leggendario brand targato Ubisoft!

Il 31 Ottobre 2012 è certamente una data importante per i fan di una delle serie più amate di questa generazione di console. Assassin’s Creed 3 raggiungerà gli scaffali, portando con sé nuove storie in cui immergersi, nuove location da esplorare e un nuovo, carismatico eroe da controllare a nostro piacimento: Ratohnhaké:ton, o più comodamente Connor Kenway, rimpiazzerà l’amatissimo (sopratutto nel nostro paese per chiari motivi patriottici) latin-lover, assassino e abile stratega Ezio Auditore da Firenze, che ha catalizzato su di sé l’attenzione per ben 3 giocatissimi capitoli.

Nei precedenti episodi, oltre ad ambientazioni estremamente immersive e a trame intricate e mozzafiato, abbiamo sempre usufruito di un gameplay particolare ed innovativo, unito a variazioni di tema in grado di spezzare l’inevitabile monotonia di alcune sequenze: dalle sezioni tower-defence alle corse in carrozza, i numerosi sviluppatori di ogni Assassin’s Creed hanno sempre cercato di aggiungere del “pepe” per non rischiare di annoiare il giocatore.

Nel terzo capitolo ufficiale (ma praticamente il titolo numero 5, almeno su console), come è possibile comprendere dai video e dalle demo provate in quel di Colonia, il focus per le attività extra sembra essersi concentrato sulle guerre navali. “History is a playground” è il motto ufficiale del team, lo è sempre stato e anche in questo nuovo capitolo lo vederemo applicato in ogni sua possibile sfaccettatura!

Steven Masters, Lead Game Designer di Assassin’s Creed 3, ci mostra una breve ma intensa demo con protagonista il buon Connor nei panni del timoniere della Saint Esprit, durante una delle battaglie in cui il predominio francese ha segnato un punto focale per la storia americana. Essendo una quest della trama principale, il buon Steven ci rassicura di aver selezionato un momento specifico privo di possibili spoilers, a circa metà della missione, in cui possiamo comunque gustarci le prelibatezze offerte dallo splendido Anvil Next: tra onde (prodotte in tempo reale), esplosioni e cannoni, avremo il totale controllo della nave, impegnata in una importante battaglia a suon di virate e proiettili da indirizzare contro le flotte nemiche. Lo splendido motore di gioco ci offre ombre, onde e movimenti degli NPC assolutamente convincenti durante la nostra ricerca di una nave templare, mentre il tramonto e le lussureggianti spiagge nello sfondo iniziano a suscitare il desiderio incontrollabile di prendere il pad e abbandonare la nave, in cerca di qualche tesoro o templare da massacrare.

Una volta scovata la nave obiettivo del nostro peregrinare, ci ritroveremo a doverla abbordare e conciarla per le feste come solo un assassino sa fare. Ha inizio così una porzione di demo incentrata sul combattimento, decisamente meno legnoso rispetto ai precedenti capitoli, fluido ed estremamente coreografico, arricchito dalle devastanti pistole: una delle numerose novità del titolo, le quali, coadiuvate dagli altrettanto letali Tomahawk, ci permetteranno di spaziare da uccisioni a breve o a lunga distanza, con una classe e una fluidità tutta nuova in grado di rendere il buon Ezio Auditore, a confronto, un vile taglialegna. Brevi cut-scenes altamente adrenaliniche, l’indicatore di notorietà (da parte dei nemici), altra novità, così come un’occhiata al menù delle armi della nave, anch’esso intercambiabile e predisposto a degli utili upgrade come le altre armi che avremo a disposizione, ci traghettano verso la fine della breve demo, che se non ci mostra le intriganti ambientazioni invernali viste nei trailer rilasciati finora, ci offre comunque una squisita porzione di gameplay in piccole gocce ma non per questo meno preziosa.

Cambio stand, cambio demo. È ora il turno di un video gameplay mostrato fino ad ora unicamente a porte chiuse: la battaglia di Bunker Hill. Nella sequenza in questione il nostro Connor viene gettato direttamente nella mischia, tra schiere di soldati francesi e britannici pronti a lavare nel loro stesso sangue la bandiera della loro nazione. L’engine è pronto a gestire fino a 2500 NPC, quindi prepariamoci ad epici scontri. Tra una pugnalata e un Tomahawk lanciato con estrema precisone, si passa ad una delle peculiarità del brand, ovvero il talento del protagonista di turno in una sorta di primordiale Parkour, con una sostanziale differenza: le splendide e classiche case veneziane o medio-orientali vengono ora rimpiazzate da alberi e dirupi scoscesi, impegnando ancora di più il nostro eroe (e noi con lui) nelle sue corse sfrenate. Lo splendore tecnico dei precedenti episodi viene spazzato via dalle vastissime location ottimamente gestite dal motore Anvil Next, tra ombre e NPC splendidamente realizzati. La mostruosa agilità di Connor continua a dare il meglio di sé, tanto in combattimento quanto in sezioni puramente action, culminante nel fotogramma finale fino ad ora al centro della titanica operazione di marketing dietro il titolo: un Tomahawk pronto a mozzare la testa di un capitano britannico, un secondo prima del quale ha fine la presentazione…ed ecco finalmente una demo station!

Peccato che l’euforia duri poco: speravo di poter testare sezioni di gameplay più “classiche” e invece ecco tornare le navi già ammirate durante la prima presentazione. Il breve frammento della campagna in single player è infatti nuovamente basato sul combattimento tra imbarcazioni, con il nostro Connor al timone e con il compito di abbattere le Man-o-War nemiche tramite varie tipologie di armi a disposizione. Le versioni testabili erano Wii U e Ps3: ho optato per la prima, sia per poterla nuovamente toccare con mano dopo la prova di Giugno in quel di Milano, ma anche per veder girare Assassin’s Creed 3 sulla nuova console Nintendo. Purtroppo, oltre a non aver particolari funzioni legate al GamePad (almeno per il momento), tecnicamente mi è sembrata lievemente inferiore alla controparte Ps3: errori di gioventù che (si spera) verranno risolti in occasione del rilascio ufficiale. Parlando del gameplay, a bordo della nave potremo scegliere tra velocità massima (utile negli inseguimenti) e dimezzata (per le virate più complesse o per prendere la mira), mentre le armi sono affidate ai grilletti dorsali, tra palle di cannone e dardi incendiari. Saranno presenti anche compiti secondari, che ci invoglieranno a riprovare le missioni o comunque a dare il nostro massimo (come eliminare un determinato bersaglio entro un preciso lasso temporale).

L’ammiraglia di Sony è invece la protagonista della prova multiplayer: finalmente si torna a pugnalare, niente navi o attracchi, pura, semplice e brutale arte omicida. La modalità Dominazione, l’unica giocabile, si preannuncia davvero adrenalinica: una vasta mappa invernale estremamente articolata, con delle navi nella neve (perdonate l’allitterazione), offre tre zone da conquistare semplicemente posizionandosi all’interno dei suoi confini e attendere al loro interno per alcuni secondi. Per aggiungere pepe al tutto però, gli sviluppatori hanno ben pensato di concedere il beneficio di attaccare solo alla squadra in possesso della zona, lasciando l’avversario avventuratosi nella porzione di mappa in balia di nemici nascosti nell’ombra e pronti a massacrarlo in pochi secondi, come un agnellino in un covo di lupi. Impossibilitati ad attaccare, dovremo quindi essere il più silenziosi e discreti possibile, magari mimetizzandoci tra gli NPC o nascondendoci dietro qualche cassa, rendendo ancora più emozionante una modalità tipica degli FPS e conquistare così la tanto agognata zona.

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Primo Impatto!

Per quanto una prova della modalità single player relativa al gameplay più classico e ai combattimenti, il vero fulcro della serie, sarebbe stata maggiormente gradita, sia la prova online che gli scontri navali ci permettono di saggiare per lo meno una certa varietà di gameplay, oltre ad un comparto tecnico decisamente in forma e davvero in grado di contornare degnamente il terzo (ed ultimo?) capitolo di una delle saghe simbolo di questa generazione di console. Impugnare il timone di una nave è comunque un’esperienza elettrizzante, data la precisione dei controlli unita all’atmosfera quasi piratesca che si respira nella demo provata durante la GamesCom, mentre la modalità Dominazione promette scintille anche nel comparto online, nel tentativo di offrire il titolo definitivo in grado di far sognare nella componente in single player e pronto a soddisfare anche i palati desiderosi di nemici umani al posto di quelli comandati dall’IA.

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