Assassin’s Creed III Remastered – Recensione Switch

Che la vincitrice morale di questa generazione di console sia Nintendo Switch è oramai assodato: mentre, infatti, Microsoft e Sony si sfidano a suon di teraflop e di texture ultrarealistiche mediante un parco macchine trasversale capace di accontentare qualsiasi segmento del loro gigantesco pubblico, Nintendo ha sfornato una singola console, tanto piccola quanto potente e versatile, con la quale sta riuscendo nel compito di rivoluzionare, per l’ennesima volta, il mondo del gaming contemporaneo. Memore della lezione impartitale dal mercato con Wii U, la console Nintendo meno apprezzata di sempre, la grande N ha corretto tutti gli errori fatti in precedenza, fornendo alla sua ultima creatura tanto killer app first party, quanto giochi third party che rendessero quasi obbligato l’acquisto della console in oggetto.

Bethesda, EA e Ubisoft sono, infatti, solo alcuni dei grandi nomi che stanno contribuendo, complice anche una bontà realizzativa del progetto Switch, al successo della handheld di casa Nintendo. Ed è appunto parlando di Ubisoft che ci troviamo dunque ad analizzare questo Assassin’s Creed III Remastered che, dopo l’approdo su Xbox One e PlayStation 4, sbarca anche su Nintendo Switch, pronto a catapultarci nel mezzo della rivoluzione americana, nei panni di Haytham Kenway. Riuscirà questa versione a mettersi in pari con le due sorelle maggiori o si tratta di una bieca mossa commerciale per spremere a fondo il franchise? Scopriamolo insieme.

Assassin’s Creed III, giunto al culmine della passata generazione di macchine da gioco, rappresenta uno dei capitoli più controversi, ma al contempo apprezzati, della longeva saga made in Ubisoft, portando, di fatto, a compimento, le avventure di Desmond Miles e chiudendo il cerchio con gli eventi narrati sin dal primo episodio. Dopo ACIII nessun altro episodio della saga ha saputo miscelare, così bene, eventi del passato storico con la narrazione del presente, portando sì alla luce episodi godibilissimi (Black Flag, Origins ed Odyssey) ma manchevoli in più di qualche elemento rispetto alla completezza della trilogia originale. È dunque per questo che la scelta sia ricaduta, anche per testare il campo, su questo terzo episodio, per il debutto su Nintendo Switch.

Assassin’s Creed III trova in Nintendo Switch la sua collocazione ideale

Potremo dunque rivivere le gesta di Haytham Kenway anche sulla piccolina di casa Nintendo trovandoci, sorprendentemente a nostro agio, nella visualizzazione e nel controllo del tutto tanto in modalità handheld quanto collegata al televisore mediante apposito dock. Assassin’s Creed III trova, paradossalmente, in Nintendo Switch la sua collocazione ideale che fa preferire la qui presente conversione, fatta da Ubisoft Barcelona, a quelle per Xbox One e Playstation 4, per via della natura “tascabile” della console Nintendo. La versione Switch, rispetto a quelle “maggiori” manca di effetti speciali e di luci dinamiche, meglio gestite nella versione Xbox One con la quale la ho confrontata, ma riesce ad offrire, senza patimento alcuno, una esperienza di gioco assolutamente perfetta e gradevole, al netto di qualche limite endemico nel sistema di controllo (vivamente consigliato il ricorso ad un pad esterno).

I reali limiti oggettivi di questa versione, paradossalmente, non sono direttamente adducibili al processo di conversione ma, bensì, ad una tara anagrafica che porta, anche per via dell’uscita di capolavori quali i già citati Odyssey ed Origins, Assassin’s Creed III ad un endemico invecchiamento. Il gameplay risente, infatti, più di qualsiasi altro aspetto delle lune passate dalla prima apparizione di Assassin’s Creed III: il tempo è stato poco clemente, quanto a varietà del gameplay, con la terza (quinta, considerando i due spin off del secondo capitolo) apparizione di Desmond Miles.

Tocca notare, inoltre, una fastidiosa interruzione della colonna sonora, con conseguente glitch audio, nel passaggio dalle schermate di caricamento a quelle di gioco: nulla che vada a compromettere l’esperienza di gioco, sia chiaro, ma è palese quanto Assassin’s Creed III stia tirando al limite la console di casa Nintendo. Per estendere ulteriormente la durata di un prodotto già di suo longevo, nel bundle sono stati inseriti tutti i DLC realizzati al tempo per Assassin’s Creed III e una conversione per Switch di Assassin’s Creed: Liberation, uscito al tempo per PlayStation Vita e pubblicato, nel corso degli anni, per una buona varietà di console.

Conclusioni

Assassin’s Creed III Remastered, debutto del franchise su Nintendo Switch, riesce nell’ambizioso compito di divenire la versione migliore di questa ri-edizione in alta definizione.

Pur manchevole di effetti grafici avanzati, presenti sulle versioni “maggiori”, la versione Switch spicca per una cura realizzativa senza eguali e trae giovamento dalla eventuale portabilità della console di casa Nintendo, garantendoci così una continuità di gameplay anche in mobilità (compatibilmente con un battery drain fuori dal comune).

Piccole imprecisioni nei comandi e qualche glitch audio di troppo non vanno comunque a minare la godibilità di un titolo che diviene, a tutti gli effetti, un must have per tutti gli appassionati del credo possessori di Nintendo Switch.

 

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