Assassin’s Creed IV: Black Flag, approcci allo stealth
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Una parola, svariati significati
Stealth: una parola che per un videogiocatore racchiude i concetti di nascondersi, precisione, silenzio e chi più ne ha, più ne metta. Ed è proprio questo l’argomento che ci propone Ubisoft quest’oggi, l’approccio silenzioso e letale di Edward Kenway in tutte le sue sfaccettature, siano esse tattiche a distanza oppure decisamente più “melee”.
Partendo da una cerbottana munita di dardi avvelenati o soporiferi, passando dalla classica lama nascosta e arrivando infine alla creazione di vere e proprie liti interne, eccovi qualche immagine sul significato di “stealth” nel prossimo capitolo di Assassin’s Creed IV: Black Flag, atteso per il 29 ottobre su Xbox 360 e PS3, mentre su PC, Wii U, PS4 ed Xbox One il 22 novembre.
Appassionato e divoratore sfegatato di videogame, scemo a tempo pieno, cacciatore di Cosplayer, cuoco mercenario e cercatore di risposte a domande esistenziali come: "A cosa servono gli slot uniti delle armi di Final Fantasy VII?", "Cosa diavolo sono le Junction?", "Freija che animale è?" e "Quina quant'è brutta?". Comunque non ho ancora capito quanto sia brutta Quina e se Freija sia un topo o uno shitzu.
Appassionato e divoratore sfegatato di videogame, scemo a tempo pieno, cacciatore di Cosplayer, cuoco mercenario e cercatore di risposte a domande esistenziali come: "A cosa servono gli slot uniti delle armi di Final Fantasy VII?", "Cosa diavolo sono le Junction?", "Freija che animale è?" e "Quina quant'è brutta?". Comunque non ho ancora capito quanto sia brutta Quina e se Freija sia un topo o uno shitzu.
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