Ad Assassin’s Creed IV spettava, tra gli altri, l’arduo compito di risollevare le sorti di questa saga dopo un terzo deludente episodio cercando, al contempo di dimostrare quanto il motore delle meraviglie Anvil Next, creato da Ubisoft Montreal in occasione della terza iterazione di questo franchise, fosse modulare… trovandosi nel bel mezzo di un passaggio generazionale e dovendo dar prova di quanto bene potesse adattarsi sulle macchine sia di vecchia che di nuova generazione.
Se con la precedente recensione abbiamo avuto modo di spolpare da cima a fondo l’incarnazione Xbox 360 di questo quarto episodio, ci troviamo ora ad analizzare la versione Xbox One per verificare quanto le avventure del capitano Kenway sappiano di next-gen e quanta cura Ubisoft Montreal abbia riposto nella realizzazione di quello che è, a tutti gli effetti, il primo titolo trans-generazionale di questo franchise. Scopriamolo insieme!
Lo ameranno: I facinorosi del credo, tutti i fan delusi dal terzo capitolo e gli amanti delle storie ben narrate
Lo odieranno: I casual gamers, i “coddari”, tutti quelli alla ricerca di una grafica dannatamente next-gen
È simile a: Assassin’s Creed (la saga), Risen 2: Dark Waters (per l’ambientazione)[hr]
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[hr]Titolo: Assassin’s Creed IV: Black Flag
Piattaforma: PS3, Xbox 360, Pc, Ps4, Xbox One, Wii U
Sviluppatore: Ubisoft Montreal
Publisher: Ubisoft
Giocatori: 1
Online: 1 – 8 Competitivo-Cooperativo
Lingua : Italiano (Parlato e testi)[hr]
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Squadra che vince… non si cambia!
Questo deve esser stato il pensiero nella mente dei ragazzi di Ubisoft Montreal nelle fasi di realizzazione della versione next-gen di Assassin’s Creed: Black Flag! La versione Xbox One ricalca infatti, in ambito di giocabilità e sistema di controllo, pedissequamente quanto visto nella sua controparte “minore”; dimenticate dunque features avanzate atte a sfruttare le novelle caratteristiche hardware del pad Xbox One, toglietevi parimenti dalla testa di indirizzare le azioni dei vostri alter ego con il sensore di movimento Kinect: ciò che ben avete avuto modo di vedere nella versione Xbox 360 corrisponde esattamente a quello che avrete a disposizione in questa versione per Xbox One e, a ben pensarci vista la tremenda mole di aggiunte fatte ad un sistema di gioco che iniziava ad odorare di stantio, la cosa non rappresenta necessariamente un male.
Ci troveremo dunque a scarrozzare il capitano Edward Kenway, personaggio carismatico tanto quanto il caro Ezio Auditore, in lungo e largo per i Caraibi, nel bel mezzo dell’ennesima lotta templari-assassini, alla ricerca dell’Osservatorio (strumento/luogo atto a garantire il completo controllo delle menti umane): tra scorribande piratesche, assalti, abbordaggi, tradimenti e combattimenti all’arma bianca la trama ci guiderà attraverso una ulteriore megacospirazione intrasecolare che vede, cosa oramai assodata, l’Abstergo protagonista rinnovata ma assoluta.
Ugualmente invariato il feeling del sistema di controllo: il pad della Xbox One ben si adatta al gameplay riuscendo nell’arduo compito di non far rimpiangere il suo versatilissimo antesignano old-gen, sia che si tratti di sessioni marittime che delle usuali missioni “terrestri”.
In certi casi la mancanza di innovazione porta ottimi risultati: Well done Ubisoft!
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How do I look tonight baby?
C’è poco da fare… l’ingresso sul mercato di una nuova generazione di macchine da gioco ha generato nell’utenza l’endemico bisogno di una dimostrazione di potenza che garantisse l’effettiva validità del salto generazionale appena compiuto. Diciamolo subito senza fronzoli: se quella che cercate è la bruta potenza grafica next-gen… Assassin’s Creed IV: Black Flag NON è il titolo che fa per voi!
Comparando infatti la resa grafica delle due versioni da me analizzate la versione per la nuova macchina da gioco di casa Microsoft evidenzia sì una maggiore pulizia visiva, risultante in maggiore risoluzione delle textures, ma nulla che possa far gridare, de facto, al miracolo!
Assassin’s Creed IV: Black Flag è stato sottoposto ad un brillante mash-up grafico atto sì a mostrare la differenza tra le due versioni ma, nonostante una pletora di miglioramenti nella gestione dei liquidi, nella densità della pioggia, nell’effetto del vento sull’erba e in tante migliorie “minori”, ad evidenziare lo stato di progettazione old-gen di questo titolo: i modelli poligonali di protagonisti, ambientazioni e comprimari rimangono infatti inalterati nel passaggio dall’una e dall’altra versione. L’Anvil Next dimostra dunque la possibilità di essere un motore completamente modulare prestando però il fianco, al contempo, a numerose critiche riguardo la possibile ottimizzazione (non attuata) dello stesso con le macchine di nuova generazione.
Nessuna novità rilevante invece per quel che riguarda il comparto multiplayer: permane in 8 il numero massimo di giocatori per singola sessione (divisi in due squadre da quattro se in iterazioni competitive), così come invariate rimangono le modalità rispetto alla versione old-gen. Il net-code è ottimizzato per fornire esperienze prive di lag ma bisogna comunque osservare, rispetto alla versione per Xbox 360, una endemica minore concentrazione di giocatori per effettuare gli accoppiamenti durante le partite: scotto per la diffusione di un gioco su una macchina non ancora diffusissima come la 360.
Allo stato attuale delle cose, Assassin’s Creed IV: Black Flag next gen altro non è che un ACIV old-gen ver. 1.5: dovremo dunque attendere il prossimo episodio per vedere un Assassin’s Creed realmente proiettato nei fasti nella nuova generazione sperando che Ubisoft concentri i suoi sforzi in questa direzione sacrificando la cross-generazionalità (aka maggiori vendite) ad una effettiva raffinazione del codice (aka maggiore qualità produttiva).
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In Conclusione…
Assassin’s Creed IV: Black Flag rimane, anche in questa sua incarnazione next-gen un gran bel gioco: un prodotto capace di regalare decine di ore di puro divertimento grazie ad un gameplay finalmente innovativo ed al passo con i tempi!
Il titolo fallisce però nel regalare una esperienza realmente next-gen: una maggiore qualità delle textures, per quanto unita ad una fluidità maggiore e ad un novero di dettagli grafici maggiormente curati rispetto alla controparte old-gen non risulta essere, da sé, motivo sufficiente per consigliarvi l’acquisto di questa versione qualora aveste già avuto modo di giocarci su una delle macchine da gioco della passata generazione.
Differentemente, se avete atteso fino ad ora per mettere le mani sulle avventure del capitano Kenway, vi consiglio di acquistare una delle versioni next-gen, sperando però che, con la prossima iterazione (il prossimo anno, vista la cadenza cui Ubisoft ci ha abituato), lo studio canadese decida di fornirci un Assassin’s Creed finalmente (e completamente) al passo con i tempi!
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