Guida 05 Ott 2018

Assassin’s Creed: Odyssey – I 10 Consigli d’Oro | Guida

Assassin’s Creed: Odyssey debutta oggi nel mondo videoludico, andando ad arricchire la libreria di una saga ormai consolidata – pur con i suoi alti e bassi – ma soprattutto segnando un decisivo passo verso il genere RPG; qualcosa che già Assassin’s Creed: Origins aveva iniziato a fare ma senza riuscirci del tutto, o forse non volendo ancora arrischiarsi troppo. Con la fierezza e il coraggio proprio degli spartani, invece, Kassandra e Alexios ai avventureranno in un open-world definitivo, che rispetta i canoni del genere e va a migliorare o arricchire aspetti che con Bayek erano solo stati accennati, quando non addirittura a implementare elementi nuovi come la ramificazione dei dialoghi, i finali multipli e tanto altro che potete leggere nella recensione.

In questo articolo non siamo qui per farvi una seconda disamina del gioco ma piuttosto per offrirvi i nostri consueti Consigli d’Oro per godervi al meglio l’avventura senza per questo rinunciare a una sana sfida o al divertimento. C’è molto da fare in Assassin’s Creed: Odyssey dunque non perdiamoci in troppe chiacchiere da filosofi ateniesi, saltiamo in sella a Phobos e prepariamoci a cavalcare nella nostra personalissima Odissea.

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Giocate in Modalità Esplorazione
Uno fra i consigli più raccomandati, e non a caso apre l’elenco, è quello di godervi l’esperienza Assassin’s Creed al suo massimo grazie a questa novità: vi sarà chiesto all’inizio del gioco se preferite un’esperienza più o meno guidata, scegliete la Modalità Esplorazione per essere privati – durante le missioni che non hanno precise indicazioni – di qualunque indicatore in favore invece degli indizi che vi sono stati forniti e su cui basarvi per trovare la zona giusta. La sfida aggiuntiva offerta da questa opzione vale lo sforzo.

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A ogni missione la sua importanza
Una delle migliorie più importanti di Assassin’s Creed: Odyssey è la profondità delle missioni secondarie e dei suoi comprimari, a volte persino degli NPC minori che nel loro piccolo riescono nella maggior parte dei casi a essere diversi e integrati con il contesto storico dell’epoca. Molte delle situazioni con cui Alexios o Kassandra avranno a che fare resteranno impresse nella vostra memoria, che sia per la loro serietà o leggerezza, oppure perché in alcuni casi riescono persino a legarsi alla trama principale. Con tante missioni a propria disposizione viene spontaneo domandarsi a quali sarebbe meglio dedicare il vostro tempo.

Il gioco presenta due tipologie: le missioni contraddistinte da indicatori neri bordati d’oro, che rappresentano gli incarichi più articolati e sempre meritevoli del vostro tempo; le restanti sono invece meno complesse e impostate sia per farvi macinare un po’ di strada ed esplorare, sia per guadagnare facilmente exp a volte semplicemente presentandosi come “fetch quest” – che possono sembrare semplicistiche ma in un RPG dove l’aumento di livello è essenziale, agevolano il compito. Le trovate affisse sulle bacheche di ogni centro abitato.

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Cosa faccio incidere oggi sulla lama?
Le Incisioni sono fondamentali per ottenere supremazia in battaglia, poiché aumentano il potenziale del vostro equipaggiamento – siano esse armi o parti di armatura. Il modo migliore per ottenerle è trovare e risolvere gli enigmi delle tavolette sparse in tutto il mondo greco, similmente a quanto facevate con i papiri in Assassin’s Creed: Origins. Una volta ottenute si può incrementare la loro efficacia portando a termine un obiettivo o una sfida a esse associate, come per esempio uccidere un determinato numero di nemici con una tipologia di arma o infliggere stati alterati nel tempo. In questo modo ne massimizzerete il potenziale.

Per inciderle dobbiamo affidarci a un fabbro ma non preoccupatevi di sprecarle: le Incisioni non sono a uso singolo, potete sfruttarle quante volte volete (ovviamente su armi diverse, non si può applicarne una doppia).

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Mercenari con la passione del cosplay
A differenza di Assassin’s Creed: Origins, dove Bayek disponeva di costumi interi per cambiare il proprio aspetto, Assassin’s Creed: Odyssey abbraccia la meccanica probabilmente più richiesta dei RPG ovvero la frammentazione dell’equipaggiamento: testa, braccia, busto, cintola e gambe, in ognuno di questi slot possiamo inserire l’oggetto che preferite e più si adatta alle esigenze. E poco importa che non faccia “pendant”, a contare è soprattutto l’efficacia – anche se un po’ di stile non guasta mai. Stesso vale per le armi.

Completando missioni secondarie ma soprattutto esplorando e sfidando i mercenari di rango più elevato potrete aspirare agli equipaggiamenti migliori che, grazie al nostro amico fabbro, possono essere sempre potenziati per coincidere con il livello del personaggio – un’ottimo modo per assicurarsi che eventuali oggetti leggendari ottenuti nelle prime fasi del gioco non vadano sprecati. Certo, non vi costerà poco in termini di dracme né di risorse soprattutto se il divario fra i due livelli è considerevole, ma qui entra in gioco la vostra lungimiranza: meglio potenziare mano a mano, o aspettare di trovare un equipaggiamento già al giusto livello?

Si tratta di un aspetto che potete decidere soltanto voi, consapevoli che il gioco non vi permette di vendere o buttare oggetti leggendari – quindi li avrete sempre a disposizione per capire in un secondo tempo cosa farne.

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Vendere o smantellare, l’importante è liberarsi del superfluo
Se, da bravi giocatori RPG, siete fra coloro che adorano raccogliere qualunque oggetto si presenti sottomano allora è sicuro che finirete con l’accumulare ingenti quantità di armi e armature – in questo, Assassin’s Creed: Odyssey non è solo variegato ma anche molto generoso. Non portatevela dietro inutilmente, se sapete che tanto non vi servirà, fatene piuttosto buon uso vendendola oppure smantellandola per ricavare risorse con cui migliorare l’Adrestia. Maggiore la rarità dell’oggetto, più alto il prezzo o il numero di risorse ottenute perciò fatevi bene i vostri conti. Inoltre nel corso dell’avventura incapperete anche in ogetti generici che non hanno altro scopo se non quello di essere venduti: nel menu di vendita dal fabbro c’è una comoda opzione sul lato sinistro che vi permetterà di sbarazzarvi di tutta la paccottiglia in un unico colpo.

Altro modo per guadagnare risorse è ricordarsi di depredare le scorte di guerra prima di dare loro fuoco: ne ricaverete più di quante non accadrebbe smantellando oggetti, perciò non dimenticatevene!

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Cacciatore, Guerriero, Assassino: a ognuno il proprio stile
Similmente a quanto visto in Assassin’s Creed: Origins, anche Alexios e Kassandra hanno i propri alberi delle abilità ma la differenza sostanziale e più importante è che questa volta non si tratta solo di potenziamenti passivi: ce ne sono molti da impostare all’interno di una ruota delle abilità e usare in battaglia, sia per i combattimenti corpo a corpo sia a distanza – questi ultimi più utili in fase stealth. Ciascuno di questi può essere potenziato fino a tre volte, tuttavia occorrerà avanzare nella storia abbastanza da poter potenziare la Lancia di Leonida prima di avere accesso a tutti i livelli.

Qualche suggerimento: incontrerete diversi nemici dotati di scudo rotondo che potete comodamente strappare loro sbloccando l’abilità apposita, svantaggiandoli molto e cambiando la loro strategia di attacco e difesa. C’è poi un’abilità assassino che vi permette di infliggere ingenti danni, molto utile contro i capitani o i polemarchi, oppure semplicemente per sbarazzarvi più in fretta di unità deboli. Se preferite invece un approccio stealth, soprattutto quando si tratta di completare i vari forti sparsi per la Grecia, potete fare affidamento su un’abilità che ignorando le leggi della fisica vi farà scagliare la Lancia di Leonida contro un nemico ignaro per poi teletrasportarvi sul posto; infine, essenziale è l’assassinio critico, capace di infliggere più del doppio dei danni ai nemici ignari e che – quando combinato con determinate Incisioni – si dimostra devastante. Ultima ma non per importanza, anzi, è l’abilità che vi permette di recuperare un po’ di salute, l’unico sistema di fatto per non morire troppo presto in combattimento.

Ogni abilità ha un costo in energia, non dimenticatelo quando fate i vostri calcoli e tenete a mente che potete riempire l’indicatore solo combattendo.

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I misthios seguono solo le proprie regole
Sparta e Atene si staranno anche dando battaglia nella Guerra del Peloponneso ma a voi, in qualità di mercenari, non interessa il conflitto di per sé quanto il fatto che esista: i misthios erano pagati per fare spesso i lavori più sporchi, si muovevano dove circolavano più dracme e lo stesso vale anche per Alexios e Kassandra. Siete liberi di schierarvi una volta con Sparta e subito dopo con Atene, così come di uccidere soldati dell’una e dell’altra fazione senza che questo abbia ripercussioni al di là di un incremento della vostra taglia nel caso abbiate ammazzato in pubblica piazza – l’assassinio non è considerato – soldati della fazione dominante sul territorio.

Non preoccupatevi dunque se, mentre state compiendo una missione per Atene, decidete di depredare un forte o un accampamento ateniese incontrati sul vostro cammino: la vostra moralità non è messa in gioco. State però attenti alla taglia perché più sarà alta e più mercenari incontrerete sul vostro cammino, spesso mentre siete già impegnati a combattere e vi assicuriamo che uno solo basta per essere una spina nel fianco: immaginate cosa possono fare tre o quattro assieme, soprattutto se accompagnati da qualche simpatica bestia feroce addomesticata per l’occorrenza.

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Gli spartani hanno la conquista nel sangue
Ricollegandoci direttamente a quanto appena detto, il conflitto su larga scala è importante perché porta con sé le cosiddette Battaglie Campali: queste occorrono ogni qual volta la predominanza di una fazione sul territorio viene pesantemente indebolita se non addirittura azzerata. Tutto concorre e minarne la superiorità secondo diversi gradi di importanza. Uccidere un semplice soldato, per esempio, è meno influente che bruciare le scorte di guerra o depredare il tesoro della nazione senza il quale le truppe non possono essere pagate. Uccidere (o reclutare sulla vostra nave, ma sempre dopo un combattimento) il capo della fazione darà poi il colpo di grazia all’autorità spartana o ateniese, permettendovi così l’accesso alla succitata Battaglia Campale: di nuovo, siete liberi di scegliere da che parte schierarvi persino se siete la causa principale dell’indebolimento militare di una fazione.

Come sempre, tutto dipende dalle ricompense offerte. Selezionando con il cursore Sparta (rossa) o Atene (blu) sulla mappa vi sarà anticipato quanto andrete a ottenere combattendo per una delle due: a voi la scelta.

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Salvataggio manuale e automatico sono i vostri migliori alleati
Da giocatori abituali di Assassin’s Creed potreste non notare questa doppia possibilità. Considerata la quantità di scelte importanti da prendere, fosse anche scegliere di combattere un boss opzionale nonostante una possibile disparità di livello, potreste voler manualmente salvare i progressi prima di compierle, queste scelte. Il salvataggio automatico è molto generoso in questo senso, presentandovi una serie di slot ad appena pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, ma se volete essere certi di poter riprendere da un punto preciso assicuratevi personalmente di salvare la partita.

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Prendetevi un momento per meditare
La meditazione come espediente per far scorrere più velocemente il tempo era già presente in Assassin’s Creed: Origins ma come abilità da sbloccare. Assassin’s Creed: Odyssey invece la implementa fin dall’inizio e, similmente al capitolo precedente, vi basterà tenere premuto il tasto centrale del pad per lasciar passare mezza giornata. In alcuni casi potrebbe servirvi ai fini di una missione specifica ma il maggior uso che ne farete sarà per attaccare forti o accampamenti, poiché durante la notte molte delle guardie staranno dormendo.


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