Da qualche anno ormai la serie Assassin’s Creed di Ubisoft ha iniziato un nuovo corso, una necessaria rivoluzione che andasse a svecchiare una grande serie caduta ormai vittima di sé stessa. Ecco, questo percorso è iniziato nel 2017 proprio con Assassin’s Creed: Origins, un prequel che andava a raccontare le origini del credo degli assassini ambientando le sue vicende nell’antico Egitto.
La storia di Bayek è stata un grande successo, come testimonia la mia (ormai vecchia) recensione. Un titolo solido, pur con alcune sbavature, che avrebbe segnato la strada per i capitoli futuri: lo testimonia il più recente Odyssey, e il rumoreggiato Ragnarok che pare sia in arrivo nel prossimo anno. Ubisoft ha ridato vita alla sua serie di punta, ma anche ad una delle narrazioni videoludiche più iconiche e cult degli ultimi anni. Chapeau, che poi l’Egitto è figo.
Grazie al Calendario dell’Avvento di GameStop Zing, Assassin’s Creed: Origins potrà essere vostro a un prezzo niente male: se avete sempre voluto recuperare questo capitolo, ora è il momento giusto per farlo. Proprio ora però, queste offerte non durano mica per sempre!
1 Un Egitto è incredibilmente dettagliato
La serie Ubisoft ha sempre avuto particolarmente a cuore la ricostruzione storica. Da Gerusalemme fino a Firenze, il lavoro dei vari team negli anni è sempre stato incredibile, tanto da finire spesso sotto i riflettori per l’utilità didattica e turistica nel raccontare questi luoghi al pubblico di giocatori.
Origins non è da meno, con il suo grandissimo open world ci porterà a visitare luoghi incredibili, tra Piramidi, Sfingi e città perdute nel fiume del tempo. Se volete visitare l’Egitto del passato imparando anche qualcosa, c’è la modalità Discovery Tour creata appositamente per scopi didattici. Incredibile, i videogiochi possono insegnare davvero qualcosa!
2 Quasi un GDR
Negli ultimi capitoli prima della “transizione”, Assassin’s Creed ha provato in ogni modo di svecchiarsi introducendo degli elementi ruolistici. I risultati sono stati sempre piuttosto deludenti e annacquati, ma con Assassin’s Creed: Origins c’è stato un drastico cambio di direzione. Dialoghi con più opzioni, missioni secondarie complesse e una progressione del nostro protagonista piuttosto profondo. Abilità, livelli ed equipaggiamento hanno fatto di Origins un ottimo gioco di ruolo, prima che un Assassin’s Creed.
3 L’origine del credo
Assassin’s Creed: Origins ci narra della nascita del credo. Semplice, diretto ed efficace. Perché il caro Altair non aveva un dito? Praticità, certo, ma qualcuno prima di lui si sarà posto il problema. L’avventura di Bayek è piuttosto personale e emozionante, ma il suo incastro nella lore della saga nel suo complesso è sicuramente uno dei suoi punti a favore. Questo aspetto è stato ulteriormente espanso nell’ultimo Odyssey, ma tutto è partito da qui.
4 Combat system profondo
Se trasformi il tuo action adventure in un gioco di ruolo, è chiaro che il sistema di combattimento deve cambiare con lui. Assassin’s Creed era divenuto famoso per la sua difficoltà piuttosto bassa, spesso definito come un gioco che “si gioca da solo”. Origins dice basta e con cattiveria ci offre un combat system riflessivo, lento e tattico. Parate, schivate e un approccio studiato per ogni tipologia di nemico. Si muore facilmente ed è bello così, pur non essendo mai eccessivamente frustante.
5 Tantissimi contenuti
Come ogni open world che si rispetti, anche Assassin’s Creed: Origins non lesina sui contenuti. La mappa è vastissima, i segreti tantissimi, le missioni pure. Poi, esplorare i deserti e le oasi paludose a bordo del proprio fidato cavallo (o cammello) è una sensazione piuttosto appagante. Un po’ come far fuori qualcuno con la leggendaria lama celata.
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