Il sonno della ragione non genera solo mostri, ma anche abbagli piuttosto importanti, siano essi in buona o cattiva fede. Deve essere successo questo nella redazione di Rete 4 durante l’editing di un servizio in particolare, lanciato con il TG del 19 maggio alle ore 19:00.
In seguito alla cattura di due fratelli accusati di terrorismo nella regione della Puglia, sono ovviamente venuti a galla molti dettagli sul loro stile di vita, tanto da fare un confronto con un’altra persona precedentemente identificata, un operaio italo-albanese in possesso di molte armi.
Oltre ai fucili, questa persona possedeva anche un PC pieno di materiale pericoloso, tra cui Assassin’s Creed Unity, che “simula l’attacco dell’Isis al Louvre di Parigi”, citando le testuali parole dette nel servizio televisivo. Può sembrare una barzelletta, eppure il video trovabile sul sito ufficiale di Mediaset lascia ben poco all’immaginazione (minuto 10:04):
Quello che vedete in questa foto con un mitra in mano è un operaio italo-albanese residente nel Barese. Nel suo computer c’era di tutto, questo è il suo videogame preferito (scorrono sequenze di Assassin’s Creed: Unity, ndr), che simula l’attacco dell’Isis al Louvre di Parigi.
Sarebbe curioso conoscere l’opinione di Ubisoft riguardo questa vicenda, che senza dubbio mette in cattiva luce non solo Assassin’s Creed, ma anche i videogiochi in generale, ancora una volta. Non è dunque bastata la lettera di AESVI per scalfire il velo bigotto che pervade una buona parte della stampa e del popolo italiano. Per fortuna, tuttavia, la maggior parte degli spettatori volontari o casuali che seguono Rete 4 ha un’età media relativamente alta, oppure i riflessi pronti per cambiare canale.
Altrettanto curiosamente, Ubisoft e Mediaset sono quasi sulla stessa barca per una storia del tutto diversa, legata all’acquisizione da parte di Vivendi. Entrambe le società sono ancora nella morsa del colosso francese, mentre tentano di far leva su leggi e cavilli pur di non perdere fette di capitale.
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