Alla scoperta del Giappone feudale.
Assassin’s Creed Shadows è stato finalmente annunciato, il nuovo capitolo del franchise che ha, in un certo senso, rivoluzionato il genere nell’eterna lotta tra assassini e templari nelle varie epoche storiche. Sì, Assassin’s Creed è un videogioco storico che (ri)porta in vita dei periodi della cultura mondiale in modo assolutamente realistico e interattivo: questa è una delle meraviglie che possono fare i videogiochi, alla faccia di chi ancora dice che i videogiochi sono opere per “bambini”.
In ogni caso, gli appassionati lo stavano attendendo con ansia un capitolo ambientato nel Giappone feudale, nel XVI secolo verso la fine del periodo Sengoku, una lunga era della storia giapponese intrisa di crisi politica e in cui i piccoli feudi continuavano a darsi battaglia. In altre parole fu un periodo assai turbolento, e non a caso i signori della guerra, i daimyo, lottavano per il controllo dell’isola.
Ed è in questo periodo belligerante che è ambientata la storia di Assassin’s Creed Shadows, tra i vasti territori feudali, città castello, porti fiorenti, santuari sacri e paesaggi da togliere il fiato: e su questo Ubisoft sa fare i compiti a casa.
Tuttavia, per far nascere un nuovo credo occorrono dei protagonisti, dei personaggi che spiccano per la loro forza di volontà. In questa storia vivremo i panni di Naoe, un’abile shinobi della provincia di Iga, considerata insieme alla città di Kōka, il luogo di nascita del ninjutsu: pensate che nella storia questa provincia giapponese diede i natali a Hattori Hanzō, samurai famoso per l’unificazione del Giappone.
Questa volta però si torna alle vite intrecciate, Naoe infatti non sarà l’unica protagonista: a darle supporto ci pensa Yasuke, il leggendario samurai africano realmente esistito durante il periodo Sengoku che padroneggiò l’arte della katana. Yasufe (suo vero nome) si pensa appartenesse alla popolazione dei macua situata al nord del Mozambico, nell’Africa orientale portoghese. Giunto in Giappone nel 1579, si dice fosse la prima persona di colore a calpestare la terra del Sol Levante: il gioco comincia proprio da questo anno storico.
La storia di Yasuke è così interessante tanto da spingere MAPPA, noto studio d’animazione giapponese, a realizzare una serie anime ispirata a questo personaggio storico, da cui prende anche il nome (anche se qui si parla di una realtà alternativa con magia e tecnologia avanzata). Tutto questo per farvi capire l’importanza dello scegliere questa figura, originale in un certo senso, e non il classico ronin o samurai in conflitto con i suoi ideali.
In Assassin’s Creed Shadows è stata fatta una scelta: i giocatori dovranno vivere un’esperienza intrecciata tra due protagonisti anziché uno, probabilmente un po’ come avveniva in Syndicate. Crediamo sia stata presa una decisione saggia: i samurai e gli shinobi (come ci ha spiegato il team di sviluppo in un video dedicato) provengono da classi sociali differenti ed è impensabile farli coesistere in un solo protagonista.
Come spesso accade, per realizzare il personaggio di Yasuke si è svolto un faticoso lavoro di ricerca. Si dice avesse rapporti con alcune delle personalità più interessanti come Oda Nobunaga, un daimyō fedele al trono imperiale e che condusse molte campagne militari alla conquista del Giappone. Inoltre, i rapporti che intrattenne con i portoghesi e i gesuiti, hanno reso il tutto molto allettante dal punto di vista narrativo. Guardare il Giappone feudale nei panni di uno straniero permette al giocatore di vivere coerentemente e con maggiore enfasi quel senso di scoperta.
In una remota area montuosa, nel luogo in cui sono nati gli shinobi, faremo la conoscenza di Naoe, la figlia di uno dei tre più grandi ninja della provincia: Fujibayashi Nagato. Iga, tuttavia, fu completamente distrutta dal sopracitato Oda e Yasuke, creando un’interessante tensione tra i nostri due personaggi. Naoe sembra essere una protagonista incredibile, spinta dalle benevolenza e dalla saggezza, valori che le sono stati tramandati da suo padre. Nel corso del gioco, acquisirà ancora più saggezza e affronterà delle sfide che la vedranno crescere sempre di più.
Come avrete capito, ci troviamo dinnanzi a due prospettive molto diverse che mostrano gli aspetti più significativi dell’epoca. Naoe partirà per un viaggio di vendetta nel tentativo di mantenere una promessa impossibile, Yasuke invece cercherà un nuovo scopo per affrontare i demoni del suo passato.
Gli obiettivi che dovremo realizzare sono due: diventare un’assassina shinobi e un samurai leggendario. Nel primo caso sarà importante essere agili e silenziosi, usare rumori, luci e ombre per confondere i nemici e sfruttare l’ambiente a nostro vantaggio. I ninja sanno usare kunai, shuriken e fumogeni, per non parlare dei rampini e della corsa acrobatica: insomma, una bella dose stealth come dovrebbe fare un buon Assassin’s Creed.
Nei panni del samurai le cose saranno un po’ diverse: qui ci vorranno attacchi letali e diretti, caratterizzati da una forza non indifferente. Potremo sfruttare le abilità votate al combattimento diretto, parare, respingere e ovviamente sconfiggere gli avversari. Le armi a disposizione sembrano tantissime (katana, kanabō, archi, naginata e tanto altro) che ci serviranno per liberare il Giappone dagli oppressori.
Da quel che abbiamo intuito saremo noi a scegliere se giocare come shinobi o samurai. Ogni personaggio avrà progressi, attributi, attrezzatura e talenti esclusivi: quindi ci sembra abbastanza scontato che il titolo mescoli elementi GdR alla formula action/stealth che abbiamo imparato ad apprezzare negli ultimi anni.
Ci ha molto incuriosito l’enfasi che è stata posta sull’infiltrazione, quindi un ritorno alla vera natura del franchise. Al momento non ne sappiamo molto, ma ci aspettiamo grandi cose dal gameplay dei nostri due protagonisti.
Non ci resta che attendere il 19 novembre, giorno ufficiale in cui Assassin’s Creed Shadows sarà disponibile su console e PC. E se volete giocarlo con 3 giorni di anticipo, perché non date un’occhiata alle edizioni già prenotabili da GameStop?
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