Assetto Corsa Competizione
01 Lug 2019

Assetto Corsa Competizione – Recensione

Quasi un mese è passato dal lancio di Assetto Corsa Competizione e il nuovo titolo di Kunos Simulazioni è già cambiato parecchio, correggendo quegli aspetti additati dalla community come se fossero il demonio e migliorando globalmente la performance.

Era necessario, perché al lancio c’era qualche problemino di stabilità e anche di UI nell’utilizzo del solo volante. Oltre quello, però, Assetto Corsa Competizione mi aveva già conquistato con la sua formula brutalmente realistica, proprio quella che piace a me.

L’ho detto spesso e continuo a ripeterlo. Se un gioco o simulatore che sia continua a prenderti a bastonate sulle tibie, ma la voglia di riprovare proprio non cala, allora gli sviluppatori hanno fatto centro.

Non appena avviato il gioco ho notato quanto l’arrivo di Assetto Corsa su console abbia influenzato lo sviluppo di questo nuovo gioco. I menu sono tipicamente da console, anche se Assetto Corsa Competizione è per ora riservato agli utenti PC. Tutto è molto chiaro e diviso come deve essere tra modalità di gioco, impostazioni varie e multiplayer.

Assetto Corsa Competizione

Ciò che emerge è senza dubbio la carriera, che è tutto tranne veloce da completare. Si comincia infatti con alcuni test per capire quale sia la difficoltà migliore per il giocatore, proseguendo poi con la scelta di un team da cui è stata ricevuta una proposta.

Prima a bordo di una Lamborghini quasi preparata per la pista, e poi su una Mercedes-AMG GT3, ho cominciato l’ascesa verso l’apice della classifica sul tracciato di Zolder. Inutile dire che i primi tentativi siano stati quasi vani: le prove libere denotavano una mia totale ignoranza del tracciato, ma col tempo ho imparato non solo quali fossero i punti di frenata, bensì anche come trarre il massimo dalle curve.

In qualche sessione di prove libere ho potuto migliorare costantemente i miei tempi fino a diventare competitivo, come vuole il gioco. Penso che Assetto Corsa Competizione sia magistrale in questo poiché non insegna solo cosa fare in un tracciato, ma anche come farlo.

Ad esempio, i miei inserimenti di curva all’inizio erano troppo violenti e portavano al sovrasterzo durante la percorrenza. Nel tentare di risolvere l’errore, ho provato l’esatto opposto, ovvero poco angolo volante per paura di sottosterzare e tempi inevitabilmente in risalita.

Assetto Corsa Competizione

Quando ho capito che occorreva entrare docilmente in curva dopo aver lasciato ormai da qualche frazione di secondo i freni, per poi chiudere progressivamente il volante fino al limite delle gomme, tutto il resto è stato in discesa.

Durante le varie prove mi chiedevo infatti perché gomme e freni fossero così difficili da surriscaldare. La risposta è semplice: non stavo premendo abbastanza. Cominciando a guidare aggressivamente le cose cambiavano davvero, inducendo gravi sottosterzi e portando i freni a liquefarsi al solo pensiero di tirare un’altra staccata.

Assetto Corsa Competizione ha una tale quantità di aspetti tecnici che gli sviluppatori hanno preferito metterli in una lista enorme che può benissimo riassumersi in un “fidatevi, c’è tanta carne al fuoco”. Ce n’è, perché non passa un secondo senza avere il chiodo fisso in mente che qualcosa sia o non sia sotto controllo nella nostra guida.

Non a caso mi è capitato di buttare via gare ormai vinte proprio alla fine della solita mezz’ora. Assetto Corsa Competizione è estremamente punitivo in questi casi, anche durante un dominio totale. Basta farsi prendere leggermente dall’euforia per fare quell’errore in trazione alla parabolica che manda inevitabilmente contro le barriere.

Assetto Corsa Competizione

E non fate assolutamente l’errore di pensare che guidare nella pioggia sia meno pericoloso. Per quanto leggermente più facile in curva, dove la presenza di un fondo bagnato costringe a tenere basse velocità, è incredibilmente letale in rettilineo. Ho percorso più volte il Mistral del Paul Ricard di notte con la pioggia battente, sudando sempre sette camicie per tenere dritta l’auto a velocità folle.

Tra pozzanghere e aquaplaning, gli sviluppatori hanno dunque fatto un ottimo lavoro riproducendo le condizioni avverse della guida sotto un temporale, magari pure nella notte fonda.

Andando oltre il gameplay nudo e crudo, Assetto Corsa Competizione offre una serie di personalizzazioni della propria esperienza di gioco. In single player si può infatti decidere praticamente qualsiasi aspetto della gara veloce, dai tempi alle condizioni meteo, fino alla difficoltà degli avversari e alla loro aggressività.

Assetto Corsa Competizione

Per quanto riguarda il multiplayer, invece, lentamente si sta popolando sempre di più di lobby, molto spesso relative a gare endurance. Sembra quasi che i giocatori abbiano preso alla lettera l’animo realistico del gioco, volendosi tuffare in competizioni ben più lunghe di quelle che normalmente si trovano in altri giochi arcade.

Tuttavia, Assetto Corsa Competizione non è esente da idioti, la vera piaga del virtual motorsport. Quel poco che c’è da fare è stato fatto da Kunos Simulazioni, che ha introdotto diverse skill del pilota nella propria superlicenza.

Il gioco registra infatti le abilità di ogni giocatore secondo diversi parametri, che vanno dalla conoscenza del tracciato alla capacità di tenere un passo di gara costante, dalla correttezza nei confronti degli avversari alla bravura nel non perdere il controllo dell’auto. Tutto questo confluisce poi nella race craft, la maestria perfettamente bilanciata, proprio come vorrebbe Thanos.

Assetto Corsa Competizione

Assetto Corsa Competizione ha però qualche difetto che per fortuna esula spesso dal comparto tecnico, di cui non ho nulla da lamentarmi. È innanzitutto limitato a un solo campionato, autentico pregio e fardello di un gioco che si concentra solo sul Blancpain facendosi bandiera, ma rischia così di tagliare fuori una parte della community.

Le auto e i tracciati, inoltre, non sono tantissimi. Non è un problema per me, visto che sono circuiti estremamente validi e storici, tali da incarcerare nella loro esperienza un vero fan del motorsport. Capisco però chi ne critica il numero esiguo, anche in relazione ai modelli.

A livello grafico, invece, ho notato qualche imperfezione nel framerate anche utilizzando settaggi non proibitivi per il mio PC. Solitamente gioco a 1080p per il semplice motivo che preferisco la fluidità alla risoluzione quando si tratta di split-second decisions (pur con ogni dettaglio su Ultra). In alcune aree dei tracciati ciò non basta per garantire una fluidità di 60fps. Di seguito la ciccia che si può trovare nel mio PC:

  • Intel Core i7-8700
  • MSI B360M Mortar
  • NVIDIA GTX 1070 Ti 8GB
  • RAM G.SKILL DDR4 16 GB

Conclusioni

Assetto Corsa Competizione non è un gioco per tutti, che sia chiaro. È per quelle persone che tengono duro e pedalano dopo aver voluto la bicicletta. Ma che bicicletta!

Da amante del motorsport non posso che elogiare un simile titolo dove riesco non solo a trovare l’azione che ogni fan hardcore vorrebbe trovare, ma anche a capire come migliorarmi e a trovare nuove sfide dopo ogni giorno. Non si è mai abbastanza veloci e non si raggiunge mai così presto il proprio limite.

A penalizzare il gioco c’è una relativamente bassa quantità di tracciati e auto, anche se sono due aspetti che più interessano alla community arcade piuttosto che a quella puramente simulativa. Del resto, nonostante sia un modello di guida costruito diversamente, c’è ancora il classico Assetto Corsa per quelli che vogliono avere 400 auto nel proprio garage.

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