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News 22 Gen 2025

Assetto Corsa Evo, le prime ore in compagnia della simulazione di Kunos – Hands-on

Prematuro, ma già estremamente promettente

Kunos Simulazioni sta dando dimostrazione di grande lucidità. Lucidità e programmaticità, qualità che si fondono con una mai troppo lodata capacità di non osare troppo e di saper rapportare le promesse fatte all’utenza con le effettive possibilità e dimensioni di un team che, ricordiamolo, è tutt’altro che ampio.

Quanto compiuto con il capitolo originario del brand, e il relativo seguito, ha le fattezze di un piccolo miracolo, un sim racing che è diventato un punto di riferimento per il genere e per la community di appassionati, costruito pezzo dopo pezzo, lentamente, ma con una visione di fondo sempre chiara ed estremamente focalizzata.

Non sorprende che ci fosse un po’ di attesa intorno ad Assetto Corsa EVO. Né stupisce più del dovuto constatare, dopo diverse ore passate con il volante tra le mani, che siamo di fronte ad un titolo dalle enormi potenzialità, nonostante qualche limite e stortura da sistemare, come è lecito aspettarsi da una simulazione in early access, lontana diversi mesi dal suo esordio e debutto ufficiale.

In termini di dettagli, i modelli delle auto sono davvero stupefacenti

Se la road map ci parla già di un prodotto ambiziosissimo, che punterà forte su una modalità open-world con una mappa di ben 1600 chilometri quadrati, quanto testato in questi giorni è di una solidità insospettabile, un’ottima base su cui si potrà sviluppare un gioco che intende imporsi come uno standard non solo nel settore dei simulatori, ma come racing game in tutto e per tutto.

Già il menù principale, pur nel suo assoluto minimalismo, mostra la prima grande novità di questo episodio. L’auto che occupa il centro dello schermo, parte integrante del vostro parco auto, è a disposizione dei vostri occhi. Con rapidi click potete ruotare l’immagine, ingrandirla, aprire le portiere, esplorare gli interni. Al momento sono disponibili solo una ventina d’auto, alcune delle quali proposte in diversi allestimenti, tutti realmente distribuiti sul mercato o realizzati per prendere parte a specifici campionati del motorsport. La cura con cui ogni modello è stato riproposto ha del maniacale. Complici i riflessi sulla carrozzeria, l’ottima qualità delle texture che restituiscono la consistenza dei diversi materiali, si ha davvero la sensazione di essere a pochi passi dalle auto in mostra, come si potesse effettivamente sfiorarle, soprattutto quando ci si accomoda nell’abitacolo.

L’interfaccia non ha la stessa eleganza della modalità analoga vista in azione in Gran Turismo 7, né, per l’appunto, si tratta di qualcosa di mai visto prima. Eppure, la magia di Assetto Corsa Evo si innesca già da qui, dallo showroom che mostra empiricamente la cura e l’attenzione con cui Kunos Simulazioni ha riprodotto in ogni minimo dettaglio le vetture presenti nel gioco. La passione per le auto, del resto, inizia proprio da qui, dal potersi dilungare su un dettaglio della carrozzeria, dall’ammirare ammaliati la linea, nel seguire con occhi trasognanti le rette e le curve tracciate dai gruppi ottici del mezzo piazzato in bella vista nel mezzo dello showroom.

Assetto Corsa EVO è e resta una simulazione poco accondiscendente

Per il resto, almeno per il momento, il menu principale è più che altro un elenco di modalità al momento non disponibili. La versione da noi testata è la 0.1.3, in cui le patenti, per esempio, non sono disponibili sebbene lo saranno a breve; così come gli eventi speciali, in cui probabilmente si prenderà parte a corse in cui si dovranno rispettare specifici parametri legati al piazzamento o al tempo su giro da battere.

Attualmente si può unicamente prendere parte ad una gara singola, in solitaria o contro avversari controllati dalla CPU, su cinque tracciati diversi, Brands Hatch, Imola, Laguna Seca, Mount Panorama e Suzuka, alcuni dei quali proposti in diverse configurazioni. Per quanto riguarda la fedeltà dei circuiti c’è davvero poco di cui lamentarsi. Ogni curva, rettilineo, muretto, cordolo, persino ogni minimo avvallamento dell’asfalto è perfettamente riprodotto, una fedeltà che ha dell’incredibile e che, come vedremo meglio a breve, mette in mostra le potenzialità del motore grafico e fisico proprietario che Kunos Simulazioni ha realizzato proprio per dare vita e forma ad Assetto Corsa EVO.

Prima però di lanciarci virtualmente in pista, vale la pena soffermarsi un attimo sulle opzioni disponibili per personalizzare la gara. Al di là dei giri, della difficoltà della CPU e del numero di avversari su pista, svettano alcune voci relative agli aiuti alla guida. Assetto Corsa EVO è e resta una simulazione poco accondiscendente, beninteso, ma va da sé che impostando il cambio automatico e garantendosi il massimo controllo di stabilità si può fare pratica con molta più scioltezza, rispetto all’iniziare affidandosi unicamente alla propria sensibilità al volante.

Nella sua versione 1.0 Assetto Corsa EVO dovrebbe proporre circa 100 auto

Anche il meteo può essere opportunamente settato, con tutte le conseguenze del caso, perché Assetto Corsa EVO, come dicevamo, punta fortissimo su una fisica rigorosa, puntuale, a tratti sorprendente, nonostante qualche piccola e giustificabilissima incertezza.

Partiamo proprio dai problemi. Anzi, dal problema che ci ha accolti al primo avvio. Abbiamo testato il gioco con un Logitech G923, un volante non eccelso, certo, ma totalmente a suo agio anche in simulazioni raffinate come lo è Assetto Corsa EVO. Purtroppo, senza giocare un po’ con le impostazioni, sia all’interno del gioco stesso, sia con il software proprietario che gestisce la periferica, non avrete un feedback degno di questo nome. Fortunatamente, grazie anche alle guide già reperibili su YouTube, si ovvia in buona parte al problema, ma siamo ben lontani dalle sensazioni restituiteci dal G923 con Gran Turismo 7. Come detto, il gioco presenta ancora qualche pecca, qualche lacuna. Da quanto abbiamo visto in giro volanti ben più performanti, e costosi, sono già pienamente supportati, ma per altri tipi di periferiche bisognerà fare inizialmente buon viso a cattivo gioco, in attesa di future patch.

Nonostante questi accorgimenti che abbiamo dovuto prendere, il piacere alla guida non ha faticato a farsi strada già dopo le prime accelerate, dopo le prime curve. A sorprenderci immediatamente è stato il comportamento delle gomme e delle sospensioni. Ogni asperità del tracciato si sente e influenza enormemente il comportamento dell’auto, soprattutto a velocità elevate, come è naturale che sia. Basta toccare nel punto sbagliato un cordolo con una ruota per perdere aderenza; è sufficiente un avvallamento per sentire il peso del mezzo spostarsi pericolosamente; solo dosando saggiamente il freno avvicinandosi ad una curva si potrà sperare di mantenere il controllo e quindi la traiettoria desiderata. Spegnendo l’ABS e inchiodando, o decelerando troppo bruscamente, andrete dritto, senza possibilità di modificare in alcun modo l’andamento della vettura, esattamente come accadrebbe nella realtà.

Kunos Simulazioni ha effettuato un lavoro certosino per quanto riguarda la riproduzione dell’acqua e del suo fluire lungo il circuito

Anche lo spiattellamento delle gomme è perfettamente simulato, con tutte le conseguenze del caso sulla stabilità, un effetto che naturalmente peggiora surriscaldando gli pneumatici. Anche in questo senso vi sarà chiesta estrema attenzione, dal momento che la temperatura delle varie parti di ogni gomma è sempre ben segnalato nell’interfaccia. Temperature troppo alte per troppo tempo, significa aumentarne l’usura, oltre a diminuire il grip, ulteriore fattore da tenere in considerazione, soprattutto con belve dalla cavalleria piuttosto alta.

A proposito di grip, il discorso diventa lievemente controverso. Da una parte, in condizioni atmosferiche ottimali, pur disattivando il controllo di trazione, la sensazione è che l’aderenza sia sempre lievemente più generosa rispetto alla realtà. Non vogliamo essere fraintesi: aprite il gas troppo presto e troppo violentemente con una Ferrari 488 e vi ritroverete a mangiare la sabbia. Tuttavia, rispetto al capostipite della saga, il gioco ci è sembrato lievemente più generoso in questi termini.

Allo stesso tempo, provate a guidare sotto la pioggia battente e verrete proiettati in un vero e proprio incubo. Kunos Simulazioni ha effettuato un lavoro certosino per quanto riguarda la riproduzione dell’acqua e del suo fluire lungo il circuito. Come dicevamo, ogni avvallamento dei tracciati è perfettamente riprodotto e dopo un paio di giri non sarà raro trovare delle pozzanghere proprio lungo la traiettoria ideale. Affondarci anche solo una ruota, sparati a duecento chilometri all’ora, ve lo garantiamo, è un’esperienza che non vorrete mai più ripetere. Persino mantenere la rotta sul rettilineo diventa un’impresa per pochi, segno che in queste condizioni la gestione del grip diventa molto meno accondiscendente nei confronti del videogiocatore.

Persino la riproduzione dei movimenti del pilota, delle mani e dei piedi sulla pedaliera, è estremamente realistica

Anche per questo motivo è bene iniziare da cilindrate basse. Auto come la Ford Escort o la Honda S2000, pur con cavallerie più contenute, sono in grado di dare immense soddisfazioni. Soprattutto se siete neofiti, imparare progressivamente a dosare il gas in uscita di curva, giocare con il freno motore per aiutarvi nella staccata, azzeccare con tempismo il momento di cambiare marcia, sono piccole operazioni che vi regaleranno piccoli brividi di piacere.

Al volante di auto ben più performanti, invece, dovrete prestare la massima attenzione, consapevoli che basta la minima distrazione per mandare all’aria un’intera gara. Può essere frustrante le prime volte, ma sviluppare il così detto manico, senza mettere in pericolo la propria vita beninteso, è una di quelle esperienze magiche che solo il mondo dei videogiochi può regalarvi.

Anche sul fronte del sonoro il discorso è lievemente ambivalente. Gli effetti sono di per sé splendidamente campionati. Anche il dinamismo dell’audio in base all’ambiente intorno a voi, con effettivi ed eventuali rimbombi, è davvero sorprendente. Tuttavia, alcune vetture non hanno, almeno attualmente, il loro sound tipico. Si riconosce il VTEC della S2000, ma la Porsche 911 GT3 non emette esattamente quel rombo che invece sentirete nel gioco. Ma anche in questo senso, siamo certi che Kunos Simulazioni stia già lavorando per ovviare a questa piccola sbavatura.

Per la riproduzione fedele dei tracciati, Kunos Simulazioni ha fatto un ampio utilizzo della scansione laser 3D

Sul fronte grafico c’è veramente poco di cui lamentarsi. Forse mancano un po’ di dettagli vicino alla linea d’orizzonte. La pioggia, e gli schizzi, non sono perfettamente riprodotti. Ma il resto è davvero uno spettacolo, proprio a partire dai già lodati modelli poligonali delle auto.

Per quanto la struttura di quest’articolo potrebbe ricordare quello di una recensione, in fondo non troverete alcun voto, né una conclusione vera e propria. Il nostro è da ritenersi il primo contatto con un gioco che si farà nei prossimi mesi, che solo raggiunta la versione 1.0 potrà essere giudicata e analizzata con una recensione con tutti i crismi. È davvero troppo presto per dare un giudizio ad una creatura che ha appena emesso il suo primo vagito e che ha ancora diverse tappe di fronte a sé prima di raggiungere una prima forma “finale”. Di certo, la base di partenza è promettente. Mancano i contenuti, c’è qualche sbavatura nel motore fisico e non solo, ma Assetto Corsa EVO è già uno spettacolo. Che decidiate di salire a bordo adesso, o tra qualche mese magari, fa poca differenza: se amate il genere dei sim racing, prima o dopo passerete quasi di sicuro da qui. Scegliete se farlo sin dalla partenza, o se aspettare prima qualche giro fermi ai box.

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