19 Apr 2018

Assetto Corsa: Ultimate Edition – Recensione

Al tempo dell’uscita di Assetto Corsa per console lavoravo ancora dietro il bancone di GameStop. È stato un valido modo per comprendere la spaccatura che il gioco ha provocato negli acquirenti, divisi tra entusiasti e delusi, giocatori che sono tornati dopo qualche giorno per parlarne positivamente, e altri che invece non hanno aspettato nemmeno 24 ore per riportare indietro il gioco. La motivazione della restituzione era sempre quella: “No, troppo difficile per me”. E vani erano i tentativi di far abbassare bandiera bianca ai clienti: nemmeno le mie mirabolanti gesta al simulatore riuscivano a fare breccia nel cuore degli scettici.

Mestamente allora prendevo in saccoccia confezione e disco per riporli nel cassetto, conscio che il problema non era Assetto Corsa, bensì nel giocatore. Troppo difficile? È quello il bello. La simulazione vera, cercata da coloro che passerebbero ogni giorno in circuito ad annusare l’odore dell’asfalto, non è quella che ti perdona gli errori o che ti lancia subito in un giro veloce senza aver prima scaldato le gomme. La simulazione vera ti prende a calci nelle gengive anche nel momento in cui pensi di avere il pieno controllo dell’auto nelle tue mani. Diamine, Assetto Corsa era ed è ancora adesso magistrale in questo.

Purtroppo, però, l’obiettivo di Kunos Simulazioni era anche quello di coinvolgere giocatori leggermente più spensierati, traguardo non raggiunto per via della seriosità del gameplay e per la mancanza di modalità coinvolgenti. Il pubblico su console, specialmente legato a simulatori sportivi, non è tanto attaccato alla causa quanto quello su PC. Tuttavia, la presenza di Assetto Corsa su console ha dato la possibilità a molti altri adepti, tra i quali il sottoscritto, di avvicinarsi al mondo della simulazione con un budget minore rispetto a quello necessario per la costruzione di un PC performante. Assetto Corsa, del resto, è fatto più di fisica e riproduzione delle forze reali piuttosto che di grafica spinta al limite, effetti atmosferici ed estetica varia. Fattori che, comunque, fanno parte del prodotto finale, che sono il contorno di un piatto molto più gustoso.

Vado però subito al dunque, spiegando per quale motivo Assetto Corsa: Ultimate Edition, con un prezzo così accessibile, sia un assoluto must per chiunque possieda un volante o un set da guida a casa.

assetto corsa ultimate edition

Innanzitutto perché Assetto Corsa è senza ombra di dubbio la migliore esperienza simulativa di corse automobilistiche presente su console al momento, semplicemente perché non ha alcun elemento arcade che influisce sul gameplay. È vero, ci sono alcune modalità più ludiche che serie, ma ogni cosa si discosta dalle esperienze comunque altamente simulative di Forza Motorsport, Gran Turismo e Project CARS. C’è proprio un taglio netto con quel concetto di gioco che deve pur perdonare qualche errore a chi tiene in mano il volante. Ci sono pur sempre gli aiuti alla guida, ma sono spesso limitati ai sistemi che le auto singole presentano anche nella realtà. Per quanto Assetto Corsa si voglia avvicinare ai giocatori più casual, purtroppo il target principale rimangono quelli hardcore: non a caso (e qui do qualche ragione a chi lo ritiene troppo difficile) serve una preparazione e una pazienza enorme per affrontare il gioco con un normale controller. Governare lo sterzo utilizzando gli analogici è un autentico incubo, poiché la rotazione del volante non viene bloccata digitalmente come negli altri giochi: perdere leggermente l’auto in curva finisce così in una brusca controsterzata verso l’esterno della curva, sempre e comunque.

Però, messo in compagnia di un set da guida (Thrustmaster T300 RS Ferrari Integral Alcantara Edition, usato anche con F1 Add-on), è un’autentica gioia. Un’esperienza che va vissuta col force feedback realistico, quello che fa emigrare i pollici e trasforma in burro le braccia anche solo dopo pochi minuti. Questo si abbina alla perfezione con tutti i contenuti extra inclusi nella Ultimate Edition, che non introduce nulla di nuovo (le modalità restano le stesse, alcune molto acerbe e striminzite come la carriera, piuttosto superficiale), ma fa da contenitore di tutte quelle auto e circuiti pubblicati nel tempo tramite DLC. Forse è anche questo che ha fermato certi giocatori, visto che i pacchetti, nonostante il prezzo, non erano proprio ricolmi di contenuti.

Ma è anche questo il punto di forza di Assetto Corsa: un numero non invidiabile di auto e circuiti, ma ricostruiti alla perfezione e pari pari alla controparte reale. Ogni auto è costruita per essere complementare a quella in carbonio e bulloni, mentre ogni circuito è scansionato con una tecnica laser che permette di raccogliere dettagli infinitesimali. Il paradiso di chi cerca ricostruzione fedele e feeling estremo. Con Assetto Corsa: Ultimate Edition si ritrovano dunque tutte le auto e i circuiti usciti tramite DLC, che comunque compongono un buon catalogo tra cui scegliere per partire in velocità. Laguna Seca e il Red Bull Ring sono infatti dei pilastri per il motorsport ed è essenziale poterli provare anche con un simulatore.

Il paradiso di chi cerca ricostruzione fedele e feeling estremo

Non sono però solo mani e piedi a godere di questo lavoro immane. Anche gli occhi vogliono la loro parte e Assetto Corsa, ancora una volta, si concentra sulle cose veramente importanti per un fanatico dei motori, dando precedenza all’estetica visibile dell’auto e lasciando più in disparte gli elementi ambientali, a volte più che trascurati. L’attenzione però va sempre rivolta al tracciato, specialmente con un software così cinico nel calcolare ogni forza che possa spingere fuori traiettoria un’auto. Inoltre, la riproduzione dei suoni è qualcosa di sublime, in qualsiasi direzione si guardi l’auto. In particolare (da malato di Formula 1 quale sono), col pacchetto dedicato al 70esimo anniversario di Ferrari è stata introdotta la SF70H, ora rimpiazzata dalla SF71H nell’attuale campionato di Formula 1. È incredibilmente identica anche nel suono, tanto da ingannare la mente e far pensare di essere davanti alla TV mentre si guarda Vettel o Raikkonen tramite la onboard cam.

Probabilmente, per rendere più vicina ai giocatori e più corposa questa Ultimate Edition di Assetto Corsa, sarebbe stato carino vedere finalmente l’introduzione del supporto a PlayStation VR: un lavorone da parte degli sviluppatori, che ovviamente si sono concentrati più sulla fisica che su altro, e soprattutto un limite per PS4, che non riesce a seguire le orme dei PC a causa del divario tecnico.

Conclusioni

Assetto Corsa: Ultimate Edition, alla luce del suo contenuto e del suo prezzo, è quindi un acquisto assolutamente obbligato per chi cerca la simulazione estrema su console e ha a disposizione un set da guida, o sta pensando di acquistarlo. È un salto enorme rispetto ai giochi già in circolazione, che va verso un certo tipo di divertimento, quello portato dalla sfida contro se stessi e le leggi della fisica, piuttosto che quello spensierato delle vittorie e della collezione di automobili da rimpolpare durante la progressione.

Diventa ovviamente meno sensato acquistarlo se si possiede già la versione originale, magari con qualche DLC comprato qua e là per ampliare l’offerta. Inoltre, come già detto, non è ancora appetibile per chi si reputa – o magari non si accorge di essere – un casual gamer. Se non amate particolarmente la difficoltà, statene dunque alla larga, ma se avete sempre sognato di girare liberi per un circuito e non avete la possibilità di farlo per davvero, allora spalancate il vostro portafogli e chiudete le finestre, perché ora avete un appuntamento improrogabile con l’asfalto.

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