News 21 Dic 2011

AudioGuide del Louvre sostituite da…3Ds!

Videogiochi al servizio della cultura? Perchè no….

Finalmente, dopo una continua caccia alle streghe, gravi accuse, strumentalizzazioni da parte dei media nei continui servizi, a mio parere di bassissimo livello, che trovano comodo puntare il dito nei confronti dei videogames in occasione di gesti tanto folli quanto drammatici (uno su tutti, la strage dell’isola di Utoya, in Norvegia), una buona notizia che, oltre a riportare sulla cresta dell’onda la nuova console Nintendo,

Non è il primo incontro tra la Monnalisa e i videogames...

nata sotto una stella non buonissima ma recentemente tornata alla ribalta, ci permette anche di sfoggiare il nostro 3Ds sull’autobus, sulla metro, sul treno, o semplicemente durante una passeggiata, con la consapevolezza di possedere uno strumento di intrattenimento, ma che viene utilizzato da uno dei musei più importanti del mondo come mezzo di diffusione culturale!

Per stimolare una percentuale maggiore degli oltre 8 milioni e mezzo di visitatori, che in media ogni anno si recano nel museo più frequentato del mondo, ad utilizzare le Audio-Guide (fino ad ora utilizzate solo dal 4% degli utenti), la direzione ha deciso di sostituirle con una tecnologia più familiare e sicuramente intuitiva. Sono state ordinate ben 5000 console da Nintendo, la quale sta sviluppando un software ad hoc contenente tutte le informazioni sulla vastissima e pregiatissima collezione del museo parigino.

Sarà possibile localizzare la propria posizione sulla mappa, selezionare degli itinerari tematici per adulti o bambini, oltre ad apprendere tutto il possibile sulle opere presenti in numerose lingue differenti.

Lo sviluppo digitale è diventata una questione strategica per i musei“, ha dichiarato Henri Loyrette, direttore del Louvre. “Le abitudini della gente sono cambiate. Ma questo ci offre l’enorme opportunità di estendere il campo d’azione del museo e costruire un legame duraturo con i nostri visitatori.

Sono inoltre previste app per smartphone e tablet che permetteranno agli utenti di pianificare le future visite.

Chissà se qualcuno tra i direttori degli splendidi musei italiani, in molti casi abbandonati a se stessi, comprenderà l’importanza dello sviluppo sia a livello di strutture che, soprattutto, di forma mentis, come i nostri lungimiranti cugini d’oltralpe.

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