Editoriale 11 Ago 2015

Avventure a confronto: The Vanishing of Ethan Carter VS Everybody’s Gone to the Rapture

Interattività

Su questo fronte i due titoli differiscono moltissimo: l’avventura di Paul Prospero presenta una serie di puzzle da risolvere, a partire dalla ricostruzione di eventi sopracitati sino alla risoluzione di enigmi veri e propri. In Everybody’s Gone to the Rapture non farete assolutamente nulla. Potrete soltanto camminare e al massimo rispondere a dei telefoni che riprodurranno dei messaggi vocali.


Unreal Engine 4 VS CryEngine

I due motori grafici sono tra i migliori in circolazione, ma The Astronauts fa sicuramente un uso migliore dell’Unreal Engine 4 rispetto a quanto fa The Chinese Room con Everybody’s Gone to the Rapture con il CryEngine. Nel primo caso infatti il gioco è estremamente fluido e gli effetti di luce sono molto realistici, mentre il CryEngine è troppo pesante per la PS4 (o almeno per l’uso fatto di questo motore) e sono frequenti i cali di frame-rate. Inoltre, nel complesso, l’ambiente ha un aspetto molto plasticoso e finto, seppur molto dettagliato e quasi fotorealistico.


Protagonista

La più importante differenza tra i due titoli è quella relativa al protagonista: Paul Prospero, il detective di The Vanishing of Ethan Carter, ha un carattere abbastanza definito ed è lui a narrarci la storia con continue riflessioni con quel scopre. In Everybody’s Gone to the Rapture in realtà non impersoniamo neanche un vero protagonista, ma soltanto un punto di vista, una “videocamera” in movimento che osserva gli eventi (come accadeva del resto già in Dear Esther).


Altri personaggi

I personaggi che popolano il mondo di The Vanishing of Ethan Carter e di Everybody’s Gone to the Rapture sono, per certi versi, simili: sono in entrambi i casi tutti imparentati tra di loro e sono dilaniati da faide e antichi rancori.


Finale

Senza entrare nel dettaglio, visto che Everybody’s Gone to the Rapture è disponibile da oggi, possiamo però dire che sicuramente il finale di The Vanishing of Ethan Carter è più soddisfacente: con un bel colpo di scena riesce a dare una chiave di lettura nuova a tutta l’avventura, aprendo anche la strada ad un secondo giro che a questo punto è più che consigliato per cogliere tutte quelle piccole sfumature che la prima volta vi sono sfuggite. Everybody’s Gone to the Rapture invece si limita a seguire un climax che culmina in un finale evocativo, ma privo di quel mordente che ci saremmo aspettati.


prova

Verdetto

In questo scontro tra titani dell’avventura grafica vince sicuramente The Vanishing of Ethan Carter. I motivi sono molteplici: si parte dalla componente ludica, molto presente e alla quale The Astronauts non rinuncia ma, al contrario invece The Chinese Room ci mette nell’angolo, rendendoci impotenti spettatori. Le due storie sono molto diverse, quella di Ethan Carter più convenzionale, mentre quella di Everybody’s Gone to the Rapture molto più intimista: noi abbiamo preferito quella di Ethan per l’affezione che il ragazzino suscita pur non apparendo mai e per l’incredibile colpo di scena finale. Anche graficamente l’avventura di The Astronauts regge meglio su PS4, senza rallentamenti e con effetti e un’illuminazione spettacolari.

Se avete voglia di buttarvi in un’avventura grafica intensa, ora sapete dove rivolgervi.


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