28 Ott 2016

Batman: The Telltale Series – Ep. 3 “New World Order” – Recensione

Raccontare storie non è facile: serve esperienza, sensibilità e tempo, soprattutto tempo. Per costruirla, ma soprattutto per permettere alla storie e ad i suoi personaggi di crescere. Non è facile quindi approcciarsi alla narrazione episodica, con i tempi e gli spazi che Telltale si è prefissata (un episodio al mese fino ad ora), e spesso è importante dare al giocatore tutti gli elementi necessari affinché quella storia funzioni. I primi due episodi del Batman di Telltale erano sicuramente ben costruiti, ma mancava la svolta, e l’entusiasmo si esauriva piuttosto in fretta, una volta concluso l’episodio.

In questo terzo episodio “New World Order” veniamo coinvolti in una catena di eventi finalmente in movimento, che coinvolge sia i Figli di Arkham che Harvey Dent e non solo, portando avanti la narrazione verso un finale ma dando respiro e mostrando le motivazioni e l’evoluzione di alcuni personaggi.

Batman Telltale

Dopo l’attentato al confronto politico da parte del Pinguino e dei Figli di Arkham, il nostro Bruce Wayne si è visto rovinosamente cadere in uno stato di calunnia generale, spogliato della nobiltà che un tempo il nome dei Wayne portava con sé e solo davanti alle circostanze: nemmeno il cavaliere oscuro può fare qualcosa, limitandosi a compiere la sua personale crociata verso i figli di Arkham e tentando a piccoli passi di scoprire la verità sul passato dei genitori e sui segreti che hanno portato con loro nella tomba.

Questo episodio ci porta finalmente nel cuore della vicenda, con un misterioso villain ad affiancare il viscido Oswald Cobblepot aka il Pinguino, e la sua personale rivalsa contro la famiglia Wayne, contro Bruce. Nonostante un ritmo piuttosto compassato nelle battute iniziali, “New World Order” guadagna intensità e tensione mano a mano che si prosegue nell’episodio, portando Bruce Wayne in un baratro apparentemente insormontabile e Batman con sé, quasi impotente di fronte ad una brutale e ingrata Gotham. I dialoghi, come al solito ottimi e ben scritti, danno fiato anche alle vicende di Harvey Dent, verso il cammino che lo porterà a diventare probabilmente un sindaco molto particolare, come gli appassionati sicuramente sapranno.

Questo episodio ci porta finalmente nel cuore della vicenda

Viene anche dato spazio al rapporto con Catwoman, sicuramente sviluppato in modo intelligente laddove il rischio di ritrovarsi una possibile “romance” banale e scontata sarebbe stato sicuramente poco efficace e coerente con i due personaggi, quelli di Selina e Bruce, sicuramente dalla complessa psicologia emotiva.

Peccato però che, anche questa volta, siamo di fronte ad un episodio poco coraggioso nella sua parte “ludica” con scene d’azione piuttosto piatte e una gestione delle investigazioni, attraverso il collegamento di vari indizi sulla scena del “crimine”, fin troppo risicata e semplicistica. Al di là dei classici QTE c’è poco altro, e lo scontro con uno dei villain è continuamente piagato da un’inadeguatezza tecnologica assolutamente snervante. Le scene d’azione non sono ben collegate tra loro, mortificandone l’azione e le ottime coreografie messe in piedi dal team di attori. Telltale dimostra con questo Batman quanto sia necessario effettuare un progresso tecnologico al di là del dettaglio delle ambientazioni e dei personaggi. Il frame rate è sempre ballerino e le animazioni rigide e grezze: se questo è il prezzo da pagare per avere un episodio al mese, forse sarebbe il caso che Telltale riveda i propri piani.

Conclusioni

Batmam: Episode 3 “New World Order” è un buon episodio: finalmente si riesce a intravedere il punto di arrivo più chiaramente e si scoprono le carte di alcuni personaggi, caratterizzando ulteriormente quelli già presenti. Soddisfacente fin’ora anche la gestione delle scelte, di cui abbiamo potuto vedere un chiaro effetto e che ci fa ben sperare sui futuri episodi.

Resta deludente come al solito l’impianto tecnico e ludico, fin troppo asciutto e fine a sé stesso per poter anche solo emozionare il giocatore, o impressionarlo, salvo rari frangenti. Telltale è brava ma non si impegna, o meglio, si impegna fino ad un certo punto: questo purtroppo è un grandissimo limite, e dispiace doverlo dire con una figura pop del calibro di Batman.

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