Los Angeles – L’avvento di Kickstarter ha rappresentato una rivoluzione (quasi sempre positiva) per piccoli e medi studi di produzione che avrebbero visto, altresì, svanire qualsiasi possibilità inerente la creazione del gioco da loro ideato. I maggiori publisher, rendendosi conto del potenziale di uno strumento di finanziamento “dal basso”, stanno rivolgendo sempre più attenzioni a questa scena “underground” arrivando fin’anche a prelevare i progetti più meritevoli e co-finanziare, insieme agli immancabili backer, il progetto oggetto di raccolta fondi: è questo il caso di Battle Chasers: Nightwar che, complice anche la partecipazione di un designer di qualità quale Joe Madureira (Darksiders vi dice nulla?), ha visto schizzare alle stelle l’interesse della rete riuscendo, gradualmente, a superare i vari traguardi della raccolta fondi ed a garantirsi la pubblicazione su Pc, Xbox One e PlayStation 4 e sistemi Mac. Qui all’E3 abbiamo avuto la possibilità di provare con mano una versione quasi definitiva di Battle Chasers: Nightwar, destinato all’arrivo sul mercato per fine 2016: vediamo dunque come è andata..
Ogni qual volta ci si trova davanti ad un gioco su franchise, nella fattispecie tratto da un famoso fumetto inchiostrato dalla penna di Joe Madureira, se da un lato si ha un impennata delle aspettative, dovute per l’appunto all’ambientazione a noi familiare, dall’altro il rischio che lo sviluppatore voglia solo sfruttare il richiamo del brand al fine di commercializzare un prodotto “specchietto per allodole” è altresì elevatissimo. Togliamoci dunque questo sassolino dalle scarpe: da quel poco che si è visto, Battle Chasers: Nightwar non è ascrivibile all’ultima categoria da noi enunciata, anzi, non mancherà di regalarci più di qualche soddisfazione. Battle Chasers: Nightwar affonda le proprie radici nel genere dei Dungen Crawler old school proponendoci, nella familiare veste grafica realizzata completamente dall’arcinoto disegnatore statunitense (arrivato alla gloria, ben prima di Uncanny X-Men, per l’appunto con il fumetto fantasy Battle Chasers) una rivisitazione in chiave moderna di una serie di giochi che, dai tempi di Icewind Dale, hanno fatto la storia del videogame. Dal sopraccitato titolo mutua la visuale isometrica, pronta a trasformarsi in una finta 3d (bidimensionale su più livelli) nelle iterazioni dei vari combattimenti che ci troveremo, volta dopo volta, ad affrontare. Ci troveremo dunque al controllo di ben tre giocatori, selezionabili da un roster di sei complessivi, ognuno con la sua abilità specifica e, soprattutto, ognuno dotato di un set di letali mosse bonus attivabili solo dopo aver raggiunto un determinato livello di rage (riempimento di una barra attestante il numero di colpi mandati a segno o subiti): lo schema di gioco ci vedrà percorrere in lungo ed in largo dei dungeon con il mero scopo di far piazza pulita di qualsiasi forma di vita ci si pari davanti, decimando e portando dunque all’estinzione svariate specie animali a noi avverse. La peregrinazione nel mondo di gioco verrà interrotta periodicamente da scontri con fazioni avversarie, battaglie però quasi completamente evitabili utilizzando un approccio steath teso a non incappare nel campo visivo del nemico di turno. Una volta iniziato il combattimento ci troveremo a confronto con la vera anima di questo dungeon crawler di caratura: un sistema di combattimento a turni che permetterà di utilizzare strategicamente le caratteristiche peculiari dei nostri beniamini, guerrieri, maghi, curatori o altro. Come vi dicevamo poc’anzi, ogni singolo colpo portato a segno (e ogni fendente subito) contribuirà al riempimento di una barra che, una volta completata, ci permetterà di scatenare uno degli attacchi speciali a disposizione dei nostri alter ego virtuali. Il riempimento della barra non comporta, giocoforza, l’utilizzo della stessa all’interno del combattimento: sarà infatti consigliabile fare “grinding” sul campo di gioco al fine di far livellare i nostri personaggi e, contestualmente, riempiendo la barra di rage per utilizzarla in una delle numerose e pericolosissime boss fight che ci troveremo ad intraprendere.
L’uccisione di un sempre maggior numero di nemici ci porterà ad accumulare punti esperienza grazie ai quali potremo far salire di livello i nostri fidi combattenti al fine di potenziarli e render loro più agevole il cammino nei successivi livelli di gioco: i nemici, infatti, livelleranno parallelamente ai nostri combattenti, badando a tenere alto un livello di sfida già di suo al di sopra della media. Ci è stato inoltre comunicata la possibilità di accedere a fasi di crafting per armature ed armi e fasi alchemiche per la preparazione di pozioni: purtroppo non abbiamo potuto toccare con mano queste due sezioni, evidentemente riservate a fasi avanzate del gioco, che andranno però ad arricchire una proposta ludica già di suo appetibile.
Una rivisitazione in chiave moderna di una serie di giochi che hanno fatto la storia del videogame
Battle Chasers: Nightwar, previsto per la fine del 2016 su Xbox One, PlayStation 4 e Pc, ci riporta indietro con gli anni ai tempi dei dungeon crawler d’annata e di qualità, proponendo un sistema di gioco rodatissimo, elementare ma, al tempo stesso, pregno di difficoltà. Disegnato da Joe Madureira, autore del fumetto da cui questo dungeon crawler è tratto, Battle Chasers: Nightwar promette di rinverdire i fasti di un genere da troppo tempo dimenticato, riscrivendolo dalle fondamenta. Il codice da noi provato presentava ancora qualche incertezza, ma nulla che andasse a minare la solidità del comparto di gioco: attenderemo dunque pazientemente questo inizio 2017 per avere sotto le mani una versione definitiva di questo gioco e farci, finalmente, una idea più completa della proposta ludica che ci verrà offerta