Fra gli amanti dei fumetti, il nome di Joe Madureira (Joe Mad!) echeggia inesorabile. Dopo aver disegnato Uncanny X-Men, si è dedicato alla sua opera più importante: Battle Chasers. Questa storia narra le vicende dell’orfana Gully che legherà le sue avventure con il guerriero decaduto Garrison, il mago Knolan e l’astuta cacciatrice di taglie Monika. Come tutte le storie fantasy più celebri, un Signore Oscuro sta per rinascere e la protagonista ha il fardello di un’eredità che potrebbe essere la chiave di tutto. Purtroppo ad oggi il fumetto è ancora incompiuto per via di una scelta professionale dell’autore stesso.
Joe Madureira non è solo un fumettista di una bravura ineccepibile, ma ha prestato anche le sue chine lavorando come Concept Artist ai videogiochi Darksiders e Darksiders II di Vigil Games per il publisher THQ. Dopo la chiusura dello studio Vigil, gli addetti ai lavori si sono divisi in due gruppi: Gunfire Games (che al momento è alle prese con Darksiders III) e Airship Syndicate, un piccolo studio nato senza progetti ma con una grande voglia di crescere. Una voglia tramutatasi in Battle Chasers: Nightwar, che trae l’ispirazione dai grandi classici GdR a turni. Dopo aver cercato per molto tempo un editore interessato al progetto, il titolo trova un finanziamento sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter. Inutile dirlo, la campagna avviata nel 2015 fu un grande successo con oltre 14.000 donatori.
Dopo avervi raccontato un po’ della storia che si cela dietro la genesi di Battle Chasers: Nightwar (e ci sembrava doveroso farlo), possiamo dirvi che abbiamo avuto il grande onore di provare il frutto di questa grande “fatica” ricca di sacrifici. Ed è importante dirlo da subito: il gioco non ha nulla da invidiare ai classici del genere.
Un Signore Oscuro si sta risvegliando e un gruppo di eroi deve mettere a tacere ogni forma di male presente. Sono trascorsi diversi anni da quando Aramus, un leale guerriero e un condottiero d’eccellenza, ha fatto sparire le sue tracce. Ma prima di farlo ha lasciato i suoi potenti guanti, degli originali manufatti che donano a chiunque li usa una forza sovrumana. Al centro di questa storia c’è Gully, una ragazzina un po’ scavezzacollo che dopo aver trovato i guanti di suo padre è diventata bersaglio interessante per molti: questo le ha permesso di fare la conoscenza di prodi guardiani, come il misterioso Calibretto (un war-golem dalla potenza incommensurabile) e Knolan, saggio e potente stregone dalla lingua molto pungente. Non mancheranno Garrison, un abile spadaccino e compagno d’armi di Aramus pronto a difendere Gully a rischio della sua stessa vita e Red Monika, una ladra doppiogiochista senza scrupoli. Il loro obiettivo iniziale? Scoprire l’origine del Mana che alimenta la magia e la tecnologia del mondo. Ben presto si ritrovano, a causa di un imprevedibile attacco, a Crescent Isle, dove vengono a conoscenza del motivo per il quale si sa davvero poco di queste terre e dell’insorgenza di un pericolo imminente.
Così come vi avevamo anticipato, Battle Chasers: Nightwar è un vero e proprio GdR party-based con combattimenti tattici a turni, ovvero che trae, in un certo senso, ispirazione da quei titoli che hanno davvero lasciato un segno nella storia dei videogiochi come Final Fantasy VII e Chrono Trigger. Così simili eppure tranquillamente giocabili anche ai nostri giorni, a dimostrazione che l’RPG di stampo giapponese ha ancora tante cose da raccontare e allo stesso tempo può far innamorare le nuove generazioni. Se siete dei puristi del genere, soprattutto di quei giochi di ruolo da tavolo, allora al primo avvio resterete sicuramente impressionati dalla mappa: una vera e propria rappresentazione digitale di un tabellone cartonato in cui farete muovere i personaggi come delle pedine animate.
Il gruppo, costituito inizialmente da tre eroi (ma che andrà a completarsi avanzando nella storia), si può muovere a piacimento lungo le strade e le città presenti su mappa. Ma questo viaggio non è di certo una passeggiata: in punti specifici incontrerete dei farabutti che potrebbero sbarrarvi la strada impedendovi così di proseguire (o farsi da parte se si accorgono che la vostra forza è nettamente superiore alla loro). Dopotutto, gli scontri hanno un’importanza strategica e quindi non pensate di fuggire a gambe levate: affrontarli vi permette, come scoprirete più avanti, di avventurarvi in dungeon di difficoltà crescente.
In Battle Chasers: Nightwar nulla è lasciato al caso
Il viaggio dove può condurvi? Verso sentieri inesplorati e più esattamente verso vere e proprie Zone d’Esplorazione e dungeon impegnativi. Una volta raggiunto un luogo specifico entrerete nella fase esplorativa, ovvero un territorio dove risolvere più misteri possibili o semplicemente portare a termine degli incarichi affidati da alcuni rivenditori/abitanti di Harm’s Way, la città principale dell’isola. Queste enormi fatiche vi ricompensano con dei vantaggi non indifferenti, ottenendo possenti armature, armi eccezionali o monili con particolari caratteristiche per “irrobustirvi sempre di più”.
Ce ne sono di posti pericolosi, quelli in cui troverete spietati avversari, trappole ed enigmi in grado di dare del filo da torcere: questi sono i già citati dungeon, impegnativi il giusto, nei quali è sempre importante tenere in considerazione, oltre all’equipaggiamento, anche la Salute e il Mana (poteri magici) dei vostri beniamini. In tutti i luoghi, che siano Zone di Esplorazione o dungeon, potete raccogliere svariati documenti (venendo così a conoscenza di misteri arcani), eventi speciali tra cui indovinelli e incarichi da venditori/sciacalli e Zone di Pesca. Ebbene sì, esploratori, dopo aver fatto piazza pulita di ogni minaccia potrete dedicarvi alla pesca: un mini-gioco molto semplice ma che può darvi più di qualche soddisfazione. Pescare è divertente e allo stesso tempo importante perché qualcuno potrebbe essere interessato al vostro banco di pesci ricompensandovi con un bottino niente male: ma non dimenticate di comprare canne ed esche efficaci, altrimenti i pesci vi snobberanno.
Prima di addentrarvi nel dungeon di turno dovrete scegliere in che modalità affrontarlo, tra “Normale” ed “Eroica”, ed in base al livello di “potenza” del team in quel momento verrà indicato il grado di sfida: ad esempio, non sarà strano ritrovarvi in una situazione in cui anche un dungeon “normale” avrà una difficoltà impostata su Molto Difficile (per via del livello troppo basso dei PG) oppure casi in cui sarete particolarmente potenti e un dungeon in modalità “Eroica” presenterà un grado di sfida “Molto Facile”. Dopo aver affrontato una prima volta un’area, ne sbloccherete la Modalità Leggendaria che vi garantisce, in caso di completamento, delle ricompense uniche.
Come avrete inteso, Battle Chasers: Nightwar è stato studiato nei minimi dettagli e nulla è stato lasciato al caso. Tutto sembra concepito per permettere al giocatore di proseguire nel migliore dei modi nell’avventura: un titolo in cui occorre davvero molta attenzione, condita da quel pizzico di strategia, che può rivelarsi fondamentale negli scontri faccia a faccia. Già, gli scontri, il punto di forza di questa produzione che, come vi avevamo già anticipato, rappresentano dei veri e propri conflitti a turni che termineranno solo quando avrete azzerato i punti vita degli incauti avversari. Dovrete tener conto di diversi fattori, tra cui, innanzitutto, la Salute e il Mana, ma soprattutto l’Iniziativa: ovvero l’ordine in cui gli eroi e i “cattivoni” eseguiranno le loro azioni. Ogni tecnica ha una velocità prestabilita che determina la posizione di chi la usa sull’indicatore del turno. Inoltre, quando lancerete un attacco guadagnerete dei punti di sovraccarica che andranno ad incrementare il Mana, indispensabile per eseguire le mosse speciali.
L’introduzione della Sovraccarica è stata, a nostro parere, una bella sorpresa: in tanti GDR abbiamo imparato a ricaricare il Mana (ovvero i Punti Magia) semplicemente usando delle pozioni specifiche. Questo avviene certamente anche in Battle Chasers: Nightwar, ma al tempo stesso è presente una straordinaria peculiarità: nel caso in cui fossimo a corto di pozioni, potremo sovraccaricare i nostri punti magici semplicemente sferrando attacchi normali, in modo tale da risparmiare Punti Mana nell’esecuzione delle svariate Abilità che ne fanno uso (consegnando nelle mani del giocatore un nuovo spunto strategico per determinare l’esito delle battaglie). Ovviamente non mancano i Buff e i Debuff (meglio conosciuti come Effetti Status) che danno sia vantaggi che svantaggi al nostro gruppo, ma che possono essere anche molto efficaci sui villain che incontreremo. Ultimo ma non ultimo è l’abilità Ultra, ovvero L’Impeto da Battaglia: una risorsa comune che tutti gli eroi vanno a riempire eseguendo azioni o subendo gli attacchi. Una volta caricata l’apposita colonnina, i paladini della giustizia possono scagliare delle tecniche speciali di offesa o difesa, e sta solo a voi pensare come utilizzarle: vi assicuriamo che a volte si riveleranno indispensabili.
Come detto, niente è lasciato al caso, dal potenziamento delle armi e armature, alla pesca, all’equipaggiamento dei vari PG, ad un sistema di livellamento tramite punti esperienza. Non manca davvero nulla: potrete anche schiacciare un pisolino e ricaricare la vostra vita, per poi compiere tante imprese, accumulare esperienza e affrontare tutti gli scontri più ardui presenti nel corso dell’avventura con maggiore tranquillità.
Vogliamo soffermarci su questo aspetto: proprio perché rispetta tutte le caratteristiche del genere è importantissimo dedicarcisi approfonditamente e studiare ogni singolo movimento nel migliore dei modi. Dicevamo che nulla è lasciato al caso: i ragazzi di Airship Syndicate ci hanno fatto dono di un’esperienza quasi completa, in cui ogni mossa avventata e senza la dovuta pianificazione rischia di portare dritti al Game Over. Lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle provando ad affrontare una Boss Battle in una Zona di Esplorazione non ancora adatta alle nostre armi: indovinate un po’? Sconfitti in men che non si dica, riportati e curati alla locanda e con la sacca delle monete alleggerita (già, ad ogni sconfitta perderete parte del vostro malloppo, quindi fate attenzione!). A proposito di soldi, cercate di non sprecarli più del dovuto: il denaro vi servirà per potenziare le botteghe dei fabbri, degli alchimisti e dell’incantatrice (ovvero una donna proprietaria di un misterioso emporio che vende ingredienti con cui creare oggetti incantati). Non prendete alla leggera anche il fatto di crearvi da soli le varie pozioni, armature e oggetti unici con le varie materie prime che raccoglierete durante le vostre imprese.
Un GdR di vecchio stampo con dei picchi di arte pura
Anche Battle Chasers: Nightwar, però, soffre di alcuni problemi durante questo epico viaggio che l’ha condotto sui nostri PC e console: la versione PlayStation 4 che abbiamo provato, al momento in cui scriviamo, lamenta sporadici bug in alcuni menù (come stringhe di codice in bella vista), alcuni rallentamenti in determinate aree ricche di dettagli su schermo, e qualche crash di sistema all’uscita dai dungeon, fonti di possibile frustrazione. Un altro piccolissimo problema è dato dai caricamenti, soprattutto al primo avvio, non proprio immediati ma neanche così lunghi. Siamo fiduciosi del fatto che, molto probabilmente, saranno risolti con una patch molto presto, trattandosi di problemi di poco conto.
C’è da dire che dopo 25 ore di gioco si inizia ad accusare una certa ripetitività, un problema legato alla natura stessa del titolo: non un vero e proprio punto debole, insomma, ma potrebbe scoraggiare coloro che non amano particolarmente il genere. Questa esperienza vi regalerà tante e tante ore di pura esplorazione, adrenalina ed ingegno, che scorrerà via liscia e che invoglierà i fan sfegatati a visitare ogni anfratto della mappa e a completarla al 100% (in questo caso la longevità farà un enorme balzo in avanti).
Battle Chasers: Nightwar è un gioco adatto agli amanti di GdR, quelli che hanno legato l’infanzia ai classici o per tutti coloro che vogliono ritornare alle basi di quello che il gioco di ruolo rappresenta, senza contaminazioni di sorta. Un’opera con dei picchi di arte pura, merito delle chine di Joe Madureira, qualcosa che riesce a far immedesimare per davvero, in un contesto fantasy ben realizzato: un progetto Kickstarter che per fortuna è venuto alla luce e che riesce a mantenere inalterato il fascino dei grandi classici, rinnovandosi e re-inventandosi. Vi garantiamo che si tratta a tutti gli effetti di un’esperienza di alto livello pur non brillando in termini di trama, nella quale le abilità del giocatore saranno messe a durissima prova.
Se l’obiettivo è quello di avere tra le mani un GdR vecchia scuola ambientato in un meraviglioso mondo fantasy, con tante novità che lo rendono attualissimo, allora Battle Chasers: Nightwar può essere il vostro oggetto del desiderio. Parliamo di un prodotto realizzato con una cura certosina, che vi porterà ad intraprendere uno straordinario viaggio con un gruppo di improbabili eroi, mettendo sul banco tante e tante ore di gameplay, e caratterizzato da incontri al cardiopalma, oltre che da zone di esplorazione e dungeon insidiosi. Certo, bisogna superare quel piccolo ostacolo della ripetitività, tipica del genere e scendere a compromessi con degli sporadici rallentamenti e crash di sistema (risolvibili in breve tempo, si spera). Battle Chasers: Nightwar non è certo sinonimo di perfezione, ma il lavoro dei ragazzi di Airship Syndicate ci ha davvero colpito. I dettagli, l’ambientazione ispirata, un comparto sonoro che accompagna egregiamente l’intera avventura ed un sistema di combattimento e progressione ben studiato. Se a tutto questo si aggiunge anche un prezzo di vendita budget (circa 30 euro) per tutte le piattaforme disponibili (e presto in arrivo anche su Nintendo Switch, dove però costerà 10 euro di più) possiamo affermare che la pietanza è davvero ricca e gustosa. La scommessa di Airship Syndicate può dirsi vinta, essendo riusciti a siglare e confermare il successo della campagna Kickstarter. Un titolo da tenere seriamente in considerazione, che merita un posto di tutto rispetto nelle bacheche videoludiche, digitali o non, di ogni appassionato di GDR. |