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Speciale 13 Dic 2021

Big Brain Academy: Sfida tra menti, l’ennesima riprova che la Nintendo Difference è viva e vegeta

La recente pubblicazione di Big Brain Academy: Sfida tra menti, ha rievocato nelle memorie dei videogiocatori più attempati (come il sottoscritto, beninteso) quel tempo ormai remoto in cui Nintendo aveva deciso di recitare costantemente fuori dal coro. Sembrava lo facesse quasi per partito preso, un dispetto non solo nei confronti di una concorrenza incapace di replicarne il successo commerciale, ma anche verso una certa fetta di pubblico, trincerata dietro un’intransigenza tale che a confronto l’indimenticato Hiroshi Yamauchi, presidente della Grande N dal 1949 al 2002, poteva definirsi un bonario moderato.

All’indomani del sostanziale fallimento del Game Cube, console comunque in grado di sfornare pietre miliari senza tempo, l’accoppiata Nintendo Wii-Nintendo DS esaltò ed insieme indispettì quelli che allora venivano sommariamente raccolti sotto il termine di hardcore gamer.

Equipaggiati di sistemi in input rivoluzionari, per lo meno per quanto concerneva l’ambito console, si distinsero in negativo per specifiche tecniche tutt’altro che al passo con i tempi. Eppure, è proprio il caso di dirlo, come spesso accade in ambito artistico, laddove si deve fare di necessità virtù è più facile raggirare gli ostacoli con un pizzico di creatività in più.

Mentre il resto dell’industria correva a perdifiato nella direzione di open-world via, via più vuoti, meno caratterizzati, sempre più anonimi, a partire dal 2004, anno di debutto del Nintendo DS, la casa di Kyoto visse un’autentica epoca d’oro e non parliamo (esclusivamente) dei dati vendita che premiarono la visione di Satoru Iwata, compianto presidente succeduto proprio al già citato Yamauchi nel 2002.

Con giochi di grande successo ed impatto culturale come Wii Fit, Brain Training, Nintendogs e Wii Sports, il già noto concetto di Nintendo Difference si rafforzò ulteriormente, affondando le radici in una softeca che in breve tempo si impreziosì anche di esperienze bizzarre, ma estremamente affascinanti come Electroplankton, un originalissimo software con cui creare musica, ed Endless Ocean, una sorta di simulatore di sub.

Saghe di successo come quella del Professor Layton, o coraggiosi esperimenti come Wii Music sarebbero mai stati partoriti, lontani dal fertile ventre di Nintendo DS e Nintendo Wii?

La risposta, paradossalmente, ce la fornì la stessa Grande N, il cui coraggio ed estrema creatività si attenuarono nella successiva generazione di console, processo che disincentivò anche le terze parti a tentare la fortuna con produzioni che altrove non avrebbero mai potuto vedere la luce. Il GamePad del Wii U non fu sfruttato quanto e come si ipotizzò in un primo momento. Molti giochi per Nintendo 3DS non sfruttano neppure il touch-screen, senza parlare dell’effetto 3D che venne presto abbandonato persino dalla casa madre.

Nintendo Switch, da questo punto di vista, sembra aver riportato indietro le lancette del tempo. Le produzioni indie abbondano e la Grande N per prima, sembra aver recuperato l’antico smalto, invero mai perso nei titoli più classici. Per un The Legend of Zelda: Breath of The Wild, c’è un Ring Fit Adventure che raccoglie il testimone lasciato da Wii Fit. Ad un Mario Odyssey, corrisponde Nintendo Labo, che pur nel suo sostanziale insuccesso ha certificato l’estrema creatività del publisher nipponico. Al di là di Metroid Dread, si scorge il nuovo episodio di Brain Training dopo anni di latitanza.

Da questo punto di vista, c’è un nuovo partecipante alla festa, vista la recentissima pubblicazione di Big Brain Academy: Sfida tra menti, pubblicato lo scorso 3 dicembre in esclusiva per Nintendo Switch, acquistabile anche sullo shop digitale di GameStop. Ferma dal 2007, la saga è da intendersi come una versione più scanzonata e rilassata, esclusivamente nei toni, di Brain Training.

Non c’è un vero e proprio test cerebrale che certifichi la precoce atrofizzazione della vostra materia grigia. L’interfaccia non è ingessata e minimale. Al contrario, ci sono stelle e premi a infondere fiducia nell’utente, libero di vagare in menù coloratissimi, tra buffe figure stilizzate sempre pronte a dare buoni consigli.

Big Brain Academy: Sfida tra menti non fa eccezione, ovviamente, e sin dal primo avvio del software fan della prima ora e neofiti non faranno alcuna fatica ad orientarsi per avviare la primissima partita. In questo senso, il minimalismo è prettamente contenutistico, volto a puntare dritto alla sostanza senza troppi preamboli.

Nel giro di pochi secondi è possibile valutare le proprie capacità in venti minigiochi divisi in cinque categorie: Intuito, Memoria, Analisi, Algebra e Percezione. Ognuna di esse, poco a sorpresa, solleticherà una diversa abilità del cervello, adattandosi alle vostre capacità sia proponendo diversi livelli di difficoltà prima dell’inizio della prova, sia variando l’intensità della sfida in tempo reale, a seconda del vostro andamento.

Lo stesso minigioco può risultare semplicissimo e fondamentalmente impossibile a seconda del grado di difficoltà ricercato, segno che Nintendo è riuscita ad amalgamare un’esperienza estremamente malleabile e realmente adatta a chiunque.

A questo proposito, Big Brain Academy: Sfida tra menti, sembra un gioco ritagliato su misura per il Natale, adatto per essere sfoderato ogniqualvolta ci si ritrova casa piena di amici e parenti. Fino a due giocatori possono sfidarsi sulla stessa console, utilizzando il touch-screen, numero che lievita fino a quattro, impostando Nintendo Switch in modalità docked e affidandosi ai più scomodi ma funzionali Joy-Con.

Anche in questo caso, bastano pochissimi passaggi per organizzare un mini-torneo, ognuno con il proprio livello di difficoltà impostato, così da rendere equilibrato lo scontro anche al di là dell’età anagrafica di ciascun partecipante.

Tra prove in cui indovinare il soggetto di un’immagine a mano a mano che la sfocatura diminuisce, calcoli mentali da eseguire al volo e mini-giochi che richiedono capacità mnemoniche di tutto rispetto, Big Brain Academy: Sfida tra menti garantisce una certa varietà, ulteriormente incentivata dalla presenza di livelli ancor più difficili, sbloccabili solo in un secondo momento, nonché una lunga serie di oggetti cosmetici da ottenere e con cui personalizzare il proprio avatar.

Il Natale marchiato dalla Nintendo Difference ha trovato il suo gioco ideale

Il risultato è un’esperienza impegnativa quando lo si vuole, rilassata e divertente nello stesso momento soprattutto in multiplayer, anche a fronte di alcuni interventi del software, sempre pronto a riequilibrare la situazione elargendo punti extra quando il divario tra i partecipanti si fa evidente.

Il Natale, marchiato dalla Nintendo Difference, ha insomma trovato il suo gioco ideale.

Potete acquistare Big Brain Academy: Sfida tra menti, per voi o per i vostri amici e parenti, nello shop digitale di GameStop.


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