20 Ago 2016

BioShock: The Collection – Anteprima gamescom 2016

Colonia – L’avete chiesto ed eccolo qui. Considerato il notevole successo della trilogia e l’assenza di progetti nell’immediato futuro, 2K Games ha fatto una mossa sensata nel riproporre i suoi titoli in una veste nuova, fluida e nettamente ridefinita. Non è stato facile condensare nei soli trenta minuti a disposizione in gamescom ciascuna sessione di gioco ma ne siamo usciti soddisfatti e con la conferma delle nostre già positive impressioni. BioShock: The Collection è diviso in due dischi, sul primo girano i primi due capitoli mentre il terzo è stand alone su un supporto proprio; una stranezza che non abbiamo potuto fare a meno di notare, e speriamo possa essere sistemata entro la release, è che appena selezionato il titolo da giocare fra BioShock e BioShock 2 non esiste un menù globale per cambiare la scelta. L’unico modo per farlo è dunque uscire dall’applicazione e riavviarla così da scegliere l’altro, una pratica non possiamo dire inusuale (la collection di Devil May Cry si comporta allo stesso modo) ma piuttosto fastidiosa.

A parte questo, il bundle procede liscio. Blind Squirrel Games si è occupata della rimasterizzazione e nonostante il poco tempo speso per ogni gioco, tutti sembrano girare a 60 fps in 1080p con pochi o nessun calo di framerate; un miglioramento notevole rispetto agli originali 30 fps, senza contare il livello di pulizia e dettaglio delle ambientazioni mai visto prima. Se la vostra intenzione è rifarvi gli occhi, il gioco coglie nel segno, e anche i puristi del gameplay saranno soddisfatti nel sapere che le intenzioni di Blind Squirrel Games sono state quelle di restare fedeli allo stile originale.

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Riguardo ai contenuti extra, BioShock è la stella dello spettacolo, il titolo che ha avuto un occhio di riguardo particolare: oltre a includere Le Stanze della Sfida, originale esclusiva PS3, vediamo presenti anche Museum of Orphaned Concepts e l’inedito “I commenti del regista: la nascita di Bioshock”, una serie di dieci mini episodi della durata di otto-dieci minuti nella quale il giornalista Geoff Keighley intervista Kevin Levine (creative director di BioShock e BioShock Infinite) e Shawn Robertson (animation lead di BioShock e animation director di BioShock Infinite) per uno sguardo approfondito ai retroscena del capitolo pioniere della serie. BioShock 2, privato del multiplayer, non prevede invece nulla di nuovo oltre ai già noti Minerva’s Den e Protector Trials, e lo stesso vale per BioShock Infinite che ripropone i due episodi di Burial at the Sea, il pacchetto Clash in the Clouds e il pacchetto Columbia’s Finest.

BioShock: The Collection offre quel tipo di upgrade che i giocatori cercano

Sono passati ormai nove anni da quando abbiamo conosciuto l’oscurità di Rapture, cinque da quando vi abbiamo fatto ritorno e tre dal momento in cui Columbia ci ha accolto; ora è arrivato il tempo di ripercorrere i nostri passi in alta definizione, per amare una volta di più la serie vincitrice di oltre 125 premi. BioShock: The Collection offre ai giocatori l’upgrade ideale e ricercato per questi titoli old-gen. Se per caso non avete mai sperimentato la serie prima d’ora, adesso è il momento giusto per provarla e toccare con mano il motivo di tanto successo.


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