Free League Publishing ha da poco pubblicato il primo starter set del gioco di ruolo di Blade Runner, scritto da Tomas Harenstam e Joe LeFavi. Questo corposo package ci promette più di tre ore di azione investigativa nel mondo reso famoso dalla pellicola di Ridley Scott e successivamente (anche se in maniera meno incisiva) dal sequel di Denis Villeneuve.
In effetti, l’ambientazione distopica di Blade Runner ben si presta alla creazione di un gioco di ruolo proprietario: d’altronde questo RPG è nato su Kickstarter, dove ha raccolto quasi due milioni di dollari, dimostrando un forte interesse verso il tema. Il crowdfunding del gioco si è concluso lo scorso anno, e finalmente abbiamo fra le mani il primo Starter Set, un’opera eccezionalmente ricca di dettagli che non esito a definire uno dei più curati starter set disponibili, se non il migliore in assoluto.
Dando un’occhiata alla corposa (e pesante) scatola questa affermazione trova già una conferma, perché all’interno del package troviamo:
- Un rulebook di ottanta pagine che spiega le regole.
- Un avventura “modulare” chiamata Electric Dreams. È il primo dei “case file” del gioco (approfondirò la questione più avanti).
- Quattro personaggi pregenerati.
- 26 handouts per i giocatori: prove, fotografie, stralci di libri, giornali e mappe. Materiali di alta qualità.
- Un piccolo mazzo da 70 carte con iniziativa, manovre, ostacoli e NPC.
- Una grande mappa di Los Angeles nel 2037 di circa 55×84 cm.
- Otto dadi customizzati per il gioco, due per tipo (D6, D8, D10 e D12).
Il libricino delle regole è stampato su una carta semiplastificata e resistente, ma le copertine sono in soft cover, quindi stateci comunque attenti/e. Le regole sono ben introdotte, anche se ci vorrà un po’ a capirne l’effettiva profondità, ma ci torneremo più avanti. La timeline del gioco è fissata al 2037, qualche tempo dopo il film originale di Blade Runner di Ridley Scott, ma prima del sequel di Denis Villeneuve.
Chiaramente, oltre a qualche paragrafo contenente alcuni eventi chiave, non ci sono tantissimi approfondimenti sul mondo di Blade Runner: un po’ come accade con Star Wars o Alien, gli autori danno quasi per scontato che chi decida di iniziare a giocare conosca già i film e la loro ambientazione.
Passiamo alle meccaniche di gioco, che assomigliano vagamente a quelle presenti nell’RPG di Alien, sempre edito da Free League Publishing. Ci sono quattro attributi principali per ogni personaggio e sono Forza, Agilità, Intelligenza ed Empatia. Ad ogni attributo corrisponde una lettera che va da A a D. A ogni lettera è associato un dado, che va dal D6 per la D fino al D12 per la A. I dadi vengono quindi associati a un’abilità, anch’essa marchiata con una lettera che va a da A a D. Qualsiasi risultato pari o superiore a 6 è un successo. Con due o più risultati superiori al 6 abbiamo un successo critico. Abbastanza semplice no? C’è da dire però che i dadi vengono tirati molto poco nel mondo di Blade Runner.
Questo perché il gioco è altamente narrativo, e uno scontro spesso si traduce in gravi ferite o persino nella morte di uno o più personaggi. Oltre ai punti ferita, che bisogna tenere sotto controllo, troviamo anche i punti stress, che variano a seconda dell’interpretazione di un personaggio umano o replicante. Questi ultimi infatti sono tendenzialmente più instabili, e di conseguenza possono sopportare una minor quantità di stress. Come dicevo, il gioco è molto narrativo, pertanto anche assistere a eventi traumatici può comportare la perdita di punti stress, causando un vero e proprio breakdown nel personaggio che stiamo interpretando. È un sistema di gioco interessante e vario, che vale la pena provare.
Parliamo poi di Electric Dreams, il primo “case file” di questo blade Runner RPG. L’avventura, scritta in un plico da 56 pagine, è coadiuvata da una quantità pazzesca di handout (giornali, mappe dettagliate, fotografie, copertine di magazine, pagine di libri e chi più ne ha più ne metta) che rendono l’esperienza investigativa estremamente cinematica.
I quattro personaggi sono tutti dei Blade Runner per la polizia di Los Angeles, e devono rintracciare (indovinate un po’?) un replicante in fuga prima che faccia troppi danni. L’investigazione è dinamica e divertente, le tinte noir si fanno sentire e vi sembrerà di essere davvero in uno dei film di Scott o Villeneuve, specialmente se utilizzerete una musica di sottofondo immersa.
Blade Runner RPG Starter Set è un must buy
Il gioco spinge i personaggi a pensare velocemente, a inseguire la preda, a ragionare sulle possibili conseguenze di scelte prese con il cuore e non con la testa. Questa è proprio l’essenza di Blade Runner, che trovo perfettamente trasposta in questo gioco di ruolo. Concludendo, non posso far altro che consigliare questo starter set a chiunque ami anche solo un minimo il mondo di Blade Runner e i giochi di ruolo cartacei. Questa box trasuda qualità: i materiali sono curatissimi e i contenuti da distribuire durante l’investigazione sono eccezionali. I vostri giocatori si godranno qualche ora in un futuro distopico e assurdo, ma ancora credibile e “vicino”.
Blade Runner RPG Starter Set è probabilmente il miglior set introduttivo di un gioco di ruolo che abbia mai visto. Ha una mole pazzesca di contenuti di estrema qualità, che vi terranno impegnati per diverse ore. L’unica pecca? Al momento non è tradotto in lingua italiana. Ma se siete un po’ addentri con la lingua inglese, è un must buy.
Potete trovare più informazioni sul sito ufficiale.
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Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.
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