Il DLC vale la spesa?
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C’è sempre parecchia polemica intorno ai contenuti scaricabili, i cosiddetti DLC: costano troppo, contengono poco, non sono all’altezza delle aspettative ecc.
Una delle espansioni che sta facendo maggiormente parlare di sé è “Il Re dei Corrotti” di Destiny, lo sparatutto firmato Bungie e Activision che vanta una community numerosa e stabile, con parecchi giocatori attivi ogni giorno e in crescente aumento. Il contenuto aggiuntivo appena citato, però, sta sollevando un gran polverone a causa del prezzo di lancio, pari ad una quarantina d’Euro, critica che ha smosso addirittura Luke Smith, Creative Director del progetto:
“Acquistare questa espansione vi permetterà di mettere alla prova le vostre abilità in una ricca, enorme campagna. Potrete visionare tonnellate di filmati di altissima qualità, completamente doppiati, e per la prima volta in Destiny capirete cosa voglia dire vedere un Dio alieno al limite della sua rabbia, portatore di guerra in un intero sistema solare, con una conclusione estremamente appagante. In aggiunta a questo saranno presenti nuovi assalti e sottoclassi, due nuove modalità PVP e quattro mappe aggiuntive per la stessa modalità, quindi il prezzo del DLC mi sembra equo. Sarà un’espansione “maggiore”, un nuovo posto in cui andare, una nuova destinazione.”
Certo, i contenuti sembrano essere promettenti, contenuti di cui abbiamo l’anteprima dall’E3 losangelino, ma il prezzo è comunque importante, per usare un eufemismo:
“Il prezzo va sicuramente a braccetto con la qualità di quello che stiamo offrendo e sono sicuro che più mostreremo nelle settimane a venire, più i giocatori capiranno che non si tratta di un’esagerazione.”
Ora, non staremo qui a polemizzare o meno sul costo del DLC, ma, oggettivamente, con i tempi che corrono forse è meglio dare la precedenza al portafoglio, nonostante si possa amare alla follia un videogame.
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