Call of Duty: Modern Warfare II, già preordinabile da GameStop, sembra avere tutte le carte in regola per risollevare la saga dopo il mezzo passo falso compiuto con l’incerto Vanguard, episodio che non ha saputo fare breccia nei cuori degli affezionati, né è stato in grado di attirare nuova utenza, magari richiamando alle armi qualche nostalgico, a secco da qualche anno di deathmatch all’ultimo respiro, attratto dall’ambientazione simile a quella dei primissimi capitoli della saga.
La beta in accesso anticipato, che abbiamo potuto testare in prima persona dal 16 al 20 settembre, ci ha permesso di farci un’idea sommaria sul multiplayer competitivo targato Infinity Ward, modalità che eredita buona parte del feeling del diretto predecessore e che introduce piccole e grandi novità, rivolte anche a chi si affaccerà per la prima volta al brand a partire dal prossimo 28 ottobre, giorno in cui la produzione farà il suo debutto su PC e console di attuale e passata generazione, Nintendo Switch escluso ovviamente.
Se i menù non ci sono apparsi così chiari come avremmo desiderato, difetto ormai congenito non solo della serie, ma condiviso anche da altre produzioni dello stesso genere, dopo aver superato il disorientamento iniziale abbiamo preso confidenza con le modalità competitive proposte. Quattro di queste, ovvero Dominio, Deathmatch a Squadre, Cerca e Distruggi e Hardpoint sono abbastanza classiche, già viste in altri episodi e relativamente standard per gli FPS competitivi. Le ultime due, invece, cioè Knockout e Prisoner Rescue, rappresentano una relativa novità.
Entrambe prive di respawn, difatti, fondano la loro ragione d’essere nella fondamentale collaborazione tra i membri del team, caratteristica spesso poco incentivata dal brand e di contro molto cavalcata nel diretto rivale, ovvero Battlefield. L’impossibilità di rientrare in partita una volta abbattuti, a meno che non si venga soccorsi da un alleato entro il tempo limite, costringe ad un approccio più ragionato, strategico, misurato. Il ritmo di ogni match è sensibilmente più basso del solito, mentre ci si accorge che solo procedendo compatti, controllando attentamente ogni angolo cieco, si possono limitare i danni di un’imboscata.
Gli amanti della strategia, o chi non ha mai sopportato il respawn continuo dei classici deathmatch, troverà una nuova dimensione, sicuramente più accogliente, in Knockout, che impone l’eliminazione di ogni membro del team avversario, o in Prisoner Rescue che, diviso in due turni, vi pone ora nei panni dei sequestratori, ora in quelli di chi si deve preoccupare di trarre in salvo gli ostaggi.
Da questo punto di vista, anche la modalità in terza persona, sì avete letto bene, va incontro a chi cerca qualcosa di nuovo o ha bisogno di un aiuto extra per digerire il gameplay di Call of Duty: Modern Warfare II. La visuale più ampia, infatti, permette di scorgere più facilmente i nemici alle spalle, dietro gli angoli, in punti distanti della mappa. Prederete parte a battaglie che si allontanano nettamente da tutto ciò che fino ad oggi ha rappresentato il brand. Ma trattandosi di un extra, nonché di qualcosa ben distinto e separato dai classici match in prima persona, non si può che applaudire alla volontà di Infinity Ward di offrire al suo pubblico qualcosa di nuovo, che in qualche modo rende più gestibile il gameplay anche da eventuali neofiti.
Ogni mappa di questa beta si è distinta per la varietà di situazioni proposte ed approcci che consentiva
Sul fronte delle mappe, il lavoro svolto fino a qui sembra andare nella giusta direzione. Il classico layout a tre strade, con una principale e due secondarie che circondano e valicano la zona centrale, sembra sarà la cifra stilistica cavalcata con efficacia e fortuna in questo Call of Duty: Modern Warfare II.
Farm 18, per esempio, consente un po’ di sano cecchinaggio nei pressi dei punti di respawn dei due team; incentiva gli scontri dalla media distanza nello stradone che divide i complessi di edifici che fanno da cornice all’area; si frammenta in una serie di sentieri stretti e angoli ciechi che premiano il grilletto più veloce.
Ogni mappa di questa beta, insomma, si è distinta per la varietà di situazioni proposte ed approcci che consentiva, a tutto beneficio della libertà offerta all’utente in termini di loadout, influenzato da scelte tattiche e gusti personali, piuttosto che dalla conformità dello scenario in sé e per sé.
A questo proposito, l’Armaiolo ha subito una parziale rivoluzione. Partita dopo partita, a salire di livello non sarà solo il vostro personaggio, ma anche le armi con cui accumulerete uccisioni. Sbloccherete così i vari corpi centrali che, con opportune modifiche daranno vita a fucili, mitragliatrici e così via.
Sebbene sembri un’inutile complicazione rispetto al passato, dove si sbloccavano direttamente nuove armi da personalizzare di volta in volta, in realtà il sistema amplia la libertà di scelta e rende la progressione più spedita. Utilizzando un corpo centrale per imbracciare un fucile tattico, difatti, potrete comunque sbloccare un fucili a pompa particolarmente efficiente, anche se solo raramente vi affidate a questa tipologia di bocche di fuoco.
Inoltre, molti gadget che sbloccherete sono compatibili con più corpi centrali, rendendo anche in questo caso la personalizzazione più malleabile e permissiva, senza per questo costringervi a giocare innumerevoli partite con armi che non incontrano il vostro gusto o che mal si adattano alle vostre abilità.
Al momento, le armi messe a disposizione in questa beta di Call of Duty: Modern Warfare II ci sono parse tutte abbastanza bilanciate, con due uniche eccezioni: il Kolstov-74u ci è parso fin troppo efficiente anche a lunga distanza, mentre l’M16 è sostanzialmente inutilizzabile per via del mix letale tra scarsa cadenza di fuoco e rinculo ingestibile.
Interessanti le aggiunte del Folgoratore e della Carica Perforante, nuovi ordigni da lancio equipaggiabili nel proprio loadout. Il primo, come il nome lascia intuire, stordisce l’avversario che si trova nella sua zona d’azione. Più interessante la Carica Perforante, che si conficca nei muri e colpisce il nemico che si nasconde al di là dell’ostacolo, gadget che tornerà utilissimo per farla pagare ai camper appostati negli angoli morti.
Piccola rivoluzione anche per quanto riguarda i perk. A differenza di quanto accaduto nei capitoli precedenti del brand, questi bonus si attivano progressivamente e automaticamente durante il corso della partita. Ciò significa che solo nelle fasi finali della battaglia tutti i partecipanti potranno contare sui power-up più impattanti, a tutto vantaggio della spettacolarità, e della tensione, in quei match dall’esito incerto.
Abbiamo giocato un bel po’ a questa beta di Call of Duty: Modern Warfare II. Dovevamo testarla intensivamente per darvi un nostro parere ragionato, certo, ma mentiremmo se non ammettessimo candidamente che siamo rimasti incollati allo schermo anche perché ci stavamo divertendo troppo per non concederci un’ultima partita.
Lo scialbo compitino di Vanguard sembra già uno sbiadito ricordo, cancellato dalla solidità del multiplayer competitivo che ci attende a partire dal 28 ottobre. Le novità apportate all’Armaiolo, ai perk, alle modalità proposte, non ultima le partite con visuale in terza persona, vanno tutte nella direzione di rendere più malleabile la progressione consentendo, al contempo, agli esperti di gestire meglio il proprio loadout e ai neofiti di trarre divertimento e soddisfazione pur faticando ad ottenere risultati rinfrancanti in termini di puri risultati.
Non manca molto alla release di Call of Duty: Modern Warfare II, prevista per il 28 ottobre, ma le premesse sembrano già ottime.
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