Activision ha appena annunciato Warzone, una nuova modalità Battle Royale free-to-play per Call of Duty: Modern Warfare. Si tratta di un modo originale ed innovativo di approcciare il genere, come ci si aspetta da un titolo di Infinity Ward.
L’immensa città di Verdansk potrà ospitare fino a 150 giocatori, che entreranno nell’arena in squadre da tre. Al lancio saranno disponibili due diverse modalità: Battle Royale e Plunder.
Battle Royale
Nella modalità Battle Royale, i giocatori potranno portare a termine dei Contratti (che vanno dall’uccidere un determinato avversario, al prendere il controllo di una zona) per ottenere soldi, XP e armi che li aiutino in battaglia. I soldi potranno essere spesi in upgrade, oggetti per riportare in gioco alleati caduti o altro in speciali Stazioni sparse per la mappa.
I soldati caduti in battaglia potranno tornare in gioco anche attraverso una speciale arena chiamata Gulag, dove dovranno affrontare in un match 1vs1 un altro giocatore caduto. Il vincitore potrà rientrare in partita e correre in aiuto della sua squadra.
Plunder
In questa modalità i giocatori non combatteranno per essere l’ultima squadra a restare in campo, piuttosto per essere la più ricca. Niente perma-death qui: ia cosa importante sono i soldi, non le teste (anche se colpire la testa giusta potrebbe fruttarvi un bel gruzzolo).
Portando a termine Contratti, trovando le Supply Box, prendendo il controllo delle zone per depositare i soldi… le squadre scopriranno che ci sono molti modi per vincere in questa modalità, uno più epico dell’altro.
Call of Duty: Warzone arriverà gratuitamente domani 10 marzo su PS4, Xbox One e PC e supporterà il cross-play tra PC e console, nonché una progressione unica con Call of Duty: Modern Warfare. Il che significa che tutti gli oggetti, operatori, armi e tutto ciò che viene con il Battle Pass di Modern Warfare sarà portato su Warzone e viceversa tutti gli oggetti guadagnati su Warzone saranno portati su MW, anche in caso di acquisto secondario (nel caso, lo trovate qui).
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Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.
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