Call of Duty: Warzone - 5 aspetti che ne hanno decretato il successo

La nuova generazione di Call of Duty: Warzone è finalmente arrivata (la data sul calendario è fissata al 16 novembre) apportando una serie di miglioramenti a una formula già di per sé vincente (qui la nostra recensione).

Gli sviluppatori la definiscono come “l’inizio di una nuova era” per l’esperienza free-to-play Battle Royale, con mappe completamente rielaborate e l’attesa DMZ. Quest’ultima è la modalità estrazione, che strizzando l’occhio a Escape from Tarkov, ci proietterà in un’ampia mappa per recuperare un succulento bottino: ma non pensate che gli altri giocatori stiano lì a guardarvi trionfare.

Il debutto di Warzone 2.0 ci garantirà l’accesso a una moltitudine di contenuti e un gameplay innovativo che renderanno l’esperienza ancora più gargantuesca. E in vista di un lancio così imponente, ci siamo seduti a tavolino per decretare i 5 aspetti che hanno garantito il successo del primo Warzone.

Bisogna riconoscere che, durante il periodo di lockdown, Call of Duty: Warzone ha avvicinato anche tante nuove leve al brand che, in questo modo, hanno potuto divertirsi con i propri amici nonostante i dovuti distanziamenti. È arrivato all’attenzione di molti videogiocatori e il tempo ha premiato le fatiche di Infinity Ward.

Ma ovviamente il successo va coltivato, con un costante supporto e offrendo contenuti sempre nuovi e freschi. Ma vediamo insieme i motivi che, secondo noi, hanno premiato Call of Duty: Warzone come una certezza nel panorama multiplayer.

1 Un enorme campo di battaglia completamente gratuito

Ebbene sì, e forse sembrerà abbastanza scontato, ma la formula del free-to-play è alla base stessa del successo di Warzone. Con una connessione e una console o PC, i giocatori possono provare l’intenso combattimento in prima persona in pieno stile Call of Duty in una vasta arena per 150 giocatori.

Se a tutto questo ci aggiungete il crossplay, quindi la possibilità di giocare con amici che posseggono una console diversa dalla vostra, beh non vi meraviglierebbe il motivo per il quale lo abbiamo messo al primo posto della nostra lista.

2 La vittoria è di squadra

In modo molto simile a Fortnite, saremo chiamati a combattere con le varie squadre nella modalità Battle Royale fino a quando non ne resterà soltanto una. Per chi non ci avesse mai giocato, una volta lanciati dall’aereo dovremo atterrare sul campo di battaglia armati solo di pistola per poi cercare il miglior equipaggiamento possibile.

A questo punto l’obiettivo è portare la nostra squadra alla vittoria, e probabilmente questo aspetto di assoluta coesione con i compagni di squadra rende il tutto ancora più avvincente (non allontanatevi mai dal resto del team per nessun motivo). Infatti, avremo sempre un motivo per restare a tifare per i nostri amici anche dopo che ci avranno abbattuti, ed è bellissimo dare dei consigli sulle strategie da mettere in campo.

Sebbene occorra una bella dose di allenamento per diventare bravi in Warzone, l’aspetto sociale rende il piatto ancora più invitante per coloro che vogliono semplicemente divertirsi.

3 Strategico al punto giusto

Call of Duty: Warzone fa della tattica la sua arma migliore, quindi sparare all’avversario appena entra nella nostra area visiva può portarci alla disfatta in un battibaleno. Lungi da noi dall’essere dei veterani di Warzone, ma tanti giocatori esperti suggeriscono di non allertare mai il nemico dandogli un lasciapassare per la nostra posizione.

Bisogna pensare con astuzia, ripararsi e assicurarsi che non ci siano nelle vicinanze altri compagni di squadra del nemico che potrebbero farci fuori. Questi aspetti così strategici rendono il gameplay fresco, forse un po’ frustrante per i nuovi arrivati, ma assolutamente appagante quando a schermo comparirà il messaggio che ce l’abbiamo fatta a uscirne vincitori.

4 Un mix di fortuna e abilità

Sembrerà strano, ma ad ogni fallimento la voglia di tornare sul campo di battaglia è sempre altissima. Avete presente quella situazione in cui potevate fare di più ma non ci siete riusciti? Ebbene, Warzone è quel titolo che non permette sbagli ma che al tempo stesso aiuta coloro che sono baciati (a volte) dalla fortuna.

Warzone spinge il giocatore ad essere sempre più combattivo, determinato, a proteggere i propri compagni e a scambiarsi le giuste strategie mentre si è presi dall’azione. Una volta catturati dallo spirito competitivo credo sia difficile staccarsi prima di non aver portato a casa una bella vittoria.

5 L’armeria è coi fiocchi

Warzone è pur sempre uno “spin-off” dell’amatissima saga sparatutto che ha all’attivo milioni di videogiocatori in tutto il mondo. E allora, come era doveroso aspettarsi, uno dei segreti del successo è dato sicuramente dalla vasta gamma di armi che permetteranno di specializzarci nel ruolo che prediligiamo.

La varietà di armi è davvero notevole e, oltre a utilizzare un fucile d’assalto X58 o una mitragliatrice leggera MG82, abbiamo avuto la possibilità di padroneggiare qualcosa di unico: un’autentica sparachiodi. Questo era un semplice esempio, armi importanti ma anche atipiche rendono ogni match ancora più avvincente.

Season dopo season ne abbiamo viste di armi, sia corpo a corpo che dalla lunga distanza, e siamo sicuri che anche Warzone 2.0 ci darà tante soddisfazioni sotto questo aspetto.

Warzone 2.0 debutta ufficialmente su PS5, Xbox Series X|S, PS4, Xbox One e PC (Battle.net e Steam) il 16 novembre, qualche settimana dopo il lancio ufficiale di Modern Warfare 2. Cosa aspettarsi? La nuova mappa Al Mazrah, tantissime novità nel gameplay e loot rielaborato per renderlo coerente con il mondo di gioco.

La tanto chiacchierata modalità DMZ arriverà in versione Beta al lancio e sarà sicuramente arricchita e migliorata nel tempo grazie ai feedback dei videogiocatori. Che state aspettando, preparatevi a prendere parte a questa “nuova” battaglia.

Qualora abbiate già adocchiato Call of Duty: Modern Warfare II, vi ricordiamo che potrete trovarlo da GameStop.

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Antonio Armento

Amante dei viaggi nel tempo e del multiverso, dei videogiochi e degli anime giapponesi, questo redattore cerca con tutto se stesso di accedere alla "Stanza dello Spirito e del Tempo". Magari un giorno, chissà...