Immaginate di essere nel 1995, con un Super Nintendo nella vostra casa e una cartuccia di Chrono Trigger. Una bellissima pixel art con il character design di Akira Toriyama, una storia incredibile ed una colonna sonora splendida. Tutto impacchettato da alcune delle personalità più importanti della Square Soft del tempo. Un gioco leggendario, di cui parliamo anche oggi.
Flash forward a pochi anni di distanza, e su PlayStation arriva Chrono Cross, sequel (più o meno) di quell’avventura tanto amata. A differenza del predecessore, che è arrivato su diverse piattaforme nelle forme più disparate, Chrono Cross è sempre rimasto relegato sulla prima console Sony. Un peccato mortale, visto che l’avventura di Serge è altrettanto memorabile e meritevole di attenzione.
Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition è quindi una remaster, una riproposizione riveduta che permette di godere di quella esperienza sulle console moderne. Un’esperienza assolutamente classica, ma pregna di magia e fascino. L’avventura dimensionale e temporale di Serge e Kid è ancora oggi piacevole e ricca di spunti, grazie ad una narrazione che riesce a intrattenere ed emozionare.
Lo fa anche grazie alla peculiare gestione del party, con decine e decine di personaggi secondari reclutabili e una struttura non lineare che lascia spazio all’intervento del giocatore. Scoprire il mondo di Chrono Cross è una bellissima esperienza, ricca di dialoghi significativi e di particolari sparsi in ogni dove. Già l’incipit basta a stuzzicare l’immaginazione, con un sogno dai particolari confusi e un omicidio dai risvolti sinistri.
Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition è anche il miglior modo per godere di tutto ciò, grazie ad una nuova traduzione ufficiale italiana. Per Chrono Cross è la prima volta, visto che l’originale aveva i testi in inglese e fu tradotto solamente diverso tempo dopo da degli appassionati. Ma questa non è la prima volta solo per Chrono Cross, perché in questo pacchetto è presente anche la “visual novel” Radical Dreamers.
Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition è una remaster un po’ pigra di un titolo bellissimo
Uscita originariamente in Giappone nel 1996 su Satellaview (una periferica molto particolare), questa avventura testuale funge un po’ da antefatto al mondo di Chrono Cross. Ambientato nella magione di Lynx, con l’obiettivo di rubare una fiamma proibita. L’avventura è tutta testuale (con inserti audio e animazioni), e per questo non è invecchiata al meglio né è consigliata a chi non ha la pazienza di scorrere tra i suoi testi. Ci si muove tra gli ambienti della magione attraverso il testo, leggendo descrizioni e compiendo delle piccole scelte che possono influenzare l’esito di questa peculiare parentesi.
Ma al di là delle sue peculiari espressioni narrative, Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition è nel cuore un jrpg a turni molto classico. Un po’ figlio della generazione Playstation, con le sue inquadrature dinamiche e le interminabili animazioni per gli attacchi più potenti. Ma è anche un grandissimo esempio di originalità e profondità, con un design degli scontri tutto basato sul controllo del terreno. Ogni attacco infatti può cambiare il tipo di terreno, creando un curioso scontro per il controllo totale dello stesso, che darà agli attacchi di quel tipo vari bonus statistici.
In questo senso Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition risulta profondo e anche un po’ contorto, ma le migliorie introdotte in questa versione rendono il viaggio meno ridondante. Con la pressione di vari tasti è infatti possibile aumentare la velocità di gioco, ma anche disattivare gli incontri e avere qualche facilitazione negli scontri. Un ottimo modo per soffrire meno il peso degli anni, che si sente tutto complice un’operazione di restauro grafico e tecnico non proprio all’altezza.
Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition soffre di vari problemi di performance, soprattutto negli scontri, almeno nella versione PS5 da noi testata. Il tutto a discapito di un’esperienza già profondamente ancorata al passato, con i 4:3 e una definizione generale bassa. Anche il lavoro fatto sui volti e sui modelli dei personaggi non è il massimo, ma viene accompagnato da splendide illustrazioni e caratteri più leggibili per i dialoghi.
Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition è una remaster un po’ pigra di un titolo bellissimo. Il giudizio finale qui espresso sarà basato più sull’operazione tecnica che sulle qualità del gioco in sé. Un jrpg profondo e originale, che ci lancia in un bellissimo, colorato e profondo viaggio. Con la sua peculiare struttura narrativa e i tantissimi personaggi secondari, Chrono Cross è un titolo da scoprire per ogni appassionato del genere. Anche grazie alla nuova traduzione italiana, che lo rende approcciabile da chiunque con facilità. Le agevolazioni introdotte, pur semplici, sono funzionali e aiutano a rendere l’esperienza meno pesante. Peccato però per un’operazione di rimasterizzazione tecnica altalenante, con diversi problemi di performance su PS5 e una resa generale non così rifinita. Nonostante tutto, resta sicuramente il modo migliore e più accessibile di giocare questo titolo del passato. Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition è meritevole di attenzione, e vi farà innamorare al primo ascolto di Scars of Time, uno dei brani più iconici composti da Yasunori Mitsuda. |
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