Speciale 29 Gen 2021

Cinque strambe pubblicità di videogiochi da vedere per farsi una cultura

Prima o poi arriva per qualsiasi videogiocatrice o videogiocatore il momento in cui si è del tutto sicuri di averle viste praticamente tutte. Sei lì, a tavola, col tuo pranzo un po’ improvvisato e preparato in fretta e furia. La televisione è accesa, ma più per un’abitudine ereditata dai tuoi genitori, che per un reale bisogno di essere intrattenuto. Non la guardi davvero, sta lì a farti compagnia e a consigliarti stufe a pellet di dubbia qualità. Può capitare, tuttavia, che ogni tanto ti sorprenda, mostrandoti inaspettatamente la pubblicità di Cyberpunk 2077 (sigh) o quella, bellissima e suggestiva, di PlayStation 5. Cavoli, ne hanno fatta di strada i videogiochi nel mondo degli ADV.

Una strada battuta da tanti illustri predecessori, che invece, negli anni della pubblicità più sconvolgente e d’impatto, ci hanno regalato perle rare. Un misto tra le fantasie più strane e le cose più brutte concepibili da mente umana. Per puro spirito filologico, e per un’inspiegabile e congenita attrazione fatale per il trash, ce le andiamo a riguardare, visto che ho selezionato personalmente quelle che secondo me meglio incarnano questa tendenza a far convergere genialità e disagio in un unico punto.

Preparatevi dunque ad un viaggio breve ma intenso, soprattutto se siete giovani e non avete avuto modo di godervi in prima persona certi spot che oggi verrebbero bollati con il termine cringe. Già vi ci vedo a mandare ai vostri amici uno di questi reperti storici: “Oh, sta roba è forte, prova!”.


1 The Legend of Zelda: A Link to the Past

A Link to the Past è un capolavoro, ma lo spot giapponese ancora di più. Letteralmente un musical con una filastrocca che descrive alla perfezione l’avventura che avrebbe sconvolto tutti i giocatori di Super Famicom (Super Nintendo). Una danza coreografata e con un budget che per l’epoca era probabilmente di tutto rispetto. Costumi di scena e comparse travestite da nemici e dallo stesso Ganon. Impossibile guardarlo solo una volta, qui siamo ai livelli di un tormentone del Festivalbar: bellissimo ed efficace. Peccato che questa pubblicità non abbia superato l’oceano giungendo fino a noi, con un adattamento in italiano della canzone avremmo fatto faville. Roba da entrare nella storia, come le sigle di Cristina D’Avena.


2 Middle-earth: Shadow of War

La serie di Middle-earth, ambientata nel mondo de Il Signore degli Anelli è stata breve ma intensa. Ha avuto successo per le sue peculiarità, tra cui il sistema di gioco Nemesis. Questo spot prova a far capire al giocatore che ogni sua scelta ha un peso, anche quando si ha a che fare con i nemici. Thrak e Brian, una storia di amicizia profonda e rispetto reciproco. A quando una serie tv? Non penso che a Tolkien disturbi più di tanto. Ah, dite di sì?


3 Super Smash Bros.

Poche pubblicità sono realmente in grado di trasmettere con esattezza di cosa tratti il gioco. Spesso è una scelta di marketing oculata, altre volte è pura follia. Questo spot dell’originale Smash Bros. ci riesce molto bene. Un paio di botte qui e là in live action, con Pikachu che viene lanciato di peso e con una certa violenza. Un punto in più per l’inizio, che ha chiaramente ispirato la nascita dei Teletubbies.


4 Resident Evil 4

Una dolce vocina femminile esordisce con una frase molto significativa: “Immaginate il posto dove vi siete sentiti più al sicuro”. Salvo poi ricordarvi che il mondo è brutto e cattivo e quel posto non esiste più. Uno spot bandito, le immagini sono in effetti un po’ forti, e mai andato in onda, forse per una buona ragione.


5 Pole Position

Una famiglia americana si prepara alla scampagnata domenicale. Lui è un uomo d’affari, con gli occhialoni e i capelli tirati da un lato. Lo stereotipo geek figlio degli anni ’80, dove la Monster e le Doritos erano ancora un lontano miraggio. Perché questa pubblicità è bellissima e assurda? Perché è cringe, esplosiva e folle: tutto condensato in 1 minuto. Ma soprattutto perché mi ricorda la presentazione di Playstation 3 con “It’s Ridge Racer!!”, solo che qui urlano “POLE POSITION!!!!”. Grazie Atari, ora comprendo molte cose.


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