CMF by Nothing – Buds | Recensione

Considerata l’onnipresenza nella nostra quotidianità di uno smartphone (così come di altri device elettronici) avere un paio di auricolari bluetooth sempre con sé è diventata più un’esigenza che un lusso, se si vuole godere a pieno dei tanti contenuti multimediali che divoriamo. Se però su una fascia di prezzo elevata è piuttosto facile orientarsi e scegliere il prodotto che fa per noi, non possiamo dire lo stesso quando si considera la fascia economica: troppa scelta e soprattutto difficoltà ad individuare un prodotto che faccia almeno decentemente il suo dovere.

Ebbene possiamo dire da subito che con le CMF Buds, Nothing, nello specifico con il suo marchio “economico”, ha fatto centro, offrendo un prodotto che sotto ogni aspetto supera quelli che sono gli standard dei prodotti budget e offrendo all’utenza un prodotto prima di tutto soddisfacente, ma anche riconoscibile nel marasma degli auricolari bluetooth.

Le CMF Buds nelle tre colorazioni disponibili

Chi vi scrive è costantemente alla ricerca degli auricolari/cuffie perfette e ciclicamente si ritrova a cambiarle, per cui più volte mi sono ritrovato nella condizione di dover sceglierne un paio, ma non sempre puntando alla fascia alta, spesso invece cercando un prodotto relativamente economico, ma che avesse una buona resa: insomma, alla ricerca della virtù che sta nel mezzo. E se Nothing, oltre che con i suoi smartphone (Phone 1, Phone 2 e di recente Phone 2a) aveva destato la nostra attenzione, altrettanto aveva fatto con i suoi auricolari Ear1 (di fascia alta però) e con i CMF Buds Pro, di cui siamo felici possessori e che costano circa 10 euro in più di quelli in oggetto.

Proprio per questo ci è un po’ suonato strano vedere l’annuncio di un nuovo paio di Buds, ancora più economiche ma a prima vista pressoché simili. Solo quando abbiamo avuto tra le mani le Buds ci siamo resi conto di quanto rappresentino un ulteriore innalzamento dell’asticella nell’offrire il prodotto migliore al prezzo più basso possibile. Tornando quindi al discorso sulla virtù, Nothing è riuscita a portarla nel basso e non nel mezzo, questo grazie a una maggior esperienza e consapevolezza acquisite in questo (breve) tempo. Breve parentesi su Nothing: si tratta dell’azienda creata da Carl Pei (all’epoca fondatore di OnePlus) e che tra l’altro collabora anche con la nostra amata Teenage Engineering.

Nella confezione c’è davvero l’essenziale

La maturità si vede già dal packaging, che lascia quello estremamente particolare delle Buds Pro, per una soluzione essenziale, nella forma come nella sostanza. All’interno dello stesso troveremo infatti oltre agli auricolari e la rispettiva custodia, solo dei gommini intercambiabili di diverse misure ed un mini manuale d’istruzioni. Manca quindi un cavo USB-C per la ricarica, di cui però non sentiamo minimamente la mancanza vista la mole che ne abbiamo nei cassetti, soprattutto se questa assenza fa parte della politica sul prezzo. A tal proposito, non ve lo abbiamo detto ma le CMF Buds hanno un prezzo ufficiale di 39 euro, anche se si trovano già a prezzi inferiori sui vari store online.

Le CMF Buds sono frutto dell’esperienza e consapevolezza acquisite da Nothing

Per quanto sia difficile lavorare sul design di un paio di auricolari, specialmente in questa fascia, Nothing è riuscita grazie ai colori scelti (arancione, grigio chiaro e grigio scuro), ma soprattutto grazie alla forma/aspetto del case di ricarica a dare uno stile moderno, ma soprattutto particolare e riconoscibile al prodotto. Quella “inutile” rotella grigia è solo un orpello estetico (che può anche esser utilizzata per attaccargli un laccio) così come la forma stondata ed i materiali stessi, danno una sensazione “quasi premium”, sia alla vista che al tatto. Il case misura poco meno di 5.5cm per lato e pesa 53g, auricolari inclusi, ma c’è da dire che è incredibilmente versatile e pratica da maneggiare o mettere in tasca/borsa, e l’apertura comoda ed apparentemente solida:. Inoltre sembrerà un aspetto scontato, ma prendere e rimettere a posto gli auricolari è un’operazione facilmente fattibile anche senza guardare (cosa che mi capita spesso di fare quando sono in giro).

Dal design non si direbbe costino così poco

Sugli auricolari non è che si potesse far molto a livello di design, ma è stato fatto un ottimo lavoro per quel che riguarda il comfort e la comodità: innanzitutto (almeno nel mio caso) una volta messe nelle orecchie restano ben salde, anche in situazioni abbastanza “movimentate”, e, cosa altrettanto importante, si lasciano tenere per lunghe sessioni senza dare minimamente fastidio. Ci sono 3 diverse misure di gommini, per permettervi di trovare quella più adatta al vostro orecchio, ma di base abbiamo riscontrato una stabilità che raramente avevamo trovato in altri auricolari in-ear.

Il buon lavoro di Nothing però non si ferma qui, anzi, diventa ancora più marcato quando si va ad esplorare le caratteristiche tecniche. Partiamo col dire che sono auricolari dotati di ANC (active noise cancellation). Ovviamente si fermano a 42dB ma per il loro prezzo dobbiamo ritenerci più che soddisfatti, se solo pensiamo che fino a qualche tempo fa questa feature la si poteva trovare solo su device hi-end. Nell’utilizzo concreto dobbiamo dire che anche in città siamo riusciti ad isolarci dal traffico e dal brusio, solo qualche rumore più marcato ci ha disturbato; ciò ci lascia intendere che in situazioni particolarmente rumorose potrebbero mostrare i propri limiti, ma il loro dovere lo fanno più che egregiamente. C’è inoltre la possibilità di passare alla modalità “transparenza”, anche con il comando touch sugli auricolari, per riprendere in un attimo percezione di quello che succede attorno a voi. Altra feature comodissima (mai vista in questa fascia di prezzo), è l’in-ear detection, che ferma o riattiva la riproduzione audio quando vengono tolti o messi nell’orecchio gli auricolari; sono infine certificati IP54 (solo gli auricolari) quindi resistenti a polvere e spruzzi d’acqua.

L’app Nothing X riprende l’essenzialità di casa Nothing

Non manca il Bluetooth 5.3 la cui portata è di 10m senza pareti ad ostacolare il tragitto. Noi possiamo dire che ci siamo mossi liberamente per casa (circa 80mq), con il telefono posizionato più o meno centralmente, senza perdere mai il segnale, anche provando a chiudere una porta; ci ha davvero stupito sotto questo aspetto. Poi supportano anche il fast pair sia su Android che Windows, il che si traduce nel rilevamento immediato prima di accoppiare gli auricolari, non appena si apre la custodia. A proposito di “accoppiare”, altra feature (che tra l’altro manca nelle Buds Pro) è il dual-device connection, attivabile tramite app, che permette di esser collegati a due dispositivi diversi, ad esempio PC e smartphone per quindi passare velocemente da uno all’altro.

Un’esperienza audio ben sopra le aspettative

In termini di autonomia, Nothing dichiara un massimo di circa 35 ore totali, di cui 8 per singola carica; inoltre con una ricarica rapida del case di 10 minuti, si ottengono circa 6.5 ore di riproduzione. Questi dati variano ovviamente in base al tipo di uso che se ne fa ed alle feature attive: la variabile principale è l’utilizzo o meno della cancellazione del rumore, con la quale si raggiungono comunque le 5 ore di utilizzo con una singola carica. Noi dobbiamo dire che abbiamo fatto davvero fatica a scaricare del tutto il case di ricarica, considerate le sue dimensioni, la batteria da 460mAh garantisce un’autonomia davvero ottima e che, salvo un utilizzo molto prolungato lontano da una presa USB, difficilmente “vi lascerà a piedi”.

E’ arrivato il momento di parlare della cosa più importante di tutte: l’audio di queste CMF Buds. Gli auricolari sono dotati di driver dinamici da 12.4mm e della tecnologia Ultra Bass 2.0, oltre ad usufruire del supporto di Dirac per il tuning. Tutto questo si traduce in una qualità decisamente ottima (sempre per la fascia di prezzo) con l’unico neo di enfatizzare le basse frequenze.

Sulla parte frontale c’è un led che indica lo stato degli auricolari

Questo non vuol dire che siano adatte solo all’ascolto di musica elettronica, anzi. Abbiamo messo la nostra playlist rock e con brani come Killing In The Name dei Rage Against the Machine si sono espresse dannatamente bene, anche se confrontandole con le Buds Pro (ed ovviamente con prodotti di fascia alta), il suono risulta meno arioso, un po’ troppo chiuso.
Proprio per questo abbiamo disattivato da subito la tecnologia Ultra Bass (tra l’altro modulabile su più livelli) e, nonostante l’app Nothing X (di cui parleremo dopo) offra dei preset di equalizzazione per diversi generi musicali, quella che ha reso meglio è stata proprio quella Dirac Opteo, che riesce a tirare fuori il meglio dagli auricolari. In ambiti come Netflix, Gaming, YouTube, etc, risentono meno di questa tendenza verso le basse frequenze, ma tutto sommato la resa generale delle CMF Buds è ottima e farete fatica a pensare che parliamo di auricolari da 39 euro.

Quelle nere sono le sorelle maggiori, le CMF Buds Pro.

Per quanto riguarda le conversazioni, noi siamo sempre riusciti a sentire perfettamente il nostro interlocutore, con una buona qualità; leggermente differente la situazione per quel che riguarda la nostra voce che, seppur sempre comprensibile, anche all’aperto con vento moderato (la “wind noise reduction” è un’altra feature degli auricolari), non ha un suono naturale, nonostante i 4 microfoni HD.

Vi abbiamo parlato dell’app Nothing X, su cui vale la pena spendere qualche parola. Essenziale, un po’ come è tutta la parte software di Nothing, ma allo stesso tempo completa e funzionale. Permette di regolare il controllo del rumore, l’equalizzazione (ultra bass incluso) ed i controlli touch: a proposito di quest’ultimi, sono customizzabili per singolo auricolare, ma allo stesso tempo dobbiamo dire che non hanno sempre risposto prontamente ai nostri input. Tra le altre impostazioni troviamo la modalità a bassa latenza (per la parte gaming), la doppia connessione (attivabile o meno) ed anche la possibilità di far suonare gli auricolari per trovarli se ce li perdiamo.

In ambito gaming le CMF Buds rendono benissimo, le basse frequenze esaltano gli effetti sonori e danno la carica quando ci sono colonne sonore prorompenti; inoltre attivando la modalità a bassa latenza, non abbiamo mai notato lag tra l’azione e la percezione sonora. La doppia connessione poi fa sì che sia pratico l’utilizzo anche su device portatili come Nintendo Switch o Steam Deck, ma anche su PC, dove vengono riconosciute immediatamente grazie al Microsoft Swift Pair. Noi le abbiamo testate principalmente su Steam Deck e si sono destreggiate benissimo con qualsiasi genere, ma è con DOOM che ci hanno aiutato ad entrare ancor di più nel mood distruttivo. Indubbiamente possono essere il perfetto alleato per le vostre sessioni di gioco, da mobile (che sia Android che Apple) così come su dispositivi mobili o non.

Sotto ogni aspetto supera quelli che sono gli standard di fascia

Siamo giunti alla fine di questa recensione e non ci saremmo mai aspettati di ritrovarci a raccontare così tante cose su un paio di auricolari di fascia bassa, e invece Nothing è riuscita in un mezzo miracolo: in un presente in cui tocca farsi continuamente i conti in tasca, le CMF Buds rappresentano un punto di riferimento, prima di tutto per gli utenti finali, ma allo stesso tempo anche per i produttori. E se ve lo state domandando, anche se rapportate alle CMF Buds Pro, escono nel complesso vincitrici, principalmente in termini di funzionalità e design.

Conclusioni

E’ inutile girarci attorno, le CMF Buds sono a tutti gli effetti la scelta migliore che si possa fare se cercate un paio di auricolari in-ear bluetooth in una fascia di prezzo economica. Con 39 euro vi portate a casa un prodotto che oltre ad esser curato nel design così come nei materiali utilizzati, offre feature come la cancellazione del rumore attiva, che fino a qualche tempo fa era un privilegio solo dei prodotti hi-end e che fa il suo lavoro.

Ma non solo quello, perché c’è l’attivazione/disattivazione automatica quando le indossiamo, la possibilità di connetterla a due dispositivi ed un’autonomia totale fino a 35 ore (con tanto di ricarica rapida). A livello sonoro poi si difendono bene con ogni genere musicale (seppur i bassi siano preponderanti) ed in ogni ambito, al punto che dimenticherete di star utilizzando un prodotto così economico.

Se fino a qualche tempo fa orientarsi nel marasma di prodotti simili (e spesso deludenti) era difficile in questa fascia di prezzo, da oggi abbiamo un prodotto ricco di funzionalità e che restituisce un’esperienza audio ben sopra le aspettattive: il prodotto di cui parliamo sono ovviamente le CMF Buds by Nothing.

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