La vita reale non perdona. L’utopia di una sessione di gioco interminabile e totalmente immersiva sarà sempre compromessa da quei piccoli doveri/bisogni quotidiani che persino il più alienato MMORPG addicted non potrà esimersi dall’onorare.
In fondo, se interpretati con obiettività, questi richiami rappresentano la soglia minima di contatto col mondo tangibile. Per intenderci, quella che quantomeno consente la sopravvivenza biologica ed una basilare percezione dell’alternarsi dei giorni. Tralasciamo dunque gli elementi accessori quali ad esempio eventuali relazioni sentimentali, cene di lavoro, riunioni di condominio ed in generale tutta la roba tranquillamente sacrificabile senza conseguenze letali. Parliamo davvero degli impegni irrinunciabili: nutrizione, qualche ora di sonno, cura minima dell’ambiente in cui si vive…
Certo, i più temerari tentano puntualmente di sottrarsi al sistema, ignorando persino queste ultime guardie di confine della realtà. Ma a quale prezzo?
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