Animal Crossing New Horizons (che potete acquistare al volo sullo shop online di GameStop) è arrivato in un momento particolare delle nostre vite. Mentre il mondo lì fuori si chiudeva ai nostri occhi, l’isola digitale di Nintendo era pronta ad aprire i battenti. Nella mia recensione ho premiato il titolo Nintendo con un ottimo voto, di cui sono ancora fermamente convinto. Dopo 1 anno e mezzo le ore spese su New Horizons sono state tante, così come le occasioni di socialità “digitale” al suo interno. Un piccolo angolo di pace, su cui ho addirittura costruito un mini parco a tema dedicato a Super Mario.
L’unico reale difetto di Animal Crossing New Horizons però, a differenza dei suoi predecessori, era l’inspiegabile carenza di contenuti. Se da un lato le ore spese a modificare l’Isola sono state tantissime (un po’ per tutti), dall’altro la sensazione di finitezza si faceva presto sentire. I piani di Nintendo evidentemente erano altri, e la pandemia è stata complice di questa carenza di contenuti costanti. Perlomeno, fino ad ora: nell’ultimo Direct a lui dedicato, Nintendo ha svelato l’ultimo aggiornamento di New Horizons, insieme al DLC a pagamento “Happy Home Paradise”.
In venti minuti, Nintendo è riuscita a dare agli appassionati tantissime novità. Sono così tante che citarle tutte renderebbe questo articolo illeggibile, non me la sento di farvi questo disservizio. Siamo amici dopotutto, e come si conviene tra amici devo invitarvi a sorseggiare un caffè alla Piccionaia. La prima grande novità è il ritorno di Bartolo, il barista piccione, che ha aperto il suo bar all’interno del Museo. Un gradito ritorno, a lungo atteso, visto che Bartolo è stato presente in quasi tutte le incarnazioni di Animal Crossing. Rivedere l’atmosfera soffusa del bar e la bella presenza di Bartolo scalda il cuore, anche alla luce delle novità introdotte. Sarà possibile invitare gli amici online e sorseggiare del caffè insieme, ma anche usare gli amiibo (e le carte!) per invitare altri isolani.
Insieme a Bartolo, torna anche Remo con la sua deliziosa imbarcazione. Grazie a lui potremo esplorare altre isole rispetto a quelle raggiungibili in aeroporto, con differenti climi, vegetazione e conformazione. Nonostante possa sembrare una novità secondaria, in realtà la presenza di Remo va a migliorare la varietà di ambientazioni di Animal Crossing New Horizons, ma anche dare una mano ai completisti.
Così come la possibilità di decidere quando far essere attivi i propri isolani, anche avere accesso a diverse stagioni e biomi rende più semplice completare le collezioni. Se proprio il completismo non vi interessa, lo sarà sicuramente di più sapere che anche l’isola di Fiorillo si espande. Con l’esborso di stelline sarà possibile creare un vero e proprio “mercatino” che, un po’ come in Pocket Camp, vi permetterà di accedere alle botteghe settimanali in modo semplice e diretto. C’è anche Tortimer, a quanto pare quella vecchia testuggine non è morta, si gode solo la pensione.
Con l’aggiornamento di Novembre, Animal Crossing New Horizons raggiunge la versione “2.0”. Non solo un’espansione dell’isola con Bartolo e Remo, ma anche una notevole quantità di contenuti e di opzioni “quality of life”. Sarà finalmente possibile coltivare diverse varietà di ortaggi, ma soprattutto cucinarle per dare vita a deliziosi piatti da esibire. Oltre alle “ordinanze” da sindaco sopra citate, sarà possibile modificare l’esterno della nostra abitazione nonché accedere ad un deposito maggiorato, fino a 5.000 oggetti! Sarà possibile anche passare muoversi negli spazi più angusti, ma anche aggiungere delle scalette fisse nei dislivelli dell’isola. Le novità non sono finite qui, ed è proprio qui che sta il bello.
Animal Crossing New Horizons con questo aggiornamento ritrova sé stesso, prendendo (quasi) tutto ciò che rendeva belli i precedenti capitoli. Nuovi oggetti, i giroidi, ma anche la possibilità di personalizzare maggiormente la propria abitazione, con i muri d’accento e gli oggetti appesi al soffitto. C’è tutto, dalla caffetteria di Wild World a ciò che rendeva New Leaf così ricco.
L’ultimo tassello in questo puzzle è Happy Home Paradise, l’espansione a pagamento che arriverà il 5 Novembre. Un’espansione tutta dedicata all’isola gestita da Casamira vacanze, dove dovremo “lavorare” per rendere felici gli ospiti in vacanza. Prendendo di peso l’idea di Happy Home Designer, uscito su 3DS, New Horizons spinge l’acceleratore permettendo di dilettarsi con l’arredamento d’interni di altri isolani, con una complessità e ricchezza sorprendenti.
Viene quasi da rimanerci un po’, a vedere la cura riposta in Happy Home Paradise e nelle sue feature. L’isola di New Horizons, nonostante il terraforming, è sempre apparsa come statica e fin troppo limitata. Avrei apprezzato un ulteriore arricchimento di quest’ultima, piuttosto che un DLC tutto dedicato all’arredamento. Qui entra in gioco però il proprio stile di gioco, parametro fondamentale per esprimere un giudizio sul DLC.
Animal Crossing New Horizons arriva alla sua versione 2.0, nel farlo è finalmente tornato a splendere, con elementi e feature che per troppo tempo sono mancate. La quantità è indiscutibile, così come la cura riposta in Happy Home Paradise. Eppure, nonostante l’entusiasmo e la voglia di ritornare nella mia Isola, non posso fare a meno di pensare che c’è ancora del potenziale inespresso in New Horizons.
Allo stesso tempo, non c’è nulla di simile ad Animal Crossing New Horizons, e sarà bello ritornarci col sorriso, mentre degli animali digitali dalla voce robotica mi diranno: “da quanto non ti vedo in giro, pensavo mi odiassi”.
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