Los Angeles – Remedy Entertainment è una compagnia davvero sui generis, che ha accompagnato molti di noi giocatori più stagionati durante l’adolescenza, sfornando perle indimenticabili come la serie dedicata a Max Payne. Nonostante la loro indubbia capacità creativa, i ragazzi finlandesi non hanno saputo convincere utenti e critica con il loro precedente lavoro, Quantum Break, che è stato un prodotto per molti versi incapace di far fronte alle elevate aspettative del grande pubblico, rivelandosi come un insuccesso commerciale ed un gioco poco più che mediocre. Ma Remedy non si ferma mai, e pare aver imparato molto dalla batosta di Quantum Break: lo studio di Sam Lake è tornato nuovamente a Los Angeles per mostrarci il loro prossimo, grande lavoro: l’enigmatico CONTROL.
Questo nuovo titolo è sostanzialmente un action in terza persona con alcune influenze da gioco di ruolo e diversi elementi sovrannaturali. I giocatori impersoneranno la tenace Jesse Faden, un membro del Federal Bureau of Control (FBC), un’agenzia segreta incaricata di scovare e tenere sotto controllo alcuni artefatti sovrannaturali al solo scopo di studiarli e catalogarli. Dopo la morte del precedente direttore del Bureau, un misterioso individuo di nome Trench, Jesse diventa il nuovo capo dell’agenzia proprio quando questa viene attaccata da un’entità sovrannaturale che prende il sinistro nome di Hiss. Questo terribile nuovo nemico minaccerà l’esistenza della realtà stessa, infiltrandosi nel nostro mondo e corrompendolo completamente: non solo oggetti e corpi inanimati quindi, Hiss è in grado di entrare e possedere anche i corpi delle persone, trasformandoli in assassini e mostri senza più umanità.
Ed è proprio in questo punto che comincia la DEMO mostrataci a porte chiuse nel booth di Remedy: Jesse è intrappolata nella sede principale del Federal Bureau of Control subito dopo che questa ha subito l’attacco da parte di Hiss. La maggior parte degli impiegati e degli agenti è stata uccisa, ed i pochi sopravvissuti sono stati corrotti e trasformati in nemici che non mostrano alcun senso di pietà o rimorso. La nostra protagonista è comunque il Direttore del Bureau, e non ha assolutamente intenzione di chinare la testa di fronte a questo invasore extradimensionale. Devo ammettere che sin dai primi momenti le ambientazioni cupe e asettiche mi hanno fatto venire in mente qualche scena di Quantum Break, ma il ricordo è scemato molto velocemente grazie all’incredibile potenza visiva del nuovo titolo Remedy. Jesse non è una persona comune, ed è in grado di manipolare la realtà in diversi modi: durante i nostri minuti assieme a CONTROL, l’abbiamo vista creare degli scudi telecinetici con macerie di cementi e lanciare oggetti ambientali ad alta velocità contro i nemici. Non solo; la nostra eroina dai capelli rossi è anche in grado di evitare i colpi avversari e persino di levitare, librandosi nell’aria come Tempesta degli X-Men. A differenza di quest’ultima però, Jesse non è una mutante o una supereroina: le sue straordinarie capacità derivano dal contatto con alcuni artefatti rivenuti dal Bureau, oggetti potenti in grado di alterare la realtà e conferire poteri incredibili a chiunque riesca ad assumerne il controllo. Il nuovo gioco di Remedy è carico di un fascino oscuro e vestito di credibilità, presentandoci il Bureau del Controllo come una sorta di Men In Black del sovrannaturale: aggirandosi nella struttura dell’agenzia abbiamo visto infatti enormi celle che contengono oggetti all’apparenza innocui (come un frigorifero!) che sono a quanto pare stati “toccati” dal piano etereo e resi in grado di alterare la realtà.
In tutto questo caos la nostra Jesse viene contattata da Emily Pope, un’impiegata del Bureau, che la implora di trovare il capo della sicurezza, Malcom Rooney. Durante la sua ricerca prendiamo familiarità con la sua arma principale, una sorta di pistola sovrannaturale in grado di cambiare forma e aumentare la sua potenza. Si tratta di un’interessante aggiunta al gameplay, una sorta di cannone miniaturizzato dalle elevate potenzialità che può essere utilizzata solamente dal vero direttore del Bureau. I ragazzi di Remedy ci hanno spiegato che sia l’arma che le capacità telecinetiche di Jesse potranno essere potenziate e personalizzate durante l’avventura, aggiungendo degli elementi che sono solitamente appannaggio dei giochi di ruolo. Dopo diversi combattimenti con gli agenti posseduti da Hiss ci accorgiamo che CONTROL non vuole essere un action “classico”, ma vuole farci entrare nella testa di Jesse, nei suoi pensieri più oscuri e nelle sue paure, sia attraverso le sue parole che attraverso la realtà stessa. Quello che abbiamo visto ci è piaciuto moltissimo, ricordandoci le introspezioni sinistre di Alan Wake.
Infine Rooney è stato localizzato, ma è troppo tardi: il capo della sicurezza non è riuscito a resistere alla corruzione, soccombendo totalmente a Hiss che ne ha plagiato la natura e l’aspetto. Si è svolta una breve boss-fight che si è rivelata essere la parte meno interessante di tutta la DEMO, un classico scontro che ha anche gettato un’ombra sull’intelligenza artificiale dei nemici: in particolare Rooney sembrava un po’ troppo statico e poco reattivo durante tutto il combattimento, venendo bersagliato dai potenti colpi di Jess senza quasi poter reagire. Certo, il gioco è ancora in pre-alpha, quindi c’è un ampio spazio di manovra per migliorare le cose e sistemare questi piccoli problemi. Dopotutto se la lezione di Quantum Break è servita a qualcosa, Remedy non commetterà più gli stessi errori del passato. La prova si è conclusa con Jesse trionfante sul corpo esanime dell’ex-capo della sicurezza, mentre la realtà intorno a lei cambiava e scompariva. La nostra protagonista arriva infine nel piano astrale dove una piramide nera, simbolo del gioco (e del Bureau), si materializza di fronte a lei.
CONTROL è incredibilmente affascinante, ma non ci saremo aspettati nulla di meno da dei fuoriclasse come Remedy Entertainment. Lo studio capitanato da Sam Lake ci ha mostrato un gioco dalle potenzialità enormi, che è stato in grado di stregarci con la sua ambientazione dark e il suo misterioso Federal Bureau of Control. CONTROL non è banalmente “Quantum Break fatto meglio”, no. Siamo di fronte ad un’opera diversa e complessa, che ancora è avvolta da un alone di mistero che ci impedisce di comprendere appieno la natura. Tuttavia è impossibile non lasciarsi convincere dalle ammalianti oscurità di CONTROL e dalla forza carismatica della sua protagonista: avanti tutta Remedy, hai finalmente riacquistato il controllo.