Rece Master Case 5 cooler master
1 intro
Il case, fondamenta su cui innalziamo l’edificio del nostro elaboratore da gioco definitivo, è una scelta che ai più, ai comuni mortali quelli di “ehi 35 euro con ali incluso!”, sembra tutto sommato secondaria.
Il pc gamer sa che così non è, affatto.
Oramai non è solo territorio degli smanettoni più sfegatati l’interno dei nostro PC, e quasi tutti i giocatori pc
sono usi a modificare, aprire, chiudere cambiare i loro componenti; siano essi un ssd aggiuntivo, nuovi banchi di ram, o perchè no? passare a uno SLI, o ancora istallare un sistema di raffreddamento potenziato, ad aria o acqua che sia.
Chiunque di questi, non solo gli assemblatori professionisti dunque, sa bene quanto conti l’architettura fisica su cui i nostri preziosi componenti vanno ad essere montati.
Cooler Master un nome oramai conosciutissimo dall’utenza “enthusiast” ci presenta un nuovo case, che dalle premesse pare pronto per fare da perfetta alcova al nostro costoso e prestante hardware.
Vediamolo in dettaglio.
2 accessori
L’imballo del MasterCase 5 è semplice ma solido, e non teme anche le spedizioni dal tragitto più duro.
Appena aperto lo scatolo troviamo, oltre ovviamente al case che occupa il maggiore spazio, accomodato in stabili e generose custodie di polistirolo, uno scatolo, nero come il resto dell’imballaggio, aperto il quale
troviamo ben ordinati gli accessori, che consistono in un agile e sottile manuale dell’utente, alcuni supporti per le ventole, viti varie e distanziali per scheda madre, adattatori molex a 3pin per alimentare le ventole, e un mazzetto di fascette medie, tutti questi accessori sono anch’essi neri.
L’elegante e ordinata sistemazione degli accessori suggerisce al primo sguardo quel che Cooler Master afferma chiaramente con questa nuova serie di case, non si tratta certo di un prodotto cheap, da centro commerciale, ma vuol essere una soluzione modulare espandibile ed adatta a tutte le esigenze.
Questa impressione viene confermata quando apriamo lo scatolo che conviene i due slot per sdd (hdd) da 2.5″
questi accolgono comodamente le periferiche agganciandosi in feritoie apposite e avvitati con la comoda vite manuale, la dotazione base del Master 5 e’ di 2 slot da 2.5.
Infine abbiamo i due blocchi di supporti per dispositivi da 3.5″ e da 5.25″ totalmente e facilmente sganciabili
in perfetto spirito di modularità.
3 esterno
Cooler Master ha imposto la sua estetica distintiva al MasterCase 5, esteriormente si presenta sobrio ma moderno, linee adulte ed eleganti, a differenza dei case da teenager che diciamolo pure spesso vogliono attrarre copn improbabili colorazioni e led sempre più sgargianti.
Il colore nero opaco, da l’idea visuale prima ancora prima di toccare i materiali forza e resistenza, la vernice nera poi uniformemente stesa su metallo e parti plastiche rende il case quasi come un unica fusione.
Le dimensioni sono abbastanza in linea con un mid case ATX, appare forse lievemente più largo,con una ampiezza abbastanza generosa, di 23.9 cm.
Questa versione a differenza della Pro ha il pannello laterali senza finestra, ma di metallo pieno, e manca la griglia superiore che va fra i due maniglioni, adatta all’istallazione di radiatori
per il raffreddamento a liquido, va detto che nello spirito della modularità di questa serie, questi accessori possono ovviamente acquistato separatamente, insieme a ventole aggiuntive, oppure ai supporti
per dispositivi, da 2.5″ 3.5″ e 5.25″; anche se in questo caso pare veramente difficile sentirne il bisogno, visto che i due slot mobili per hd da 2.5″ e le gabbie che possono contenere ben due dispositivi da 5.25
quindi anche due lettori ottici, quella da 3.5″ che puo accogliere due HDD classici
Le porte disponibili si trovano sul pannello superiore, in corrispondenza del “maniglione” anteriore, subito sotto troviamo su il pannello I/O volto a 45° , con su presenti pochi ed essenziali elementi, il tasto di accensione centrale e ben visibile,
dove una volta accesa una sottile linea LED bianca sottolinea lo stato della macchina, due porte usb 3.0 i connettori audio
cuffie e microfono al centro delle due USB, ed infine accanto alla usb destra il tasto reset, piccolo come si addice a questo
terribile tasto, a all’altro capo il led per i caricamenti dei dischi; una dotazione essenziale quindi, ma sufficiente e molto
pulita nela disposizione e nell’accesso.
Sul lato superiore troviamo una griglia metallica con sotto un filtro di plastica, posti fra i due “maniglioni”, la griglia è fissata con quattro semplici viti, ci si possono istallare comodamente due ventole di raffreddamento, e ovviamente comprando
l’accessorio per i radiatori del raffreddamento a liquido qui trovererebbe posto il sistema; così come si trova senza il coperchio dell’accessorio visivamente non si puo dire che sia il massimo, la griglia con le viti ben in vita, stona un po’ rispetto alla eleganza complessiva del case.
Per quanto riguarda la parte posteriore, troviamo ovviamente le viti godronate per sfilare i pannelli, operazione semplicissima
ovviamente, l’alimentatore è posto in basso, per il resto vi è una griglia con già annessa ventola da 120, purtroppo
non ci sono agganci per eventuali radiatori per raffreddamento a liquido; infine in basso subito sotto l’alimentatore trova posto filtro raccogli polvere, che puo essere sfilato e pulito.
Infine in basso il case è dotato di due piedistalli che lo tagliano di traverso richiamando le due maniglione, dotati di comodi piedini di gomma, ma va annotato che non possono essere smontate, facendo parte integrante del case.
4 interno
Per quanto possa essere grande ed esuberante l’esterno di un case pro, come sa chiunque monta e smonta spesso elaboratori è l’interno la parte veramente sensibile.
L’interno del MasterCase5 si presenta ovviamente totalmente nero, come l’esterno, la prima cosa che balza all’occhio è la
rimozione delle gabbie dei supporti da 3.5 e 5.25, fondamentale per un case modulare, quasi scontato, va detto che c’e’ stata
un po di difficoltà nella filettatura delle viti.
Il pannello dove andremo a montare la scheda madre è dotato di una comoda finestra, per l’eventuale montaggio dei supporti posteriori per dissipatori di grosse dimensioni, oppure per raffreddamenti a liquido, senza ovviamente dover rismontare l’intera scheda.
Fra l’alimentatore e la zona della scheda madre il case viene tagliato in senso orizzontale da un pannello, questo pannello purtroppo non è removibile, cosa che fa storcere il naso e poco in linea con la fisolosofia del modulare, inoltre sembra fin troppo sottile, piegandosi a sollecitazioni anche minime; ma nel complesso non dovendo sorreggere pesi la cosa risulta tutto sommato ininfluente. Su questo pannello trovano posto anche due slot per gli SSD o HDD da 2.5″ che sono formidabili nella loro comodità, si infilano e sfilano con estrema facilità assicurandoli con una semplice vite godronata (bloccata nel supporto così
da non potersi smarrire). Su questo pannello infile vi sono anche dei passaggi per i cavi, a flange di gomma per l’eventuale (e necessario) passaggio di cavi alimentazione.
Gli slot d’espansione sono ben sette, e tutti dotati di vite godronata, le gabbie per i dispositivi da 3.5″ e 5.25″ sono dotate
tutte e due di blocchi senza vite, ma con slitte di plastica classiche, per quelli da 3.5″ e blocchi laterali per quelle da 5.25″
sono molto solite e comode.
Sul pavimento del case, sotto la paratia divisoria troviamo la slitta per l’alimentatore e un’ulteriore supporto metallico
dove istallare la gabbia da 3.5″ oppure se se ne volesse aggiungere una seconda.
Ma non finisce ovviamente qui il lato posteriore di un case pro non è certo meno importante, e Cooler Master ha ben capito
il concetto mostrando una gran cura nella disposizione degli elementi di questo “Lato B”.
Sul posteriore del pannello centrale del case, dietro la scheda madre per capirci, troviamo un canale chiuso da lacci a strappo
per il passaggio e l’assicurazione di cavi, ben tre fori rettangolari molto generosi flangiati di gomma per il passaggiodi cavidal posteriore all’anteriore, e sopratutto ben altri due agganci per gli stessi slot per SSD che abbiamo visto precedentemente.
Frontalmente infine troviamo, una volta smontata la scocca anteriore, un supporto per due ventole da 120, ma volendo
potrebbe anche trovar posto al posto delle due ventole un radiatore per un sistema di raffreddamento a liquido.
5 considerazioni.
Il case puo essere gestito in varie maniere, come deve essere proprio per un sistema modulare.
Possiamo optare per una gestione molto aperta, votata alla potenza massima, senza nessuna gabbia e senza dispositivi se non gli SSD che una volta montati posteriormente risultano praticamente invisibili e il loro ingombro pari a zero, così da preferire
magari un alimentatore molto performante e potente come ad esempio un 1250W(che quindi risulta più lungo) e optare per SLI a 2 o 3 schede e un raffreddamento a liquido per overclocking, senza l’accessorio superiore dovremo per forza inoltre utilizzare lo spazio anteriore.
Nel caso invece si preferisse un atteggiamento più classico più da produttività o server se vogliamo, possiamo utilizzare un alimentatore più contenuto, ad esempio un semplice 600W, in questo modo avremo spazio di fronte l’alimentatore per istallare
una seconda gabbia HD da 3.5; in questo modo anche senza rinunciare ad una scheda video media, come ad esempio una sapphire 7770 che va sui 20cm, ma ovviamente rinunciando al raffreddamento a liquido anteriore, possiamo avere le altre due gabbie montate
per accogliere tutte le periferiche che vogliamo, quindi arriviamo ad esempio a 2 lettori 2HDD e 2SDD.
Questo con il sistema base comprando accessori aggiuntivi come due slot aggiuntivi per gli SSD e altre due gabbie per gli HDD
da 3.5″ (se ne vendono sia da due posti, come quella compresa in questa versione base che da tre posti) arriviamo a poter stipare con buona comodità ben quattro SSD e sette HDD da 3.5 oltre che due lettorim una perfetta postazione di produttività
o piccolo server.
Per quanto riguarda la rumorosità e la dissipazione, le prove fatte con le due ventole stock i5-3550 a carico pieno con stessa
scheda video AMD sapphire 7770 danno un buon abbattimento del suono, rispetto alla stessa situazione con un case stock di prova,
non eccezionale ma sensibile di un paio di dB.
La capacità di mantenere la temperatura interna del sistema bassa è anch’essa buona, con stessa CPU, usando una GTX 590, a pieno carico con alimentatore da 1250W la dissipazione è buona con una temperatura dell’ambiente di circa 27° la temperatura del case rimane sui 31° ,ovviamente l’utilizzo di raffreddamento a liquido e ventole aggiuntive migliorano queste prestazioni.
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6Conclusioni
Chiunque sia veterano dell’assemblaggio PC conosce bene le problematiche date dalla razionalizzazione degli spazi interni e collaterali, del cablaggio e associati.
L’avvento di case e alimentatori modulari ha migliorato nettamente la nostra vita da mod/videogamer, rende più gustoso
e piacevole le continue modifiche, prove e upgrade.
Cooler Master entra alla grande in questo campo da gioco, con un case sicuramente ben strutturato solido e dai buoni materiali
con poche pecche e qualche scelta non totalmente comprensibile, ma nel complesso un sistema vincente.
La scelta di non includere subito tutti gli accessori, creando le due offerte del Master Case 5 normale e PRO appare sensata, sicuramente molti non avranno nessun interesse a un pannello con finestra, o ancora meno nell’alloggio per la dissipazione a liquido; oppure alcuni desiderano il modulo per il raffreddamento a liquido, ma odiando le finestrelle laterali (confesso di esserefra loro) potranno scegliere solo quell’upgrade, si spera che continui a supportare questa linea di case.
Ma così fuori dalla scatola il MasterCase5 si dimostra già un supporto d’eccezione per i nostri sistemi, siano essi da gioco puro, siano sistemi votati alla produttività, o anche una via di mezzo fra questi due estremi ad un costo tutto sommato allineato
alla sua posizione nel mercato,
Se avete bisogno di supporto elastico, dinamico e modulare per il vostro sistema e le vostre nuove fiammanti periferiche non
sbagliarete nell’acquisto.
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