crash team racing: nitro-fueled
24 Giu 2019

Crash Team Racing: Nitro-Fueled – Recensione

Nel 1999 uscì un titolo che emerse dal marasma mediocre dei “cloni di Mario Kart” ricavandosi uno spazio tutto suo nel cuore di tantissimi videogiocatori e appassionati. Sto parlando (ovviamente) di CTR, Crash Team Racing, il gioco di kart firmato Naughty Dog e Sony Computer Entertainment. Il racing game di Crash Bandicoot è rimasto nell’immaginario collettivo per moltissimo tempo: personalmente ho continuato a giocare a CTR anche quando uscì il ben più dimenticabile Crash Nitro Kart e ho continuato persino a giocarlo su PS3. Questa verbosa introduzione serve a farvi capire quanto CTR fosse differente e godibile come gioco di kart e, più recentemente, quanta gioia abbia scaturito nel mio cuore nerd l’annuncio del remake firmato Beenox e Vicarious Visions.

Voglio iniziare questa mia recensione togliendovi subito ogni dubbio: il remake pubblicato da Activision il 21 giugno scorso ha colto perfettamente nel segno, riproponendo uno dei giochi di kart più amati di sempre con una grafica da urlo, moltissimi contenuti aggiuntivi e persino un programma di supporto post-lancio da paura. Ma andiamo con ordine.

Il menù principale di Crash Team Racing: Nitro-Fueled è molto diverso (grazie al cielo) dalla sua controparte del 1999: c’è la campagna principale, uno spazio per il gioco locale e il multigiocatore online. In più è presente uno store chiamato Pit Stop che permette di acquistare elementi cosmetici con monete guadagnate in-game (e non acquistabili tramite denaro reale).

Crash Team Racing; Nitro-Fueled
CTR dà il meglio se giocato con amici, sia online che in locale.

La campagna principale ha delle premesse molto semplici: Nitros Oxide, un malvagio pilota intergalattico alieno, è arrivato sulla Terra per sfidare i suoi difensori in una gara di kart: in caso di vittoria, Oxide trasformerà il nostro globo in un parcheggio di cemento. Ovviamente Crash e i suoi non possono certo permettere che una tale minaccia si concretizzi, pertanto balzano in sella ai kart per affrontare questo nuovo avversario. In concreto al giocatore è concesso di scegliere un personaggio (che può essere cambiato in seguito) e iniziare a correre attraverso cinque macro aree, ognuna contenente 4 piste da vincere, una sfida cristalli e un boss da affrontare.

Crash Team Racing: Nitro-Fueled ha colto perfettamente nel segno

Battendo il boss si sbloccherà l’area successiva, fino ad arrivare di fronte a Oxide stesso. Come nell’originale del ’99, dopo aver sconfitto un boss potremo cimentarci in sfide a tempo per ottenere reliquie e gare CTR per ottenere gli omonimi gettoni cercando le tre lettere nella pista. Tutto questo per riuscire a completare il gioco al 100% e sbloccare così nuovi piloti ed elementi cosmetici come telai per il kart, adesivi, ruote e via dicendo. In sostanza la campagna è esattamente come quella di CTR, ma con diversi elementi in più che la rendono, a mio avviso, decisamente più godibile e interessante.

Crash Team Racing; Nitro-Fueled
Le personalizzazioni estetiche daranno origine a simpatiche creazioni.

Il gameplay di Crash Team Racing: Nitro-Fueled è molto simile alla sua controparte originale, anche se ho notato qualche leggerissima modifica alla fisicità del kart. I personaggi sono tanti e sono classificati in base a tre statistiche: velocità, accelerazione e manovrabilità. Nonostante le tre caratteristiche possano portare a numerose combinazioni, in Crash Team Racing: Nitro-Fueled esistono solo 4 preset nel quale si collocano tutti i piloti: questo rende il gioco più bilanciato ma va a incidere sulla varietà nella scelta del pilota, che oramai è quasi una decisione puramente estetica. In pista si corre in otto per conseguire il primo premio; per ottenere l’ambito trofeo è concesso tutto, compreso l’utilizzare i vari potenziamenti distribuiti in forma di cassa di legno dal punto interrogativo.

La campagna è come quella di CTR, ma decisamente più godibile e interessante

Le piste sono belle da giocare e da esplorare, piene di shortcut nascoste e simpatici ostacoli da evitare come massi rotolanti, piante carnivore o barili tossici in caduta libera. Ad ogni pista completata riceveremo delle monete Wumpa da spendere nel Pit Stop, un negozio di elementi cosmetici che si aggiorna ogni 24 ore circa e che contiene tanti oggetti che rendono il vostro personaggio unico, da bizzarre skin per il pilota (N.Gin con il tutù fa morire) ai telai più strani per i kart. Certo, occorre risparmiare parecchie monete per gli elementi più rari e esclusivi, ma giocando regolarmente non è certo un problema.

Crash Team Racing; Nitro-Fueled
I dettagli di questo remake sono davvero notevoli.

Nonostante la campagna sia divertente, il cuore di CTR rimane la modalità multigiocatore, presente sia online che in un glorioso split-screen locale che supporta fino a 4 giocatori. Le modalità offerte per sfidare gli amici sul divano di casa sono molteplici: gare singole, coppe comprendenti anche tutte le piste di Crash Nitro Kart e battaglie in arena. Tutto questo è ulteriormente personalizzabile: aggiungere più o meno bot controllati dall’IA, gestirne la difficoltà, scegliere i giri, i potenziamenti utilizzabili (nella modalità battaglia) e via dicendo. Inutile dirvi che giocare con gli amici a CTR è bello adesso tanto quanto lo era vent’anni fa: anzi, adesso è ancora meglio, perché il gioco è più accessibile, colorato e divertente di prima.

Il cuore di CTR rimane la modalità multigiocatore

Lo stile grafico di Crash Team Racing: Nitro Fueled è molto curato e bello da vedere: il lifting di Beenox è riuscito alla perfezione a catturare lo stile low-pixel del gioco originale per trasformarlo in una bellissima versione moderna di un classico davvero amato. I dettagli di piste come Tempio Tiger o Fiale di Roo sono spettacolari e vi faranno sicuramente sorridere, specie se siete dei veterani del “vecchio” CTR. Un consiglio: una volta terminato il gioco potrete dare un’occhiata all’album con le concept art che vi aiuteranno a comprendere come Beenox sia riuscita a riportare CTR nel 2019. Anche il comparto audio è di livello, con le musiche originali reinterpretate magistralmente; il doppiaggio è buono e cerca di riportare le stesse frasi del gioco originale, anche se perdono un po’ di enfasi se confrontate con quelle del ’99 (ma forse è solo una sensazione personale).

Conclusioni

Crash Team Racing: Nitro-Fueled è un perfetto ritorno al passato. Nostalgico quanto basta, il nuovo lavoro di Beenox è esattamente quello che ci si aspetta dal remake di uno dei giochi di kart più osannati si sempre. Divertente e coinvolgente ai limiti della dipendenza, Crash Team Racing: Nitro-Fueled vi terrà compagnia per parecchie ore fatte di battaglie e sfide con amici. Come se non bastasse il nuovo titolo pubblicato da Activision ha una price tag davvero interessante (siamo sotto i 40 euro), il che lo rende davvero un acquisto praticamente obbligato.

Se siete orfani del CTR originale non pensateci due volte e iniziate subito a correre insieme a Crash e ai suoi amici. Per tutti gli altri o per i novizi, Crash Team Racing: Nitro-Fueled rappresenta comunque una bellissima esperienza ludica da provare (specie se non siete ancora alle prese con Mario Kart 8), adatta praticamente a chiunque. 

 

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