cyberpunk 2077
Speciale 03 Dic 2020

Il lore di Cyberpunk 2077: i personaggi

Night City, ambientazione di Cyberpunk 2077, è sempre stata un’oasi irresistibile per le personalità più folli, interessanti, carismatiche e pericolose degli Stati Uniti e non solo; vere e proprie leggende sono nate fra le sue strade, super esseri di carne e metallo in grado di piegare le leggi della fisica e del destino in avventure incredibili e adrenaliniche. 

I famigerati Solo, gli elusivi Netrunner e i boss delle megacorporazioni sono l’anima della città al neon che non dorme mai: personaggi memorabili che coinvolgono e intrattengono il grande pubblico sin dal 1988, anno di uscita della prima versione cartacea di Cyberpunk. Certo, non tutti i personaggi che vedrete in questo articolo arrivano da quell’epoca; alcuni sono stati generati per il “nuovo mondo” immaginato da CD PROJEKT RED per Cyberpunk 2077, come Judy Alvarez. Quindi tenetevi forte e preparatevi a incontrare i personaggi più tosti di Night City!

V

Cyberpunk 2077

Si sa davvero poco a proposito di questa figura. V è il personaggio principale di Cyberpunk 2077 e il suo aspetto, le sue caratteristiche fisiche e il suo passato sono completamente personalizzabili dal giocatore. Tuttavia ci sono alcune cose che possiamo già sapere sul/la nostro/a misterioso/a protagonista. Tutte riguardano il suo passato: ogni run che intraprenderemo inizierà da una posizione diversa a Night City, un equipaggiamento diverso e un background diverso a seconda della vita che V ha condotto fino a quel momento. Le scelte possibili sono tre: Nomad, Street Kid e Corpo.

Nomad: questa origine di V lo vede parte di una famiglia più grande, un clan, con il quale ha condiviso buona parte della sua vita per le strade delle Badlands. Ed è proprio in questo luogo che inizierà la nostra avventura a Night City: dopo una sosta da un meccanico locale, V incontrerà il suo contatto in città, ovvero il nerboruto Jackie Welles. Quest’ultimo dovrebbe aiutarlo a trovare un buon lavoro per incominciare una nuova vita a Night City… Ma sappiamo come andrà a finire. 

Street Kid: cresciuto fra le gang e le strade di Night City, questa versione di V inizia la sua avventura vicino a Heywood, cercando di aiutare un amico a ripianare un debito con il Fixer Kirk Sawyer. Per sistemare gli affaracci con Kirk, V dovrà rubare la Aerondight S9 (l’auto che condivide il nome con una spada molto famosa dei videogiochi di The Witcher), ma durante l’atto criminoso il nostro protagonista si imbatterà in Jackie Welles, anch’esso lì per impadronirsi del veicolo. Le cose non vanno come dovrebbero e finiranno entrambi in manette…

Corpo: facendo questa scelta, V sarà un agente operativo del controspionaggio Arasaka. Lavora nell’imponente e minacciosa Torre Arasaka, come sottoposto di Arthur Jenkins. Durante un affare con l’ESA di Francoforte, Jenkins decide di ammazzare tutti i rappresentanti, scatenando però le ire dei piani alti dell’azienda. V viene incaricato di uccidere Susan Abernathy, capo di Jenkins, ma lei ha finito per anticipare le mosse del/della protagonista. V perde il suo status nell’azienda e finisce in mezzo a una strada. E da lì inizierà la sua storia…

Johnny Silverhand

Cyberpunk 2077

La vita del rockerboy ribelle di Cybperpunk 2007 l’abbiamo descritta approfonditamente in uno speciale a lui dedicato che potete trovare a questo link. Vi invitiamo caldamente a dargli uno sguardo in modo da essere preparati non appena il volto di Keanu Reeves farà capolino sul vostro schermo.

Morgan Blackhand

Morgan Blackhand Cyberpunk 2077

Questo è un vero duro. Morgan Blackhand è un leggendario Solo (una sorta di super mercenario) che ha scolpito la sua fama a suon di pallottole e missioni concluse con successo. Pragmatico e taciturno, Blackhand pone sempre sé stesso al centro del suo universo: i suoi interessi vengono prima di ogni cosa, il che rende molto più semplice il suo lavoro. Le abilità di Morgan Blackhand sono leggenda, esattamente come lui: si dice che riesca a portare a termine le sue missioni in maniera rapida, efficace e imbarazzante per chiunque sponsorizzi i suoi avversari. Blackhand non sta con nessuno se non con sé stesso, ma in passato ha collaborato con la Militech e con Johnny Silverhand per abbattere il dominio dell’Arasaka su Night City.

Esattamente come Silverhand, anche il nostro Solo è un ex-militare dell’esercito degli Stati Uniti; per lui il matrimonio con i berretti verdi è finito quando il suo comandante è impazzito in modalità cyberpsycho durante una missione.

Tornato in patria, non passò troppo tempo prima che le sue peculiari abilità vennero notata dalla Militech, megacorporazione rivale dell’Arasaka, che decise di impiegarlo immediatamente nelle sue missioni più rischiose. Durante la quarta guerra corporativa Blackhand comandava una sua unità speciale, la Ocean War Special Ops team, e insieme a Johnny Silverhand assaltò il quartier generale dell’Arasaka Corporation nel centro di Night City. Durante la battaglia finale, Morgan Blackhand fu visto per l’ultima volta mentre combatteva contro il cyborg Adam Smasher. La loro battaglia è oggetto di miti e leggende, e nessuno sa come sia andata a finire. Ci sarà anche lui in Cybperpunk 2077? Qualcuno troverà sicuramente il modo di citare le sue gesta eroiche, ma chissà che il nostro non trovi il tempo per una comparsata.

Alt Cunningham

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La fidanzata di Johnny Silverhand. Sì, lo so, state pensando “Johnny Silverhand ha una fidanzata?!” Beh, non solo ce l’ha, ma la ama da morire ed è sostanzialmente la causa del suo immenso odio per la Arasaka e le megacorporazioni. Ma partiamo dall’inizio. Il vero nome di Alt è Altiera Cunningham, un hacker di altissimo livello affascinata dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale. L’abilssima Alt è un vero genio che elabora un’invenzione sensazionale nel trasferimento e nel contenimento dell’intelligenza umana e artificiale: il suo programma, all’epoca ancora senza nome, era in grado di trasferire la mente degli utenti nella rete ed esplorare la stessa indipendentemente dal loro corpo esistente. Insomma, Alt aveva inventato la digitalizzazione dell’animo umano.

Le sue abilità sono leggenda: la Cunningham ha infatti investito moltissimo nel cyberware per potenziare le sue capacità da netrunner, migliorando le sue abilità di elaborazione neurale. Inoltre la si riconosce per il braccio dorato (una protesi) e per la sua grande bellezza (frutto della bioscoltura europea). Tuttavia Alt è anche tragicamente famosa per essere la prima vittima della sua stessa invenzione.

Rapita per conto di Toshiro Arasaka in persona il 15 aprile 2013, Alt viene impiegata per sviluppare e migliorare il suo programma, che si trasformerà nel terribile Soulkiller, un software che rappresenta il ponte che unirà uomo e macchina (o uno strumento di tortura formidabile per imprigionare per sempre rivali e nemici in una eterna prigione virtuale).

Il suo rapimento porta Johnny Silverhand e i suoi compagni ad assalire il complesso dell’Arasaka, provocando una massiccia rivolta in strada. Gli eventi non proprio favorevoli per l’Arasaka portano Toshiro a usare il Soulkiller su Alt, ma prima che lo spietato manager abbia successo, Alt riesce a pianificare una via di fuga dalla prigione virtuale dell’Arasaka. Non contenta, il “fantasma” virtuale di Alt riesce a uccidere la squadra di netrunner della megacorporazione e mette fuori gioco la guardia del corpo di Toshiro dall’interno del mainframe Arasaka. In quel momento Johnny fa esplodere una carica esplosiva che dà a Toshiro la possibilità di disconnettere Alt dal suo corpo usando il Soulkiller. Johnny uccide Toshiro e se ne va con il corpo senza vita di Alt, abbandonando inconsapevolmente la forma digitale della sua fidanzata nella rete.

Tuttavia l’Arasaka non ha ancora finito con la povera Alt: nel 2022 riesce a catturare il suo “ghost” virtuale e lo imprigiona nella Arasaka Tower di Night City. Anche questa volta, Johnny non ci sta e organizza una squadra per farla pagare alla megacorporazione. Sarà proprio una delle compagne di Silverhand, l’hacker Spider Murphy, a liberare nuovamente Alt nella rete. Lì, Alt fonderà Ghost Town, un rifugio sicuro (e virtuale) per tutte le vittime del Soulkiller

In Cyberpunk 2077 ci gusteremo una nuova puntata di questa intrigante soap?

Rogue

Rogue Cyberpunk 2077

Esattamente come Morgan Blackhand, anche Rogue è una “Solo”, ovvero una mercenaria letale ed incredibilmente efficace. Pur non raggiungendo vette di fama leggendaria come Blackhand (più che altro perché a lei piace tenere un basso profilo), le capacità di Rogue sono riconosciute da tutti a Night City. La mercenaria Rogue ha avuto un posto di rilievo nell’avventura di debutto di Johnny Silverhand “Never Fade Away”, a fianco del suo compagno Santiago.

Perché? Beh, Rogue è una ex di Johnny (e ha avuto anche una storia con Blackhand), oltre ad essere un sicario formidabile. La relazione con Silverhand è collassata oramai troppi anni fa, ma Rogue porta dentro di sé ancora un bel po’ di affetto per Johnny, che rimane tuttora il suo punto debole. Durante la Quarta Guerra Corporativa, Rogue ha fatto parte del team d’assalto alla Arasaka Tower per liberare Alt Cunningham, e ha aiutato la netrunner Spider Murphy a sconfiggere una volta per tutte Kei Arasaka. Durante gli avvenimenti che verranno narrati in Cyberpunk 2077, Rogue è ancora viva e vegeta, ed è la proprietaria del club Afterlife (sì, quello che avete visto nei trailer). La sua fama la vede come una delle migliori Fixer di tutta Night City.

Kerry Eurodyne

Kerry Eurodyne

Kerry Eurodyne è un musicista, un rockerboy come il suo amico Johnny Silverhand. Ed è proprio insieme a quest’ultimo che fondò la band SAMURAI nel 2006. Johnny era il frontman, certo, ma le chitarre dei SAMURAI appartenevano a Kerry. I due si fecero notare da Jack Masters, CEO della Universal Music, suonando una sera al Rainbow Cadenza. Da lì la vita di Kerry cambiò drasticamente: i SAMURAI erano in cima alle classifiche mondiali e i biglietti dei loro tour esaurivano più in fretta del pane. Tuttavia il periodo con Johnny non era destinato a durare. Dopo pochi anni i SAMURAI si sciolsero, anche a causa dell’incarcerazione di Bes Isis (all’epoca Nancy), tastierista del gruppo.

La vita della rockstar aveva cambiato Kerry, che vedeva sempre più spesso scene orribili: i  tour portavano la band in mezzo a desolate wasteland, terre di nessuno, per raggiungere città che sorgevano come baluardi di cemento dalla desolazione del collasso ambientale. I loro fan finivano con l’uccidersi (letteralmente) pur di comprare i ticket dei SAMURAI. Per Kerry questa situazione era intollerabile: dopo lo scioglimento della band, passò alla carriera solista cercando di mandare un suo chiaro e diretto messaggio al mondo. In pochi anni, Eurodyne pubblicò tre album fortemente impegnati, criticando la società americana e l’operato sinistro delle megacorporazioni.

Negli anni ’20 del 2000, Kerry inizio a collaborare con gli Incorporated States of America (ISA), prendendo finanziamenti dal partito neoprogressista. Inizialmente Eurodyne considerava i soldi dei politici un male necessario per divulgare la sua musica e il suo messaggio, ma ben presto il legame con il governo gli si ritorse contro. I fan lo accusavano di essersi venduto, la sua popolarità scese. Eurodyne tagliò i ponti coi suoi sponsor, e tornò a cercare un nuovo scopo.

Durante la CyberRevolution, Eurodyne è tornato sul palco per mandare un nuovo messaggio, e questa volta senza politici alle spalle. Fu un successo, che sconvolse il mondo musicale (e non solo). Ma la cosa non durò a molto. Sua figlia, Derry Eurodyne, scappò di casa durante un suo concerto, lasciando a Kerry una lettera piena di rabbia. Ma la cosa non finisce lì: Derry era contagiata dalla Carbon Plague, e fu trovata morta qualche giorno dopo. Kerry Eurodyne non si riprese da questo shock, divorato dal senso di colpa e dalla rabbia, è tutt’ora convinto d’esser strato tradito dal mondo che una volta amava.

Durante gli eventi di Cyberpunk 2077, Kerry vive in una villa a North Oak, a Night City.

Judy Alvarez

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Judy Alvarez è un personaggio inedito apparso per la prima volta in Cyberpunk 2077 (e quindi inesistente nel gioco di ruolo cartaceo). La ragazza ha conquistato i fan in tutto il mondo, che vogliono sapere chi sia e di cosa si occupi. Beh, di sicuro lo scopriremo nel gioco, ma per ora sappiamo che Judy gestisce la suite Braindance al Lizzie’s Bar ed è famosa per la sua capacità di configurare e commerciale esperienza di BrainDance illecite al giusto prezzo, se hai Eddies (eurodollari) a sufficienza s’intende.

Judy Alvarez è una delle più autoritarie e capaci esperte di BrainDance di Night City; è molto rispettata nell’underworld sia per le sue abilità, che per la sua creatività. La ragazza ha ancora un sacco di ideali, ed è per questo che ha collaborato con la gang Mox. Attualmente lavora per conto loro come tecnico ed editor di BrainDance. Non vedete l’ora di incontrarla in Cyberpunk 2077, eh?

Adam Smasher

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Se Johnny Silverhand è un soldato diventato cyberpunk, Adam Smasher è il suo esatto opposto: un punk diventato soldato. Nato a New York ed è cresciuto fino a diventare un teppista da strada, Smasher ha militato nelle gang criminali fin dalla giovane età. Quando l’esercito massacrò i suoi, Adam rimase a corto di opzioni e prese l’unica scelta accettabile: arruolarsi nei berretti verdi. Lì trovò addestramento e un bel modo di sfogare il suo temperamento violento, ma ai suoi superiori proprio non piacevano le continue violazioni al codice morale e di condotta di Smasher. Espulso dall’esercito con disonore, Adam trovò il suo “dream job” diventando un assassino prezzolato, un mercenario alla mercé del soldo. Tornato a New York, Adam aveva trovato la sua vocazione: un lavoro senza codice morale per sfogare il suo innato sadismo e diventare più ricco di quanto potesse desiderare. Armi, droghe, sesso: era tutto alla portata di mano. Finché non si è preso un missile in faccia, riducendo il suo corpo ad un budino sul cemento.  

Incredibilmente il nostro cattivone è sopravvissuto: troppo arrabbiato per morire, il suo corpo martoriato fu trasportato nelle strutture sanitarie di New York, dove una misteriosa corporazione (sì, è proprio l’Arasaka) gli offrì sostanzialmente una nuova vita come full cyborg. Inutile dire che Adam accettò.

Trasformatosi in una versione malvagia e sotto steroidi di Robocop, Adam Smasher scoprì di avere un talento innato per il massacro nella sua nuova forma di cyborg: in pochissimo tempo divenne uno dei più celebri e letali assassini del mondo, con un rapporto missioni/successi davvero incredibile. Lentamente, Smasher iniziò a sviluppare l’idea che il metallo sia meglio della carne, arrivando a sprofondare nella follia e nel delirio totale, esaltando la superiorità dei cyborg rispetto alle persone fatte di carne e sangue. I suoi continui successi sul campo lo portarono a confrontarsi con un altro leggendario mercenario: Morgan Blackhand. Per Adam, Blackhand era un rivale da battere a ogni costo; d’altro canto, a Blackhand di Smasher non poteva fregare di meno. E questo mandava su tutte le furie il cyborg dell’Arasaka.

Durante la quarta guerra corporativa degli anni ’20, Smasher fu mandato a difendere l’Arasaka Tower dal team d’assalto capitanato da Johnny Silverhand. Equipaggiato con la nuova armatura atomica a conversione totale DaiOni, Adam si era trasformato in una macchina di morte quasi inarrestabile, praticamente un carro armato che cammina. Durante l’assalto alle Arasaka Tower, Smasher ferì gravemente Shaitan e uccise Johnny Silverhand. Finalmente il cyborg riuscì a confrontarsi con Blackhand, ma nessuno conosce l’esito di quella battaglia.

In Cyberpunk 2077 Adam Smasher è ancora vivo, ed è ancora uno dei cyborg più letali del mondo al soldo dell’Arasaka.

Saburo Arasaka

Saburo Arasaka Cyberpunk 2077

Eccolo qui, il vero burattinaio dietro a molti degli eventi che hanno plasmato l’intero ventunesimo secolo. Saburo Arasaka, CEO della Arasaka Corporation, praticamente un “corporate god” che ha la veneranda età di 158 anni (del resto sarà presente anche in Cyberpunk 2077 non a caso). La sua è una vita complessa e carica di avvenimenti, ma partiamo dall’inizio. Saburo è nato a Tokyo nel 1919 da una famiglia benestante (e che si dice discenda dai samurai). Suo padre, Sasai Arasaka, fondò una piccola azienda mentre il figlio si arruolò nella marina imperiale giapponese. A soli 23 anni, Saburo era già un tenente con decine di uccisioni confermate. Nel ’42, Saburo era già un eccellente pilota, ma durante una battaglia vicino all’isola di Rabaul venne raggiunto da una scarica di proiettili che gli frantumò il braccio e lo rese cieco da un occhio. Incapace di tornare a combattere, Saburo tornò a Tokyo e cadde in depressione.

Sull’orlo del suicidio, l’ex soldato cambiò drasticamente vita quando la notizia della resa del Giappone si diffuse: ebbe una visione di un futuro diverso, di un Giappone in ascesa e non umiliato. Un Giappone che avrebbe dominato il mondo con il nome Arasaka in cima alla catena del potere.

La sua scalata iniziò nel 1960, quando proprio poco dopo la morte del padre Saburo iniziò a trasformale la compagnia, espandendola da semplice produzione manifatturiera a istituto bancario e azienda produttrice di armi. Saburo sapeva che la chiave del potere nel mondo moderno era l’accesso alle informazioni. Ciò di cui aveva bisogno era infatti un’organizzazione che potesse ottenere informazioni liberamente e facilmente, senza destare sospetti. Con questo ambizioso obiettivo in mente, nel 1970 venne creata la Arasaka Security. La nuova divisione era specializzata in produzioni di alta qualità di materiale di elettronica, security e informatica. All’inizio degli anni ’80, Saburo ebbe un figlio, Kei, dalla sua prima moglie. Da allora si risposò altre due volte e ebbe altri due figli, Yorinobu e Hanako. Negli anni ’90 Saburo riesce a trarre profitto dal crollo del mercato mondiale e inizia ad addentrarsi nella politica: uno degli obiettivi del CEO dell’Arasaka era appunto quello di corrompere il governo giapponese e prenderne così il controllo. Tuttavia non è mai riuscito (totalmente) in questo compito, dato che le altre corporazioni giapponesi non vedevano di buon occhio la crescita esponenziale dell’Arasaka.

Mentre la sua azienda cresceva a dismisura diventando uno dei colossi corporativi mondiali, Saburo si sottopone a numerosi interventi chirurgici per impiantare diversi dispositivi cibernetici, nonché un nuovo occhio e un nuovo braccio destro per sostituire quelli persi nella seconda guerra mondiale.

Arrivato a compiere 100 anni ma ancora totalmente alieno all’idea di abbandonare questo mondo, cercò in ogni modo di evitare la sedia a rotelle, ma il suo vecchio corpo oramai non gli rispondeva più. In quel momento, Saburo lascia la direzione dell’azienza al figlio maggiore Kei, ma una discussione in famiglia, a causa dei segreti aziendali, portò il secondogenito Yorinobu a rinnegare suo padre e ad andarsene. Sconvolto dalla sua perdita, in quel momento Saburo capì di non poter abbandonare l’Arasaka, nemmeno nelle mani di suo figlio. Nonostante Kei fosse di fatto l’amministratore delegato, Saburo riprese a dirigere ancora l’azienda da dietro le quinte, avendo l’ultima parola su tutto. Mentre suo figlio Kei venne reso un mero burattino.

Arrivarono gli anni ’20, e con loro la quarta guerra corporativa. L’Arasaka trovò un degno avversario nella Militech, un’altra megacorporazione statunitense, alla quale capo c’era Donald Lundee, un uomo che Saburo detestava a causa delle somiglianze con un pilota americano affrontato durante la seconda guerra mondiale.

Nel frattempo, il secondogenito Yorinobu iniziò a tramare per nazionalizzare l’azienda alle spalle di suo padre Saburo e suo frattello Kei. Il complotto costò all’Arasaka la guerra, e portò Kei al suicidio.

Dopo un periodo di rabbia e shock, Saburo riprese lentamente il controllo dell’Arasaka, avendo ripreso fiducia nella tecnologia che continuava ad allungargli la vita. Nel 2040 l’azienda era divisa fra tre fazioni principali, le quali  lottavano per prevalere l’una sull’altra: Kiji, guidata da Hanako (e controllata da Saburo), Taka guidata da Yorinobu e Hato incentrata su Michiko (figlia di Kei e nipote di Saburo).

Ovviamente, Saburo rimase assolutamente determinato a mantenere il controllo della sua compagnia. E così fece: nel 2077 Saburo è ancora vivo e ha ben 158 anni. In Cyberpunk 2077 è ancora il CEO dell’Arasaka. Ma la lotta per il potere non è ancora finita.

Ora conoscete alcuni dei più importanti players del mondo immaginifico in cui è ambientato Cyberpunk 2077. Personaggi misteriosi, carismatici e visionari; ma anche folli, terribili e pericolosi. Una cosa è sicura: le vostre strade si incroceranno presto fra i vicoli tortuosi e decadenti di Night City, perciò fatevi trovare preparati.

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