UPDATE
La risposta di CD Projekt RED non si è fatta attendere troppo. L’head of studio Adam Badowski ha pubblicato un aggiornamento su Twitter, spiegando la situazione dal punto di vista dell’azienda.
Queste ultime sei settimane sono il nostro sprint finale su di un progetto dove abbiamo speso moltissimo delle nostre vite. Qualcosa a cui teniamo moltissimo. La maggioranza del team comprende quest’ultimo push finale, in special modo ora che abbiamo inviato il gioco per le certificazioni e ogni giorno ci porta più vicini al day one di un titolo del quale vogliamo essere fieri. Questa è una delle decisioni più difficili che abbia dovuto fare, ma tutti saranno ben remunerati per ogni ora extra che investiranno. E, esattamente come negli anni più recenti, il 10% dei profitti annuali generati dall’azienda nel 2020 sarà diviso fra i team di sviluppo.
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— Adam Badowski (@AdamBadowski) September 30, 2020
Probabilmente Badowski non accetta il fatto che il denaro può non comprare tutto e può non essere la soluzione a tutti i problemi. La salute degli sviluppatori, la possibilità di vedere la propria famiglia o passare il tempo con i propri cari sono fattori da tenere in considerazione, così come la salute fisica e l’ammontare eccessivo di stress. Per chi vi scrive, forse il gioco necessitava di essere nuovamente rinviato.
NOTIZIA ORIGINALE
Poco più di un anno fa, a maggio 2019, CD Projekt Red aveva promesso al suo staff di sviluppatori che non ci sarebbe stato alcun crunch obbligatorio poiché Cyberpunk 2077 si avvicinava al completamento. Un mese dopo, la stessa promessa è stata reiterata. Ma un recente report suggerisce che da pochissimo queste parole non troverebbero riscontro nella realtà, poiché lo studio avrebbe richiesto a tutto il team di ripartire con il crunch obbligatorio.
Secondo Bloomberg, la modifica a questa politica è stata notificata al personale tramite un e-mail, all’interno della quale è specificato che lo studio si aspetta che tutti completassero “la vostra tipica quantità di lavoro in un giorno del fine settimana”. Questo lavoro extra sarà, almeno in questo caso, pagato (molti altri studi non pagano extra per periodi di crisi).
Affrontando il fatto che quanto dichiarato nella mail va direttamente contro le promesse fatte solo un anno fa, il boss dello studio Adam Badowski scrive nell’email:
Mi assumo tutte le responsabilità per questa decisione. So che quanto dichiarato è in diretta opposizione a ciò che abbiamo detto sul crunch. È anche in diretta opposizione a ciò in cui credevo personalmente qualche tempo fa: che il crunch non dovrebbe mai essere la risposta. Ma abbiamo provato tutti gli altri mezzi possibili per affrontare la situazione.
Uno dei motivi per cui CDPR ha deciso di dichiarare pubblicamente le varie promesse lo scorso anno è stato proprio quello di assicurare al personale che lo studio era diventato un luogo di lavoro più “umano” rispetto ad altri sviluppatori. Pare che le vecchie abitudini siano dure a morire.
Cyberpunk 2077 arriverà il 19 novembre 2020 per PlayStation 4, Xbox One e PC. Se siete appassionati, date un’occhiata a tutte le statuette Funko Pop (Johnny Silverhand con e senza pistole, V maschile, V femminile, Takemura e V Glow in the Dark) in preordine a questo link!
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