Cyberpunk 2077 è stato rimandato a settembre, e questo oramai lo sappiamo già da un po’. Questo ritardo, forse un po’ più lungo del previsto, ha scatenato non poche polemiche e discussioni su internet, le quali vedono le più disparate teorie come causa del tanto odiato rinvio.
Una delle voci che girano è che il gioco funzionava malissimo sull’hardware della generazione attuale. Questo rumor ha attirato addirittura l’attenzione di Cory Barlog, direttore creativo di SIE Santa Monica Studio, noto per il suo lavoro sulla serie God of War. In un thread su Twitter, Balrog ha preso le difese di CD Projekt RED dichiarando che “OGNI gioco funziona male fino a quando non lo si ottimizza per l’hardware corrente negli ultimi momenti di sviluppo, prima della fase gold. I GIOCHI SONO MOLTO BRUTTI, PER MOLTO TEMPO, FINO A CHE UN GIORNO NON LO SONO PIÙ. Di solito questo avviene proprio vicino alla fine dello sviluppo. Ciò è dovuto al livello di complessità di programmazione e di risorse per realizzare qualsiasi gioco oggi.”
https://twitter.com/corybarlog/status/1219996709368913922
Alle parole di Balrog hanno fatto seguito diverse risposte positive e incoraggianti da parte degli altri sviluppatori del settore, fino ad arrivare all’interno del team di sviluppo di Cyberpunk 2077. Philipp Weber, Senior Quest Designer presso CD Projekt Red, ha detto la sua sul forum ufficiale del gioco:
Cory Balrog ha ragione. Ovviamente stiamo ottimizzando per Xbox One, PlayStation e PC, perché è quello che si fa negli ultimi stadi di sviluppo. Quando il gioco è finito molte cose non sono ottimizzate, perché sono sospese nel flusso, vengono cambiati, non sono ancora finite. Quindi frasi semplici come “hanno rimandato il gioco a causa di X” sono un buon rumor ma molto lontani dalla verità. Ci sono sempre molte ragioni dietro un rinvio. Fra queste, e posso solo parlare per mé stesso, semplicemente sistemare i bug e migliorare il polish del gioco. Nessuna agenda segreta, solo lavoro per rendere il gioco migliore.
Cyberpunk 2077 arriverà il 17 settembre 2020.
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Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.
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Leggi i suoi articoliNato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.
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