Darksiders: Warmastered Edition – Recensione (Switch)

Chi non conosce i Cavalieri dell’Apocalisse, figure simboliche raffiguranti i mali che tormentano l’umanità, ma che al tempo stesso la purificano tramite i dolori che provocano. Questi simboli astratti, considerati come dei veri e propri flagelli, sono stati fonte di ispirazione per Vigil Games e THQ che ne hanno tirato fuori una saga di discreto successo.

Una serie che è stata spremuta per bene, il cui succo è sempre gradevole senza dubbio, e che la vede approdare anche sull’ammiraglia Nintendo. Nel caso specifico mi riferisco a Darksiders: Warmastered Edition, l’edizione rimasterizzata che non include nessun DLC extra – anche perché nel 2010 non erano ancora così frequenti DLC e contenuti aggiuntivi – e che vi consegna (quasi) lo stesso gioco di 9 anni fa.

Darksiders è stata una vera sorpresa e lo giocai con grandissimo piacere anni or sono: un action adventure strutturato a dungeon, che prende anche qualche spunto da brand famosi come God of War e The Legend of Zelda, mostrando tuttavia una personalità tutta sua.

La versione per Nintendo Switch non include nulla di nuovo: vi ritroverete sempre nei panni dell’anti-eroe incappucciato, e dovrete fare i conti con meccaniche che sentono un pochino il peso degli anni. Ma volete mettere giocarlo interamente in modalità portatile?

Darksiders: Warmastered Edition

Il primo Guerriero dell’Apocalisse è stato tratto in inganno, un raggiro delle forze del male che lo hanno portato a violare le sacre leggi, scatenando una disputa tra Inferno e Paradiso. Le forze demoniache hanno dunque avuto la meglio su quelle celesti e inevitabilmente si sono impossessate della Terra.

L’Arso Consiglio ha ovviamente puntato il dito su Guerra, privandolo dapprima dei suoi poteri e condannandolo poi per i suoi crimini. Quello che gli è rimasto da fare è avventurarsi attraverso uno scenario devastato per un unico scopo: la ricerca della verità con annessa vendetta.

Dietro le vicende di Guerra si cela anche la brillante mente di Joe Madueira, noto artista e scrittore di libri a fumetti con un portfolio di esperienze notevole, che ci ha consegnato un level design ispirato a una trama avvincente scritta proprio di suo pugno. Ho voluto specificarlo perché sono sempre stato affascinato dalle sue opere e considero Darksiders come un lavoro di elevata caratura.

Un porting ben riuscito e ottimizzato al punto giusto

Tutto come allora, nulla è cambiato: vi ritroverete in un’avventura che miscela saggiamente elementi a dungeon ispirati dall’intramontabile saga di Zelda a dei combattimenti, un pochino meno brutali, sempre ispirati ai “vecchi” God of War. Se a questo uniamo un riuscito sistema di progressione e un gameplay decisamente appagante, allora capirete da voi che avrete per le mani uno dei titoli (a mio modo di vedere) più deliziosi della passata generazione.

Ma questo delizioso ritorno non sempre è sempre perfetto: i piccoli tasti della console a volte sono un po’ scomodi da premere al momento giusto e la sensibilità degli stick analogici non è sempre delle migliori, in particolar modo in quelle sezioni in cui bisogna mirare manualmente. Il tutto migliora decisamente se si utilizza un Pro Controller.

Darksiders: Warmastered Edition

Un aspetto che non si vede spesso nei videogiochi dell’ibrida Nintendo è dato dalla possibilità di scegliere la modalità con cui giocare tra “qualità elevata” e “prestazioni elevate”. In parole semplici potrete optare per un frame rate più stabile a discapito della risoluzione, o viceversa. In tutti i casi posso confermarvi che l’esperienza non verrà mai eccessivamente compromessa.

Ciò che conta è che il titolo gira perfettamente in versione portatile, confermandosi come un porting davvero riuscito e ottimizzato al punto giusto. Nonostante sia cambiato pressoché nulla rispetto al passato, Darksiders: Warmastered Edition per Nintendo Switch rimane un gran bel gioco, stimolante e divertente da completare.

Conclusioni

Se non avete mai avuto modo di giocare a Darksiders, e siete possessori esclusivamente di una Nintendo Switch, allora forse è arrivato il momento di “rimediare”. È divertente, longevo al punto giusto, ricco di enigmi ambientali e pura adrenalina. Certo, il peso degli anni si sente inevitabilmente e noterete diverse pecche grafiche nel corso della vostra avventura.

Questo però non significa che non sia un prodotto appetibile, che si difende molto bene in modalità dock ed è perfettamente godibile in modalità portatile: una delle migliori caratteristiche per cui sceglierlo sulla console Nintendo. Anche se alcuni comandi sono un po’ scomodi: dopotutto si tratta pur sempre di un porting che non è stato studiato orginariamente su Switch.

Il prezzo di lancio forse è un pochino più alto rispetto a quello delle altre versioni, ma se state cercando un buon titolo d’azione, allora forse Darksiders: Warmastered Edition potrebbe essere quello giusto.

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