News 18 Ott 2012

Dead Island: Riptide – Anteprima & Intervista

Zombie ai caraibi pt.2

La prova a porte chiuse cui abbiamo assistito, condotta da componenti del team di programmazione, è stata effettuata su di una “Pre-alpha version”, per cui il livello di sviluppo del prodotto da noi visionato è risultato essere in uno stato più che embrionale: ciononostante questa prova ci ha dato modo di farci una idea ben distinta su questo sequel, sui suoi pregi e sull’alacre lavoro di raffinamento che i ragazzi di Techland stanno svolgendo giorno dopo giorno. Veniamo al dunque…

Il livello grafico di Dead Island: Riptide è di molto superiore a quello del predecessore… WELL DONE!

La storia di Dead Island: Riptide riprende esattamente li dove il primo episodio era terminato: scopriremo dunque cosa attende i superstiti e saremo protagonisti, insieme a loro, di un’altra lotta per la sopravvivenza contro dei nonmorti su di un’altra isola (questa si chiama sfiga… NdDix@n). La prova cui abbiamo assistito iniziava all’incirca a 6-7 ore di gioco. Memori dei difetti e degli evidenti glitch grafici del primo episodio siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal livello grafico-tecnico ottenuto, seppure lo sviluppo del titolo sia ben lungi dall’esser terminato, nella versione mostrataci. La grafica risulta essere infatti molto più pulita rispetto a quella del diretto predecessore e, inaspettatamente, menzione d’onore merita la gestione dei fluidi e dei riflessi nell’acqua che tante beghe aveva creato in passato. Pur se non ai livelli di masterpiece come Far Cry 3, la resa grafica dell’ambientazione tropicale è a dir poco sconvolgente, così come la resa fisica del movimento delle barche (utilizzabili, parimenti alle autovetture nel precedente capitolo, come mezzo di locomozione NdDix@n): i feedback degli utenti sono stati ascoltati… Deo Gratias…
Il motore grafico utilizzato dai Techland Studios è una versione iperpotenziata del Chrome Engine 4 che, già allo stato attuale, fa gridare al miracolo: gli sviluppatori hanno però voluto specificare che tutto ciò che abbiamo visto altro non è che una minima parte delle implementazioni che saranno presenti nel prodotto finito: che si tratti del debutto del Chrome Engine 5?

Come nel primo capitolo della serie i nostri antagonisti (e, giocoforza, anche i protagonisti della storia) saranno oggetto di una evoluzione “ruolistica” che porterà a livellare la forza degli stessi rapportandola al livello dei protagonisti del gioco per non creare situazioni di netto svantaggio o vantaggio a carico di una delle due fazioni. Molto maggiore invece, rispetto al predecessore, l’interazione con l’ambiente (già di suo immensa nel primo capitolo): sarà infatti possibile utilizzare fil di ferro o reti di ferro per costruire barricate ed impedire l’ingresso degli zombies e disporre, inoltre, a mo di trappola delle mine al fine di evitare l’invasione del perimetro difeso da parte dei non morti. Importantissima sarà, ai fini di una corretta esecuzione di queste operazioni, la collaborazione con gli altri giocatori andando ad enfatizzare, tratto peculiare di questa serie, l’attenzione sul versante “cooperativo”, già importantissimo nel primo episodio.

Altra differenza sostanziale con l’illustre predecessore sarà una ben maggiore presenza di armi da fuoco: nella build provata abbiamo infatti visto i personaggi maneggiare pistole, fucili, torrette mitra semovibili (spostabili alla bisogna…) indirizzando dunque il gameplay non più esclusivamente sul close combat. La maggiore o minore presenza di armi all’interno del gioco sarà direttamente correlata alla tipologia di finale ottenuta in Dead Island 1: a tal pro vi informiamo che sarà possibile importare i salvataggi per partire da un livello di esperienza maggiore. Non è comunque necessario aver giocato al primo episodio per poter fruire correttamente di questo sequel ma, ovviamente, molte parti della trama saranno intelligibili esclusivamente a coloro che avranno terminato l’episodio pilota della serie.

Altra isola…altri zombie! Questa è sfiga…

Dulcis in fundo… le condizioni meteo cambieranno dinamicamente in corso d’opera, in modo completamente NON SCRIPTATO: il gameplay verrà dunque rivoluzionato e l’approccio ai nemici dovrà cambiare a seconda della condizione del tempo!

Come vedete, di carne al fuoco ce n’è davvero tanta e, memori del mezzo disastro (parlando di ottimizzazione del codice NdDix@n) compiuto con Dead Island 1, non si potrà far altro che migliorare.

A seguire l’intervista concessaci in esclusiva dagli sviluppatori della Techland!

Buona visione!

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