Fatta la legge, trovato l’inganno.
Dead Space 3 debutterà nella giornata di domani su PC, Xbox 360 e PlayStation 3, accompagnato da morbose atmosfere, dai modi decisamente brutali di Isaac Clarke e da un sistema di micro-transazioni che ha fatto storcere ben più di un naso: è forse la prima volta in assoluto che un titolo tripla-A regolamente venduto nei negozi adotti degli stratagemmi decisamente (ed eticamente) più consoni ad un titolo free-to-play.
Un glitch sembra però vanificare tutto il lavoro e la fatica di Visceral Games: un meccanismo di gestione delle armi che permette di potenziare il proprio arsenale con estenuanti sessioni di gioco oppure pagando comodamente con soldi veri della ferraglia virtuale, non lo tiri fuori con qualche ora di brainstorming. Il video che trovate qui sotto mostra come sia possibile “farmare” sfruttando un delizioso bug, che ripaga con la stessa moneta questa infelice scelta di design offrendo ai giocatori più pazienti un numero potenzialmente infinito di armi, utile ad accumularne il più possibile e avere così tutta la valuta che si vuole per rendere il disperato Isaac una letale macchina ammazza-necromorfi.
Ironico, non trovate?
L’accoglienza del titolo rimane comunque calorosa, come potete leggere dalle recensioni pubblicate sulle principali testate mondiali, non essendo presente alcun obbligo di sborsare denaro sonante, oltre a quello necessario per portarvelo a casa, ma la paura che questo “esperimento” non rimanga tale riesce tranquillamente a superare quella provocata dal gioco stesso.
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