Dai, lo sappiamo che volete acquistare Death Stranding. Devo veramente convincervi a farlo? D’accordo allora: il titolo di Kojima Productions è probabilmente il più chiacchierato dell’anno e sarà un agguerrito concorrente al titolo di miglior gioco del 2019. Perché? Beh sostanzialmente Hideo Kojima ha creato un gioco davvero difficile da incasellare in un genere prestabilito, un capolavoro di cui si parlerà per parecchi anni e che, volente o nolente, rappresenta un altro punto di incontro fra le parole arte e videogiochi.
Lo so che vi starete chiedendo se Death Stranding è davvero il “simulatore di corriere” di cui tanto si è parlato: la risposta è più complessa di quanto immaginiate, perché per quanto sia corretto dire che Sam Porter Bridges deve sostanzialmente portare pacchi in giro per l’America, è altrettanto vero che il gameplay di death Stranding è così profondo, complesso e affascinante che definirlo come un ripetitivo drill equivale a sminuirne il gigantesco valore ludico.
Beh, se non vi ho ancora convinto con queste parole, lasciate che lo facciano questi cinque motivi, oltre al prezzo del gioco che è scontato per il calendario dell’avvento di GameStop Zing.
1 Un cast stellare
Sicuramente una delle cose che colpisce di più di Death Stranding è il suo incredibile cast, composto da stelle di Hollywood e registi dalla fama indiscussa. Oltre a Norman Reedus (fresco da The Walking Dead) che interpreta il protagonista Sam Porter Bridges, troviamo professionisti del calibro di Léa Seydoux, Guillermo del Toro, Mads Mikkelsen, Lindsay Wagner, Nicolas Winding Refn e molti altri. Inutile dirvi che l’interpretazione cinematografica di questo gioco è qualcosa di unico, e trasmette delle emozioni davvero difficili da trovare in un videogioco.
2 BB Pod!
Eccolo qui, il piccolo protagonista di Death Stranding: BB, acronimo che sta per Bridge Baby, è il piccolo compagno di viaggio di Sam con il passato avvolto nel mistero. BB ha l’arduo compito di avvisarci quando delle C.A. si avvicinano troppo al nostro eroe, permettendogli di vedere le strane creature avvicinarsi. Inoltre, Sam può prendersi cura di BB cullandolo e rassicurandolo in caso di bisogno. C’è poco da dire, il piccolo BB è tenerissimo!
3 Sopravvivere insieme
Death Stranding ha lo strano duplice potere di farvi sentire da un lato isolati in un territorio ostile, dall’altro insieme ad altre persone per costruire un mondo migliore. Tutto questo grazie allo Strand System, un approccio multigiocatore asincrono che permette ad altri giocatori di interagire con la vostra esperienza, costruendo strutture e donandovi equipaggiamento. In questo modo sentirete la presenza degli altri giocatori come un’ombra benevola, una traccia di esistenza che vi aiuterà nel viaggio, costruendo strutture e donandovi risorse. Non è bellissimo?
4 Un viaggio epico che sa di opera d’arte
Il viaggio di Sam è un’avventura incredibile, lenta e dolorosa. Forse non è per tutti, è vero, ma chiunque riesca ad arrivare fino alla fine godrà di un’esperienza videoludica che difficilmente dimenticherà. Camminare attraverso montagne, pianure, paludi, rovine senza mai fermarsi è già di per sé un modo piuttosto unico di approcciarsi al gameplay per un videogioco moderno, ma lo storytelling di Death Stranding corona il tutto con una sceneggiatura impeccabile interpretata in maniera magistrale dagli attori coinvolti. Certo, la bellezza del Decima Engine ci mette del suo e contribuisce a rendere il tutto ancora più incantevole.
5 Porterete più pacchi di un corriere sotto Natale
E lo so, era inevitabile. Dopo centinaia di meme online e video umoristici, è chiaro che non potevamo esimerci dal citare la… “gestione creativa” dell’inventario di Death Stranding. Sam può caricarsi addosso più scatole e pacchi della borsa di Mary Poppins, può scalare montagne innevate pieno di roba manco fosse un mulo degli alpini, può annaspare in acque profonde trasportando un carico di pizze e via dicendo. Avete mai portato delle birre attraverso le montagne per far felice qualcuno? O delle stoffe per cucire un costume da cosplayer in un mondo post apocalittico? Beh in Death Stranding non solo potrete farlo, ma vi divertirete durante il processo.
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