Demon’s Souls è un nome leggendario, al solo nominare il titolo di From Software gli appassionati si accendono in un impeto di entusiasmo coinvolgente. Se ad oggi abbiamo titoli come Dark Souls ma anche Bloodborne è anche grazie a lui, capostipite di un “genere” che muoveva i suoi primi passi su PlayStation 3. Un titolo addirittura bistrattato dalla dirigenza Sony, con un colpevole ma divertito Shuhei Yoshida che ne ha annunciato il remake durante la conferenza di qualche giorno fa.
Molte delle idee perfezionate da From Software negli anni a venire erano nate in Demon’s Souls, dalla nebbia al concetto di anime ad un complesso ciclo di morti che diventavano parte dell’esperienza. I Boss, la narrazione silenziosa e i personaggi non giocanti che dialogo dopo dialogo ci avrebbero svelato qualcosa in più sulla loro storia e sulla terra di Boletaria.
L’annuncio del remake da parte di Bluepoint Games era da tempo rumoreggiato. Erano gli stessi sviluppatori che di tanto in tanto stuzzicavano i fan con qualche tease più o meno velato. Ora finalmente il velo sul progetto è stato alzato: Demon’s Souls arriverà su PlayStation 5. Benissimo, è tempo di urlare “Umbasa!” alla finestra. Ma cosa possiamo aspettarci dal lavoro di Bluepoint Games?
Prima di gettarci in questo divertente gioco di aspettative, è il caso di fare un passo indietro. Uno che ci porti al remake di Shadow of the Colossus, realizzato sempre da Bluepoint Games per Sony. Come ben ricorderete, l’opera di Fumito Ueda non era stata minimamente scalfita da un punto di vista contenutistico. Lo si potrebbe quasi descrivere come un remake 1 a 1, che ricostruiva un impianto tecnologico completamente nuovo e aggiungeva qualche easter egg marginale e ben poco significativo.
Oltre all’imponente lavoro di restauro grafico però, in quel caso Bluepoint aveva saggiamente introdotto alcune migliorie al gameplay: grazie a dei nuovi comandi che rendevano l’esperienza più fluida e meno macchinosa. Poi c’era l’incredibile photo mode, che ha permesso alla community di guardare Shadow of the Colossus in modi nuovi e di fare cose bellissime.
Ecco, dal remake di Demon’s Souls mi aspetto proprio questo. Una modalità foto, un completo restauro grafico (piuttosto notevole a giudicare dai primi screenshot) e una serie di migliorie che vadano a svecchiare l’esperienza. Del resto Demon’s Souls è un gioco piuttosto vecchio, con un design molto meno raffinato del primo Dark Souls. Sarei pronto a farmare erbe come un pazzo anche domani, ma sarà interessante capire fino a che punto Bluepoint Games si spingerà per rendere Demon’s Souls più fruibile anche per gli appassionati di lunga data.
Un ri-bilanciamento totale dell’esperienza, magari a scapito di alcune scelte di design di From Software? Non mi aspetto che vengano tolte le erbe curative per abbracciare l’introduzione dei falò o delle estus, ma la possibilità che gli oggetti e le frecce non vengano più calcolate nel peso del personaggio, sì. Piccoli ma significativi accorgimenti, come il roll multidirezionale o una migliore gestione dell’inventario e dell’interfaccia.
Qualcuno nella community chiede e spera a gran voce in un sesto mondo finalmente giocabile. Questo perché Demon’s Souls permetteva di visitare dei mondi attraverso delle Arcipietre presenti nell’hub di gioco, il Nexus. Una di esse, l’Arcipietra dei Giganti era distrutta e inaccessibile. Negli anni i fan hanno trovato tracce di questo mondo nel codice, alimentando le speranze di vederlo realizzato in questo remake. Sarà onesto: non mi aspetto che lo sforzo produttivo di Bluepoint Games si spinga a tanto. Senza il coinvolgimento diretto di From Software, credo che sperare in nuovi contenuti per Demon’s Souls di questa caratura sia utopistico e un po’ ingenuo. Ma hey, sarei felice di essere smentito!
Mi aspetto piuttosto (anzi, lo esigo) il ritorno delle “Tendenze mondo”, una sorta di sistema di karma che regolava i mondi di ogni giocatore connesso. Era un’idea fenomenale, con una gamma di tendenze che andavano dal Puro nero al Puro bianco. Cosa cambiava? Tutto.
Dalla difficoltà dei nemici, ai danni inflitti, agli oggetti ottenibili fino a vere e proprie aree o passaggi altrimenti irraggiungibili. Bluepoint Games e Sony non hanno scuse per non aprire i server e riportare i vita questo affascinante aspetto di Demon’s Souls. Anche perché quando giocai l’originale su PlayStation 3 era purtroppo già iniziata l’era della tendenza nera. Ascoltate il mio appello, per favore: fatemi vivere Demon’s Souls con una tendenza puro bianca.
Voi piuttosto, cosa vi aspettate da Demon’s Souls per PlayStation 5? Sarà la vostra prima volta o non vedete l’ora di gettarvi nel Nexus? Bluepoint Games non ha ancora annunciato nulla, se non due opzioni grafiche e un misterioso “Fractured Mode”.
In attesa di aggiornamenti, vi ricordo che Demon’s Souls sarà prenotabile in negozio e online da Gamestop, insieme ad un’offerta speciale dedicata a PlayStation 5.
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