Il Re dei Corrotti sarebbe dovuto uscire a Settembre 2014
[adinserter block=”1″]
Ieri 8 Settembre è arrivato finalmente il tanto atteso update 2.0 in Destiny, che ha portato tutte le novità descritte da Bungie nei suoi stream e ha ribaltato le carte in tavola anche per la mappa stellare che usiamo per spostarci tra i pianeti. Siamo dunque giunti alla fine dell’Anno Uno e all’inizio dell’Anno Due, ma pare che i piani di Bungie non fossero esattamente questi all’inizio.
Bisogna tornare indietro ai tempi in cui Destiny era dato per l’uscita a Settembre 2013: il lancio è stato poi spostato all’anno successivo e solo ora se ne conoscono i motivi. La storia infatti è stata ridisegnata per fondersi al meglio col gameplay, portando poi ad un’aspra lotta legale con Marty O’Donnell, abilissimo compositore delle colonne sonore. Proprio questa causa ha portato a galla alcuni documenti finanziari tra Activision e Bungie per siglare gli accordi e delineare il progetto di Destiny.
Se tutto fosse andato come previsto, senza problemi legali, i giocatori avrebbero potuto giocare a Destiny già a Settembre 2013, per poi ricevere Il Re dei Corrotti nell’Autunno 2014 e vedere il lancio di Destiny 2 proprio a Settembre 2015. Il progetto iniziale intendeva dunque distribuire ai Guardiani un nuovo enorme aggiornamento su disco ogni 2 anni, fino ad arrivare al 2020, come si può notare dal documento che, tra l’altro, lista Destiny col nome “Project Tiger”.
Avendo subito questo slittamento di un anno proprio all’inizio, è logico pensare che l’intero progetto venga ora rispettato appieno, portandoci alla conclusione di Destiny nel 2021. Resta da capire quale sarebbe stata la qualità del gioco al giorno d’oggi se i piani fossero andati come previsto e, soprattutto, quali tipi di console avremo a disposizione tra 5 anni. È improbabile che Xbox One e PS4 abbiano un ciclo vitale pari ai predecessori, ma è comunque troppo presto per trarre conclusioni.
Commenti