Destiny 2
News 18 Mag 2017

Destiny 2: tutte le imperdibili novità dal nuovo live-stream

In un nuovo live-stream direttamente da Los Angeles, Bungie ha finalmente fatto vedere al mondo il gameplay di Destiny 2, parlando però anche di tutte le novità che i giocatori incontreranno nel secondo capitolo della serie. I feedback degli utenti sono stati ascoltati dal team di sviluppatori, che hanno introdotto nel nuovo gioco molte delle caratteristiche che sarebbero già dovute essere in Destiny, ma anche con altre novità e grossi cambiamenti dal punto di vista gestionale del Guardiano.

L’evento si è aperto con un lungo video di presentazione: Zavala è l’assoluto protagonista, mentre comincia la sua crescita da Guardiano andando incontro a fallimenti, morti e rianimazioni del suo Spettro. Il viaggio del Titano attraverso il mondo di Destiny lo porta in zone molto diverse, popolate da gente che finora sembrava invisibile ai Guardiani. Zavala, Ikora e Cayde si trovano però inermi davanti all’offensiva Cabal su larga scala, capace di abbattere la Torre in pochi secondi e gettare così l’Ultima Città nel caos. Ghaul, il generale della Legione Rossa, vuole infatti distruggere l’umanità, rea di essere stata scelta indebitamente dal Viaggiatore.

Dal trailer però non si traggono tutte le informazioni presentate durante l’evento. Ve le riassumiamo dunque in questo articolo per prepararvi all’inizio della Closed Beta, disponibile solo a chi ha prenotato il gioco e in arrivo il prossimo mese.


Come cambia il gameplay

Dopo una breve spiegazione sugli obiettivi di Bungie per la community di Destiny, si passa subito a parlare del gameplay. La prima missione è Homecoming e prende luogo in un posto quasi irriconoscibile di primo acchitto: in verità è la Torre, martoriata dai colpi dei Cabal e invasa dai nemici.

Per quanto però possa cambiare lo sfondo del gioco, il cuore del gameplay rimane lo sparatutto che abbiamo già visto in Destiny. L’HUD cambia sensibilmente per accogliere una nuova abilità speciale, che si affianca alla granata e all’attacco corpo a corpo. Ovviamente resta la Supercaricata, che però assume nuove forme per ogni Classe di Guardiano.

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Per ciò che è stato possibile vedere nel video, gli Stregoni Dawnblade potranno sfoderare una spada Solare, alzarsi in aria e colpire i nemici con poderosi fendenti. I Cacciatori Arcstrider avranno una Super molto simile a quella attuale ad Arco, ma con un bastone come arma effettiva. I Titani Sentinel potranno invece fare affidamento su uno scudo del Vuoto, utilizzabile proprio come quello di Capitan America.

Gli elementi sparatutto non cambiano di forma, ma variano nella gestione dell’inventario. Niente più armi primarie, speciali e pesanti, bensì Kinetic, Energy e Power, con queste ultime che spaziano tra fucili a fusione, fucili da cecchino e lanciagranate. Questo per dare maggiore libertà al giocatore, perché negli slot Kinetic e Energy si possono avere due armi di tipo uguale. Curiosamente, nell’intero video gameplay non si è mai visto un Engramma dopo l’uccisione dei nemici, ma sono rimaste le tre diverse configurazioni delle munizioni rilasciate per terra.


Una vera storia da vivere

Forse può sembrare banale, ma il fatto che la Torre sia distrutta comporta l’assenza di una casa per i Guardiani. Oltretutto, il piano di Ghaul non è solo quello di distruggere gli umani, ma anche di rubare la Luce dal Viaggiatore, privando così i Guardiani della loro forza interiore. Dispersi per il Sistema Solare, Zavala, Ikora e Cayde si ritrovano a cercare non solo i Guardiani, ma anche se stessi: Zavala è in una crisi esistenziale e si domanda a cosa serva un Guardiano senza Luce, mentre Ikora è tornata sul satellite Io per ritrovare se stessa. E Cayde? Lui cerca sempre e comunque di fare l’eroe, con risultati scarsi, ma pirotecnici.

Oltretutto, come se non fosse abbastanza, l’Oratore è scomparso durante l’attacco dei Cabal e l’umanità deve cercare un nuovo posto dove radunarsi. Ci sono ovviamente nuove missioni da terminare, che vanno a coprire i pianeti e i luoghi scelti per questo secondo capitolo, in una continua ricerca della Luce per unire di nuovo tutti i Guardiani e sconfiggere Ghaul.

Con più missioni, più cutscene e sequenze cinematiche, Bungie sembra aver capito cosa mancasse in Destiny, anche se serve parecchio tempo per dimostrarlo. Però, il fatto di conoscere già il nome dell’antagonista e avere un obiettivo fisso è un passo in avanti rispetto alla ricerca di una Ignota e alla distruzione di un enorme globo nero.


Pianeti e nuove zone da scoprire

Come detto dagli sviluppatori, la prima destinazione dei Guardiani è la European Dead Zone (EDZ). È l’area più grande mai creata per Destiny e rappresenta la nuova base dove trovarsi coi compagni e ripristinare quel minimo di vita sociale che l’umanità sta cercando.

Titano, una luna di Saturno, è invece il posto dove Zavala ha scelto di recarsi in esilio volontario, per rimarginare le ferite fisiche e mentali provocate dalla sconfitta sulla Torre. Si tratta di un posto governato più dall’acqua che dalla terraferma, con autostrade sopraelevate in stato di degrado e abbandono. Oltretutto c’è un’enorme struttura costruita dalla colonia umana nell’Età dell’Oro, ormai diroccata e completamente esplorabile.

Cayde è invece su Nessus, un planetoide occupato dai Vex, che hanno ovviamente sfruttato la loro tecnologia per modificarlo a piacimento e farlo diventare simile ad una macchina. La vegetazione e certi tratti ambientali permangono però per confermare il contrasto con l’azione meccanica dei Vex, un po’ come successo su Venere per Destiny 1. Sarà facile dunque vedere punti in comune con i canyon di Venere e con la natura simile a quella terrestre, ma con colori completamente diversi da quelli che siamo soliti vedere sul nostro pianeta.

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Io, l’ultimo posto del Sistema Solare ad essere stato toccato dal Viaggiatore, è la destinazione di Ikora ed è pieno di luoghi misteriosi che attraversano il suo terreno sulfureo. Alcune ambientazioni ricordano le viscere di Mercurio, sempre molto vicine all’architettura Vex. Ikora sembra inoltre legata ad una struttura ovale molto simile ai vecchi anfiteatri romani.

La notizia forse più gradita è la possibilità di viaggiare da una destinazione all’altra senza dover per forza rientrare in orbita. Come detto da uno sviluppatore, Bungie ha infatti voluto ridurre al minimo la distanza tra il fucile dei Guardiani e la faccia dei nemici, permettendo dunque di scegliere velocemente dove andare.


Tornano le attività più amate

Senza dare grossi dettagli su come siano strutturati, Bungie dà il benvenuto ai nuovi Assalti, di cui uno già provabile dopo l’evento. Poche parole anche per l’Incursione, che verrà approfondita probabilmente con un altro evento o, si spera, durante l’E3 2017. Solo una certezza è provata per la modalità culmine dell’esperienza, ma ne parleremo più avanti nell’articolo.

Il grande ospite di questa sezione è il Crogiolo, che diventa ancora più vicino agli amanti del PvP. Con Destiny 2 si uniformano infatti i gruppi di giocatori, grazie alle playlist sempre in 4v4 e alle novità che vanno a sostituire o implementare direttamente alcune caratteristiche presenti in Destiny 1. Il nuovo HUD permette infatti di sapere se un nemico ha la Supercaricata pronta o se è in possesso di munizioni Power, per fare in modo che questa modalità sia facile da apprendere, ma difficile da approfondire.

Ci sono nuove mappe e modalità, tra cui una inedita finora nel gioco. Si tratta di Countdown, la prima playlist basata su turni di attacco e difesa per le squadre in partita.


Eventi casuali, esplorazione e dungeon

Con le sue ambientazioni del tutto nuove, Destiny 2 si apre nuovamente all’esplorazione. Nel primo capitolo, la Pattuglia era il modo usuale per girare liberamente per l’area di un pianeta e scovare posti che altrimenti sarebbero passati inosservati.

In Destiny 2, un po’ come per lo spostamento tra pianeti, si potranno avviare le attività senza dover per forza tornare in orbita. La Pattuglia era infatti il primo passo per una libera esplorazione, ma in questo modo il giocatore è ancora più aperto alle possibilità che gli si aprono davanti, specialmente grazie alla nuova mappa che mostra eventi casuali, attività e molto altro.

Ci sono ancora chest da trovare, materiali da accumulare e obiettivi eroici da raggiungere, ma ora arrivano anche nuove avventure, cacce al tesoro con mappe da seguire e settori della mappa perduti in cui indagare. Basta infatti scegliere un luogo per l’atterraggio e affidarsi al proprio senso dell’esplorazione, incontrando personaggi che manderanno i Guardiani nelle Avventure, attività con incontri specifici in grado di trasportare in nuovi posti. Anche i Lost Sectors sono luoghi sconosciuti, con tanto di boss, chest e chiavi per aprirle.

Sarebbe però difficile tenere traccia di tutte queste location, quindi Bungie ha introdotto in Destiny 2 anche una classica mappa selezionabile dal menu, con tutti i luoghi più importanti segnalati per un migliore orientamento.


Ancora più spirito social

Destiny probabilmente non riuscirebbe a restare in piedi senza una solida community a reggere le fondamenta. La quantità di giocatori che continuano a supportare il titolo di Bungie si sposterà anche in Destiny 2, soprattutto con l’introduzione dei Clan all’interno del gioco. Nel primo capitolo si trattavano infatti solamente di gruppi visitabili sul sito ufficiale, creati per raggruppare le persone e permettere loro di organizzarsi. Con la presenza dei Clan in Destiny 2, i gruppi potranno dotarsi di un loro stendardo personalizzato e avranno la possibilità di accumulare obiettivi comuni, ottenendo così ricompense da condividere con tutti.

La cooperazione nelle attività di Destiny è essenziale, ma Bungie ha deciso di privare certe attività del matchmaking per evitare che si creassero situazioni spiacevoli nei gruppi di gioco. Per questo le Incursioni sono state sempre giocate da persone che si conoscessero tra di loro o semplicemente trovare tramite applicazioni esterne LFG. Una tale decisione ha tuttavia limitato l’esperienza di gioco per circa la metà dei Guardiani.

I Clan assumono dunque maggiore importanza con l’introduzione di un nuovo sistema, Guided Games, che permette a persone solitarie di scegliere un Clan casuale in base alla loro piccola descrizione e aggregarsi per una sola attività. Succede spesso che sei persone si mettano d’accordo per un’Incursione, ma che uno dei sei rinunci all’ultimo per motivi vari: cercare un’altra persona richiede parecchio tempo, ma con Guided Games si crea una sorta di matchmaking mirato per accogliere un nuovo membro, che potrebbe anche decidere di entrare a tutti effetti nel Clan.


Si espandono le collaborazioni

Terminata la presentazione del gioco, la parola è passata ad Activision e successivamente a Blizzard, che è ben lieta di annunciare una partnership con Bungie per portare Destiny 2 esclusivamente su Battle.net per la versione PC. Si tratta della prima volta che le due realtà sotto l’ala di Activision decidono di collaborare. I giocatori su PC avranno inoltre a che fare con impostazioni interamente dedicate a loro, anche se non è del tutto chiaro se ciò si riferisca a ragioni puramente grafiche o anche contenutistiche.

Destiny 2 è già infatti più vicino alla versione PS4, con una partnership che si rinnova nei confronti di PlayStation. Le demo mostrate ai presenti all’evento sono infatti utilizzate su PS4 Pro, con una piccola menzione per la risoluzione 4K.


Vi ricordiamo che Destiny 2 è in arrivo il prossimo 8 settembre su PS4, Xbox One e PC, con tanto di edizioni speciali da scoprire. Col pre-ordine, inoltre, si avrà accesso alla Closed Beta, che avrà inizio durante l’estate per permettere ai fan di provare in anteprima il gioco e fornire a Bungie i preziosi feedback che hanno plasmato lo sviluppo del gioco. Potete inoltre guardare l’intero live-stream nel video qui sotto.


 

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