È ufficiale: Bungie vuol farci dimenticare Halo e se possibile anche la vita sociale, a meno che, anche gli amici e la/il fidanzata/o giocheranno a Destiny…
Giusto per avere un’idea di quanto fossero alte le aspettative su Destiny alla Gamescom 2013, l’FPS di Activision e Bungie è stato premiato dagli organizzatori della fiera tedesca come il miglior gioco dell’evento. In molti, compreso il sottoscritto, avrebbero puntato il dito quasi ad occhi chiusi sul titolo Bungie come il migliore dell’evento tedesco, e in fondo così sarebbe andata se non fosse stato per le alte speranze di posare gli occhi su qualcosa di più concreto. Destiny è rimasta comunque una delle attrazioni principali della Gamescom e uno dei picchi creativi tra tutti i giochi presenti alla fiera. La presentazione a cui abbiamo assistito è riassumibile in un trailer di circa 5 minuti, già disponibile in italiano sul Web; il filmato dalla sua è molto convincente sui contenuti e in grado di istillare nuove speranze sul prodotto finito, ma non è tutto; c’è dell’altro che abbiamo appreso sul gioco, direttamente dalle parole degli sviluppatori Bungie.
Destiny è un progetto così ambizioso che solo ora tutti iniziano davvero a capirne qualcosa di consistente e definito. È accertato che garantirà un florido mondo di gioco da esplorare, dove ognuno, spinto dai più semplici indizi visivi, per esempio delle carcasse di auto, dei cadaveri di strane creature o delle macerie di strutture abbandonate, partirà alla scoperta dei molteplici segreti sparsi nelle aree di gioco; il vasto mondo esplorabile sarà rimpinguato da Bungie di segnali, l’aspetto stesso delle mappe sarà realizzato e perfezionato allo scopo di far nascere uno spontaneo senso di curiosità e interesse nei giocatori verso ciò che vedono. L’obiettivo principale di Bungie è infatti la creazione di un mondo persistente, capace di istigare all’esplorare e soprattutto in cui trovare sempre un’attività utile (ludicamente parlando) e divertente.
Come ribadito alla Gamescom dalla PR Representative di Bungie, un punto fondamentale per la riuscita del gioco è quello di stimolare lo spirito d’avventura e il senso di libertà del giocatore attraverso l’inclusione di meccaniche fondamentali per personalizzare l’esperienza. A partire dal personaggio quindi, il cui aspetto sarà deciso dalla scelta di una delle tre razze, gli Umani, gli Awoken e gli Exo, così come dalla scelta di armature e vestiti e delle armi, il giocatore potrà gestire a 360 gradi il proprio alter ego; la personalizzazione però passerà anche per le abilità e i colpi speciali come la Nova Bomb, una granata devastante, il vestiario/armature e probabilmente anche per i mezzi di trasporto.
Saranno equipagiabbili tre armi per volta: una primaria di largo uso, una secondaria di caratteristiche superiori alla prima e uno terzo slot denominato “Heavy” che sarà riservato all’arma più devastante: il jolly del giocare durante le situazioni più difficili.
Una volta attrezzato il proprio alter ego inizierà l’esplorazione del mondo di Destiny con il giocatore che verrà guidato, ma soprattutto educato, alla cooperazione produttiva con altri giocatori, vale a dire premiando le azioni positive per il gruppo, per esempio assegnando maggiori XP e oggetti sbloccabili e disincentivando quelle negative, come nel caso dei giocatori opportunisti e non collaborativi.
In merito a questo aspetto, i ragazzi di Bungie non hanno pensato solamente ad offrire armi e armature, o abilità da sbloccare e XP da raccogliere, piuttosto anche l’accesso ad aree completamente nuove come la Luna, Saturno e possibilmente altri pianeti ancora da annunciare. Non ci è stato rivelato come avverrà il viaggio dalla Terra agli altri pianeti, tuttavia è confermata la presenza di veicoli guidabili. Altro punto volutamente tenuto segreto da Bungie, benché richiesto direttamente, riguarda i cambiamenti che subirà il gameplay in pianeti diversi dalla terra dove materiali, consistenza e gravità sono differenti e in molti casi più ostili. Presto anche questo punto potrebbe trovare risposta, ma al momento bisogna rimettersi ai tempi voluti da Bungie.
Alcune sicurezze più o meno definitive sono comunque arrivate su altri punti che interessano le meccaniche di gioco. Innanzitutto è stata fatta chiarezza sulla netta separazione che vi sarà nel gioco tra lobby di eventi cooperativi con quelle di eventi competitivi. L’obiettivo del team è creare un mondo privo di stanze per l’accesso al multiplayer coop, dove chiunque può entrare in qualsiasi momento nella partita di un altro, a patto che si trovi in un’area precisa adibita a tale scopo dallo sviluppatore (in sostanza non ci sarà il classico matchmaking), nel caso del multiplayer competitivo però rimarrà una separazione netta ed esplicita, praticamente inconfondibile per il giocatore.
I giocatori avranno la completa libertà di creare eventi pubblici, con la possibilità di inoltrarli ai giocatori tramite app dedicata e invitarli nel luogo (virtuale) all’ora in cui la partita avrà inizio.
In definitiva Destiny rimane una delle perle più brillanti della prossima generazione (sebbene il gioco è previsto anche su Xbox 360 e PS3); il titolo Bungie affascina al solo pensiero di perdersi in un mondo virtuale in grado di innestare una naturale propensione all’esplorazione. Immaginiamo già le macerie o le esplosioni in lontananza nel bel mezzo di una partita insieme ad un amico, mentre si sta percorrendo un deserto, e da quell’avvistamento improvviso l’impulso di perlustrare quelle aree enigmatiche sperando di ottenere pezzi unici di equipaggiamento da vantare con altri giocatori o magari con i rivali.
Destiny sarà immenso, e non solo per quanto detto finora: dalla Gamescom 2013 abbiamo avuto anche importanti conferme sulla cura della trama e della narrazione, punti non meno centrali nello sviluppo del gioco e che verranno sviluppati sia con accadimenti ingame che con cutscene vere e proprie.
E per i giocatori solitari? Bene, Bungie non ha scelto deliberatamente la formula MMO per poter creare un’esperienza emozionante e coinvolgente, quindi anche gli amanti dell’avventura solitaria potranno comunque godere della storia scritta dal lead writer, Joseph Staten, fermo restando che l’esperienza centrale e più innovativa per il genere rimarrà ancorata al multiplayer co-op.
Dopo la Gamescom, il 2014 rimane il generico periodo previsto per l’uscita del gioco e benché lontano siamo sicuri che l’imponenza del progetto riuscirà ad intrattenerci anche nei mesi a venire con nuove, attesissime, rivelazioni. Le prossime arriveranno molto presto proprio tra le pagine di GameSoul grazie ad un’intervista al Community Manager di Bungie, David “DeeJ” Dague. Restate nei paraggi, perché qui abbiamo un Destiny che ci accomuna…
[hr] Trailer “Nella terra selvaggia” di Destiny – Sub ita
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